CAMPOBASSO 13\03\ 2008
|
|
Non c’è pace nella mia vita, vuoti di memoria, bicchieri vuoti sul tavolo,mentre di fronte a te una bottiglia di vino, ti invita a sorseggiarla. Non c’è pace vorresti rilasciarti e cadere nella meditazione, il respiro si affievolisce, gli occhi si chiudono. Ora la mente ha un ritorno indietro di giorni felici sulle note di una canzone. Vorresti cambiare il mondo, ma sei solo, non ci sono termini,paragoni, ognuno è quello che è. Quindi è inutile prendersela, lasciamo che il mondo segua la sua strada, tanto prima o poi tutto finirà e del mondo non resterà che un amaro ricordo.
CAMPOBASSO 27\10 \2007
|
Suoni,affabili,affidati al tempo, alle tradizioni, storie di amori,coinvolgimenti,persuasi da signorotti di un tempo ormai remoto,passato. Rivalutiamo i nostri ricordi e trasportiamoli nel tempo odierno, la periferia dell’anima rafforza lo spirito,come una canzone. Soffia il vento della speranza,non deve esistere, prevalere l’invidia nell’animo umano. Spunti di riflessione possano dare alito ad eventi nuovi,pace e amore regnino sempre sulla terra.
CAMPOBASSO 20\11\2007
|
I cancelli della vita si chiudono mentre si ode un rumore tremendo alle spalle. Svaniscono tutte le sensazioni, emozioni,le gioie, i corpi svestiti della propria identità umana. Amare la memoria è anche amare il futuro.
CAMPOBASSO 24\01\ 2008
Nel vuoto di una bottiglia rimangono incatenati tutte le mie aspirazioni, progetti ed ansie. Senza una via di uscita verso l’alto. Buttiamola in mare così da poter raggiungere posti sconosciuti. Mentre attendi con trepidazione la risposta, che ti possa far cambiare vita e vivere nuove avventure.
|
Quando le passioni scaturiscono dagli eventi della vita, che scopo avrebbe se non quello di metterlo a frutto. Rinascita della vita,plasmala sulle orme della gioia, non rantoliamo nel buio come la cecità. Suoniamo i nostri strumenti, facciamo vibrare le note nell’aria, che il vento poi soffia lontano. Complimentiamoci con il prossimo,con i nostri simili, per quello che ci offrono. Solfeggiamo la vita come nella musica,cerchiamo di rimanere svegli,vigili, perché questi momenti vengano impressi nella nostra mente e non vadano persi.
CAMPOBASSO 7\02\2008
ANTONIO CATERINA
|
Il tempo viene spezzato dal ticchettio delle ore di un orologio. Trasmigrazione di menti eccellenti, mentre i potenti della terra fanno scempio delle fatiche e sudori della povera gente che soffre. Ma quando è che il buon DIO mette un poco di ordine in questo mondo? Quando è che l’arroganza,l’opportunismo, il menefreghismo finiranno? Quando è che capiremo che siamo tutti fratelli e sorelle e facciamo parte dello stesso mondo? Le uniche difficoltà potranno essere la lontananza,il colore della pelle, il modo di vivere. Cose che con pazienza,impegno e collaborazione si potranno risolvere. Quando avremo capito tutto questo allora potremo dire di appartenere al mondo, all’umanità. Cerchiamo di non degradare il pianeta più di quello che già è. Inoltre ricordiamo sempre che il tempo e le ore, sono cose preziose da custodire, perché una volta perse non si possono più recuperare.
CAMPOBASSO 10\01\2008
|
Danzando tra le stelle ti stringo tra le mie braccia, MONICA,il sangue bolle nelle mie vene, mentre i miei occhi,fissano i tuoi. Il mio sogno più bello sei tu MONICA, creatura simpatica. Il cuore batte forte, nel pensarti ed attendo con ansia il giorno in cui poterti incontrare. Tu non sei solo un momento,dentro il cuore per me tu sei sempre, io ti aspetto sono qua. Non puoi immaginare cosa c’è dentro di me, pazzo sono di te. Tu sei una luce che brilla nella notte, mentre una lagrima bagna il tuo viso.
