Alex Mada

 

Pensando all'essenza delle persone

Il povero disgraziato

Solitudine in amor Incertezza assoluta
A nonna Lucia Strano amore "vecchio" L'Immacolata  Che succede? 
Bisogna chiedere grazie Profonda delusione Dedica a Veve  

 

 

Lasso di tempo sereno e amorevole:

è Dio che l'ha concesso.

Chiedere grazie,

sperare che persista

nella mia traballante vita.

 

 

 

 

 

 


 

 

Taquo. In una profonda e assetata delusione

mi sovvengono strani ricordi delle perfidità della vita,

che insistentemente mi straziano: non sono solo ricordi.

Chi nasce per soffrire vi è costretto per l'eternità;

Oh delusione, esplodi e dilaghi in me

demolendo quel poco di dolce serenità.

Tristemente mi affliggo

in un'amara delusione.

 

 

 

 

 

 

Tu mi hai dato l'amicizia,

io ti ho risposto;

tu mi hai dato il tuo dolce cuore,

io l'ho tanto gradito.

Mi hai permesso di credere nella vita,

di sperare, di riflettere, di gioire...... di amare.

In poche parole.... mi hai ridato la vita.

Grazie.

 

 

Vedendo, scrutando il cuore delle persone

sento nel profondo della mia mente

un'estrema e infinita sofferenza.

Essa dialoga con me, e, con uno spasmo, amareggiato

il mio cuore delira d'amore.

Oh! Persona dallo splendido e armonioso cuore

dammi forza di reiniziare una nuova e dolce vita!

Eppure sò che sarà tristemente complicato.

Intricato e spasmodico sentimento

demolisci l'essenza della mia quasi ritrovata vita.

 

 

 

 

Una lunga e irta giornata stò trascorrendo;

stò pensando, stò soffrendo.

Nella penombra vedo, dalla finestra,

uno stormo di giovani e beati uccelli

e in mè si scatena un ira funesta.

Mi tranquillizzo, vago per i solitari praticelli;

"Perché, perchè sono così?"

Non ritrovo in me alcuna bellezza,

non ho alcuna forza, non conto niente.

Mi chiedo: " Cosa sono??"

Stò di gelo in una calda serata primaverile.

 

 

Com'odio non sentirmi d'essere amato,

mi sento come un fiore, solo,

in un campo bagnato da una pioggia mattutina.

E guardo gli altri miei fiori amici:

stanno nei campi vicini,

illuminati e riscaldati dai raggi del sole;

e genero altri fiori piccini.

Vedo un bel fiore che, come me,

si sente solo, triste: si sente di non essere amato:

è nel mio sperduto e triste campo.

Mi sento felice, allegro.

Nel campo degli altri fiori ove c'era il sole ora gela,

nel mio campo è spuntato il sole.

Io, fiore, cresco bene e accanto a me,

insieme al mio amor fiore, nascono i fiori piccini:

ma sono tutti appassiti.

 

 

Stanotte, guardo nel ciel scuro;

mi pare un abisso profondo

che non ha orizzonte.

 

A nonna Lucia

Cara nonna, tra lo spasimante e gelido campo
vedo te, con la testa china.
Guarda là, vi è un comignolo fumante;
un orizzonte infinito: non ha fine.
Tutto il profano tempo che trascorsi con te
non rimembro, ma sovvien che è tanto,
e, non sai quante volte ho pianto
quando nella tua sacrilega vita tu soffrivi.
Tu fosti come una candida mamma
con la tua unicità indefinibile
mi insegnasti a soffrire, a gioire,
nella pazza ma soave vita.
Grazie!


Strano amore "vecchio"

S'ode il mio cuor,
è puro amor
non so se divino o profano,
Quest'amor che mi trovo in mano.
Sbaglio, è un amor rubato,
con ella rimane solo l'amicizia,
l'altro ha avuto più furbizia;
senza te, stò male.
I miei occhi piangono
lacrime di sangue amaro.

L'Immacolata

Domani sarà festa.
Io per le gelate vie vagherò.
Nella mia mente splenderà
l'immagine della madonna.
che mi dice: "Pensa all'amore,
addolcisci il tuo cuore!".
Si, penso ad amare,
ma nessuno.......ama me.

 

 

 

Che succede?

Non so che mi succede;
forse stò rinascendo.
Per il momento taquo
e penso al mondo,
agli strani amici.
Ora reinizio la mia addolorata
e sconvolta vita.

 

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che non ha orizzonte.

 

A nonna Lucia

Cara nonna, tra lo spasimante e gelido campo
vedo te, con la testa china.
Guarda là, vi è un comignolo fumante;
un orizzonte infinito: non ha fine.
Tutto il profano tempo che trascorsi con te
non rimembro, ma sovvien che è tanto,
e, non sai quante volte ho pianto
quando nella tua sacrilega vita tu soffrivi.
Tu fosti come una candida mamma
con la tua unicità indefinibile
mi insegnasti a soffrire, a gioire,
nella pazza ma soave vita.
Grazie!


Strano amore "vecchio"

S'ode il mio cuor,
è puro amor
non so se divino o profano,
Quest'amor che mi trovo in mano.
Sbaglio, è un amor rubato,
con ella rimane solo l'amicizia,
l'altro ha avuto più furbizia;
senza te, stò male.
I miei occhi piangono
lacrime di sangue amaro.

L'Immacolata

Domani sarà festa.
Io per le gelate vie vagherò.
Nella mia mente splenderà
l'immagine della madonna.
che mi dice: "Pensa all'amore,
addolcisci il tuo cuore!".
Si, penso ad amare,
ma nessuno.......ama me.

 

 

 

Che succede?

Non so che mi succede;
forse stò rinascendo.
Per il momento taquo
e penso al mondo,
agli strani amici.
Ora reinizio la mia addolorata
e sconvolta vita.

 

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