AUTUNNO | QUELLA PAROLA IN POESIA | SEMPLICE |
AUTUNNO
Spesso affilato l’autunno come un coltello obbliga al ripensamento. Nostro rinascimento sarà uccidere un’ansia lasciarne in memoria un’ara. La storia passa come brunita l’acqua prima della chiusa: son resti del naufragio alla spiaggia deserta le nuvole sparse alla finestra aperta o i massacri che scorgi dietro porte dipinte. Tanto affilato l’autunno in altalena cicatrice e sangue il cuore carica le vene e l’arte.
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Lei dice: il vento muove morte foglie dagli alberi. Non l’uomo, attento, neppure la terra raccoglie i morti e la terra spesso non sa crescere che secche ramaglie. Il tuo sorridere alla mia più recente rima è come questo tempo carico di foglie dal vento: del tempo odio e amore, colmo il vento d’illusione. Alcuna poesia è sufficiente né questa tiene il passo. Il sole insiste, pur sgomento, a baciare il mio povero nome; d’ironia di luce il bacio. È una parola che maggio non porta la pioggia che tarda e il giglio asseta.
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SEMPLICE
Tu sarai all’ombra d’un suicidio ed io forse ti ho amata di terra, semplicità, sventura.
Risalirai il destino tra la tomba degli angeli e quella degli uomini.
Sono uguali inchiostri i nostri debiti d’amore.
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