Alessandro Vigliani 
racconti

Vulnus Mortiferum

 

 

 

Vulnus Mortiferum

La lama che scorre sopra il mio corpo
È un segmento che traccia la sofferenza
Solcando campi fertili d'inutili pianti
Tracciando il confine tra la vita e la morte.

La ferita che scorre è un soffio di morte
E' un canto lontano che intona agonia
Vulnus Mortiferum sul cuore sconfitto
Vulnus leve sul corpo che attende la fine

La goccia di sangue è stanca del giorno
E la lacrima amara brucia negli occhi
Il sole tradisce l'oscurità della notte
E la bestia di Dio mi tende la mano.

La falsità degli occhi che mi circondano
Giudicano più del dito più lungo della vita
E sconfitto mi colpisco a lesioni superflue
Per colpire ancora.. per punire la mia esistenza.

Ma un giorno finirà ...


 

 
   

 

 

 

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