Anna vestita a ridere
di rosa
Anna vestita di malinconia
Anna si sposa
Ha il cuore altrove ed il sorriso qui
Porge la mano al caso e dice “sì”
Anna vestita di rassegnazione
di saluto in saluto
passa via
le sue mani si uniscono alle mani
memori d’altro amore ed altro “sì”
Anna dal cuore pieno di poesia
cerca parole nuove per amare
ma di parole non ne trova più…
Anna mi guarda e forse spera ancora
nel ritorno del suo principe blu
prima della calata del sipario
chiede una scena ancora per giocare.
E gioco sia…
Non ne parliamo più.
Figli
non potendovi dare
tutto il buono ed il bello
della vita
vorrei potervi almeno
allontanare
dal livore
avidità
odio
dell’uomo che diventa
lupo tra gli uomini
Vorrei per voi
che amando
tutto davvero amiate
e vi sia reso
Farvi nascere
è stato
ineguagliabile
chiaro-scuro mistero
allora non sapevo
non valutavo
che
dandovi il giorno
vi davo anche la notte
e
con la vita
quindi
anche la morte
Sono stata la porta
il vostro accesso
al mondo dell’incerto
attraversando me
ci siete
Ora
siamo tutti in attesa.
L’uomo che andò
lontano
nei silenzi
impietriti delle sfingi
a cercare il suo dio
viene a posare
stanco
il suo domani
nella casa di maggio
ci sono rose
ai cancelli e rose
alle ringhiere
e chi aspetta
chi torna
muove l’ombra
calante sui gradini
l’ombra che avanza
entrando
l’ombra che ne sta
uscendo
si passano invisibili
confini
e le rose fioriscono
e appassiscono
nello stesso mattino…
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