Prato di mani che pungono la notte, la sfiorano, la accarezzano mentre la musica si espande, eco in una stanza vuota.
Mille respiri nell’attesa di un suono, martello che inchioda alle pareti del cervello i momenti migliori, i sorrisi il tempo che non ritorna.
Un fermo immagine, è l’ora di vivere senza voltarsi, il rimpianto ucciderà questa notte, seccherà un prato fiorito tra l’indifferenza.
Ancora qualche istante e l’incantesimo si scioglie.. luce spenta nella mente, suono affievolito nelle stanze… il domani ci aspetta.
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NOTTURNO E' l'acqua che mangia le scale nude, danza dell'andare e venire. Se ne sono andate le foglie col vento come la mano sul vetro; impronta che torna col respiro ad accarezzare l'erba.
LA TUA ASSENZA
Mi aggrappo al pensiero |
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