Andrea G.
Andrea G.
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Come anime al vento
io e tu distanti,
spazzati dal timore di ricadere nuovamente a
terra,
sulla cruda e spinosa terra dei miei
rimorsi,
delle mie ansie
delle tue lacrime.
Ed ecco ora che vago
trasportato dalle mie abitudini,
dalle mie volute distrazioni.
Scappare non servirà
non terra i tuoi occhi
,in sacrificio a me,
lontani dal mio
negato sguardo
dalla mia fugace attenzione,
verso un banal bel fiore.
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Rive solari
ritirano le loro acque
in questa valle di accesi ulivi,
fumi sparsi raccontano
storie di campi
legami e sudore,
selvaggi trulli aspettano fedeli il loro
padrone
mentre contemplano
il rosso ovest alle loro spalle.
Ruvidi datteri anneriscono
accesi colori sfiorano l'asfalto
bianche pareti sfuggono
la terra viene catturata dalle ombre
ed ogni fazzoletto ancora in luce
respira
ansimando per un nuovo giorno.
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