Alessandro Verona

 

16/05/2002

Gocce di sudore Vuoto

 

 

16/05/2002

 

 

Una flebile brezza

non può prosciugare un fuoco ardente,

un freddo brivido

non può dissipare il calore di un vita.

 

Quando il sole nascerà

questa notte figlia di Amore

maschererà ogni sua lacrima,

ma non dimenticherà le sue ferite.

 

La felicità è l’ardire delle scelte,

osare l’impossibile,

straniare le perplessità.

Questo è ciò che chiamo vivere.

 

 

 

 

 

 

 

Gocce di sudore

Due corpi uniti che lacrimano di solitudine

Illusione momentanea di un sogno visto solo da lontano.

Piacere trascinante

Precede solo l’incolmabile vuoto

Implacabile sensazione di inutilità

Latitante desiderio di amore

Placato per pochi istanti dalla carne

In caduta libera

Due anime perdute che si incontrano nell’aria

Vano tentativo di planare insieme

Tentando il volo forzato verso una meta troppo remota

Corpi che si confondono,

Ansimando, in una triste ricerca disperata,

Per poi pentirsi di esserci concessi

E perdersi in un abbraccio,

con un silenzio che rivela inquietanti verità.

 

 

Vuoto.

Ansia.

Incertezza.

Paura di rassegnarsi, di non avere la forza di persistere

Lacrime, invisibili agli occhi di questo infausto mondo

Costernato di indifferenza e insensibilità

Privato dell’innocente sguardo dell’infanzia

Dalla cieca frenesia dettata dall’incoerenza umana

Rabbia, dolore e rifiuto.

Pallida reazione dinanzi a tale ipocrisia dantesca.

Come un lampo nel buio, un singhiozzo nel silenzio

Come uno sfregio nel cuore, un flagello imperscrutabile

La vita, lentamente ci consuma

Ma io, malgrado questo, le sorrido di rimando.

 

 

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