Dionisio

LA CURA GIUSTA UNIVERSALE COMUNICAZIONE DI RESIDENZA L' OGGETTO UN FORNO DI DOLORE ADDIO

 

 

LA CURA GIUSTA

 

Certe dicerie vanno prese per quel che valgono

A volte tesi, A volte teorie

Ma il metodo da cui le sperimentiamo

lascia dubbi e polemiche retroattive

sulle attività tumorali dei cervelli farmaceutici

scettici solo a corpi Salvi e anime Nere..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COMUNICAZIONE DI RESIDENZA

 

Un fanale rotto,

Una lavatrice gira,

Un computer spento e l'anima allo sgabuzzino.

 Come ho fatto a finere qui,in questa gabbia?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UN FORNO DI DOLORE

 

C'era un forno di dolore vicino all'uomo

cucinava anime macchiate di rosso

cancellando il segno tangibile dell'esistito

 

d'acre odore s'impregnavano i corpi,

non corpi e le vie di mezzo.Luci nere

dipingevano gli odiosi macchinari

 

Con lento succhiare ,sorseggiava

il suo bicchiere l'infausto becchino

al divino lamentava di essere lontano dallo scempio.

 

tracce di cenere sporcavano la sua coscenza

marcando di nero il suo viso deluso.

Accortosi per la prima volta del destino ridicolo

 

chiese al suo Dio di bruciarlo nel forno

alla  domanda venne cenere:

Non fù più.

 

 

UNIVERSALE

 

Tracciando una linea retta

fino alla fine del mondo

riesco a trascinarmi vicino a

punti infinitesimali lontani dalle (mie) idee.

particelle fatte di massa,occhi e bocche

a cui gesti e suoni

non bastano per trasmettere

la incommunicazione totale,universale inrazionale.

A volte anche gli atomi sono pochi per incontrarsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L' OGGETTO

 

Avessi un corpo

Avrei forse un' arma

proteggendomi cosi dal vento

non freddo ma amaro.

 

Tutta l'anima volge al passato

il nulla assume il  contorno

del mio nome:

NESSUNO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ADDIO

 

Vidi il tarlo rosicchiare l'amore

ogni vergogna era acquisità

la gente travestita del  titolo:

   comprava e gettava via

raccolsi una vità è la spogliai del dolore

apri le mani e lei volò via da me.

Le altre ? che marciscano.