CAMPOBASSO 29\02\2008
ANTONIO CATERINA |
Diamo gloria a Dio, diamo gloria a Dio, che sconfisse il male con l’amor che è morto sulla croce per i nostri peccati, che se crediamo noi saremo poi salvati. Diamo gloria a Dio, diamo gloria a Dio, la salvezza del cuore mio, perciò non peccare più, e amalo di più, come vuole lui. Io ti amo Dio, con il figlio tuo, e ti pregherò ogni giorno di più, perché io voglio acquisire la sapienza del tuo amor o mio Signor.
Campobasso, Ottobre 1994
|
Radio Orizzonte, si ascolta in basso e sul monte; l’ascolti di più, perché l’hai scelta tu. Telefona, telefona e vedrai che una canzone che a te piace, ascolterai. E’ la tua radio giovane e che ti propone tutte le novità, e quindi ascoltare si fa.
Campobasso, Novembre 1994
|
A Concetta che sa amore mio, avrò sbagliato ma esiste Dio e lui lo sa che l’amore dovrà essere quello senza volontà. Il mondo ormai è quello che è non creder a niente ma pensa solo a me. A me che sono innamorato del tuo amore che adesso è sbocciato. Amami dai e non pensare a lui, che lontano sta e in giro ti ha preso sai? Tu non lo credi ma capirei, ed allora a me ti legherai al punto che senza di me impazzirai. Questa è una storia come tutte le altre; che sono tristi senza un po’ di gioia. Purtroppo questo è il mio destino non so, se da uomo o da bambino, poi ci si mettono altri problemi e la mia testa in fumo va. Perciò deciditi che cosa fare, se vuoi restare, o te ne vuoi andare, ma tu hai detto che ti trovi bene così quindi lasciamo perdere e chiudo qui.
Campobasso, Dicembre 1993 |
Queste parole le dedico a te, o immenso amore, nel giorno in cui sento di dirti sinceramente che ti amo. Dirtelo appeso alla cornetta del telefono, non avrebbe senso. Ed allora ricorro alla forma più semplice di questo mondo, il cuore. Queste parole forse le conosci già, ma io immerso in questo grande silenzio, tra sogni e speranze sto cercando una strada. Sai ti ho scritto per un incontro con l’infinito e per scordare tutto; per negare chi sono per sempre, una carezza nel sonno chi ti toglie il respiro. Non ci sarà più tempo, né spazio, né dolore, e l’assurda finzione non sarà più per sempre. Il tormento che oggi mi prende non sarà nemmeno un ricordo, forse non ti avrò, ma ti ho amato. La vuoi sentire una storia triste? E’ tardi è molto tardi anche l’insegna dell’ultimo night si è spenta. La gente sta dormendo, sono le tre del mattino ed io sto coricandomi nel letto, che da giorni è più grande che da giorni è solo mio. Tu non ci sei più, ma per me questo, ti dico buona notte amore mio, lo so io e solo Dio; quanto ti amo e non mi importa se tu vivi con un altro. O se nel tuo letto c’è qualcuno che certamente non posso essere io. Ma un giorno cara, stai sicura che verrà la vendetta gioirò, quando con aria stanca di chi ha patito mi dirai disperata: ho sbagliato, dirai gridando mi sei mancato, e mi dirai piangendo ho bisogno di te. Mi accorgo di essere cambiato, adesso sogno e spesso la storia di cui sopra è un esempio. Forse sono più maturo, non ho paura di nulla voglio vivere libero. Parlare e scrivere anche ciò che mi suggerisce l’ebbrezza, mi pare sia impossibile che un profumato gracile fiore come te, possa essere sbocciato tra questi rovi sterili, tanti l’hanno notato in questo arido teatro, dove solo la finzione è reale. Impazzirò al pensiero di non averti più con me, e le lacrime non mi saranno di aiuto a dimenticare le balle, le ipocrisie, le fantasie erotiche, i giorni sempre uguali.
Campobasso, Ottobre 1992
|
La proprietà letteraria è dell'autore. Ogni riproduzione è vietata.
Home page | L'autrice del sito | Le pagine del sito