Angelo Farese

Poesia notturna.

Il Carme

       

 

 

 

Un vecchio scrivano

dinanzi la finestra.

Fuori il buio, le stelle.

Un lume, fa luce sulla carta.

Penna e calamaio

per descrivere una sensazione:

Amore, il tema.

Sul davanzale un ticchettio

è musica di pioggia.

un viaggio a ritroso di ricordi

una lacrima di nostalgia

nel cuore prende forma e prende vita

una strana strofa:

la poesia.

 

Il Carme

Il tuo volto per tre volte,
ho visto e rivisto di nascosto.
Desio rivederlo ancora,
e ripercorrere la lunga tavolata,
con sguardi un pò ladri
e percorrere il tuo matido corpo,
in un sol tremito fuggente.
Sfiorandone il tuo carme,
baciando con passione il tuo prestigio,
e soffiando il rosso velo,
del tuo animo illibato,
non smettono i miei piccoli occhi
ormai sedotti, di fissar la tua malia.
Sguardi incrociati, fra futili rise,
guidano la mia forzuta spoglia,
nell'onirica e solenne visione,
dove le tue arti occulte, per incanto,
largiscono il mio animo rapito,
all'inaudito e suntuoso creato,
laddove si dimena il mio cuore,
bramandone il nobile angelo,
nel meraviglioso Carme,
si dissolve nel dolce e silenzioso sogno.

 

 

 

La proprietà letteraria è dell'autore. Ogni riproduzione è vietata.

 

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Un vecchio scrivano

dinanzi la finestra.

Fuori il buio, le stelle.

Un lume, fa luce sulla carta.

Penna e calamaio

per descrivere una sensazione:

Amore, il tema.

Sul davanzale un ticchettio

è musica di pioggia.

un viaggio a ritroso di ricordi

una lacrima di nostalgia

nel cuore prende forma e prende vita

una strana strofa:

la poesia.

 

Il Carme

Il tuo volto per tre volte,
ho visto e rivisto di nascosto.
Desio rivederlo ancora,
e ripercorrere la lunga tavolata,
con sguardi un pò ladri
e percorrere il tuo matido corpo,
in un sol tremito fuggente.
Sfiorandone il tuo carme,
baciando con passione il tuo prestigio,
e soffiando il rosso velo,
del tuo animo illibato,
non smettono i miei piccoli occhi
ormai sedotti, di fissar la tua malia.
Sguardi incrociati, fra futili rise,
guidano la mia forzuta spoglia,
nell'onirica e solenne visione,
dove le tue arti occulte, per incanto,
largiscono il mio animo rapito,
all'inaudito e suntuoso creato,
laddove si dimena il mio cuore,
bramandone il nobile angelo,
nel meraviglioso Carme,
si dissolve nel dolce e silenzioso sogno.

 

 

 

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