ALI D'ANGELO
l'amore che cerca amore,
sublime desiderio recondito
nelle ali spiegate di un angelo in volo,
dolcemente piegato
su filari notturni di luna dorata,
splendente come rugiada
attraversata dal raggio scrutatore
di un appannato sole nascente,
ancora inconsapevole di poter avvolgere
col suo affascinante manto
un volto così radioso,
nella consapevolezza
di un presente furtivo
che tenta di accarezzare
il morbido velluto
della tua immacolata pelle.
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ALLA FINE
lacrime che scivolano verso terra
inesorabili, come il tempo
che ci trascina stancamente
verso il fondo
ed ecco quel che bramo,
la fine dell'interminabile sogno.
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APRES LE SOLEIL
baise moi comme la roseé
baise une fleur violette
et le soleil embrasse
le ciel à le sommet
du paradis.
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BALLATA DEGLI
ANGELI
ecco le lacrime degli angeli caduti:
sgorgano rigogliose dalle pupille opache,
specchi innocenti di sogni perduti.
l'inferno alberga nel loro cuore
la redenzione impossibile di un rinnegato
non credono nella vita ma sono impreparati alla morte;
non ci si può destare da un sogno,
se non si accetta l'illusione dell'esistenza,
se non si desidera la fine del tormento.
l'anima si dispera, ecco la nera macchia,
ali sottili che non sorreggono più,
oramai tutto precipita.
il calore di un padre senza tempo
certo non basta, forse la vendetta
cancellerà in loro il divino aspetto;
tutto è ora avvolto dalla oscura luce,
dalle tenebre non risorgerà il fuoco,
ultimo bagliore di innocenza celeste.
sì, ecco le lacrime degli angeli caduti
nessun rimorso, solo ricordi che fanno male
figli di destini troppo crudeli.
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BLUE
i've loved you
but simply you ran away.
i remember the blue
and only the sky
can be compared with your eyes.
i've loved you
but simply you threw away my soul.
the sea shone of a magnificient true:
me, you and only the sky
could be compared with your eyes.
i've loved you
but now it's all blown away.
your face in my mind is a knife in the back:
i reach to the sky
and i say goodbye to your eyes.
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BUONANOTTE
credo in un sogno
irrealizzabile illusione
di un destino senza lumi,
e così è come tu mi lasci
in un angolo, stranito
incapace di avvicinarmi
ad uno solo dei tuoi carmini petali,
sì, tanto bruciano quelle ferite
lezioni impartite a discapito
della fede, e tutto
precipita, semplicemente
su un cuscino di seta
dove morbido mi accoglierà un sonno disperato
nell'attesa di un fuoco vano
che potrebbe riscaldarmi il cuore
ma so che non giungerà
e tutto quello che ho
perde e scivola via
verso il fondo,
precipitando silenziosamente
accolto dall'immagine tua,
un ricordo lontano
affogato nell'oceano color porpora
di un inferno chiamato oblio,
ormai la mia vita
è un soffio del tuo respiro.
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CREDO
come un silenzio d'angelo
che ti trascina
verso la stella più vicina
e la strada non è più buia
ed io non ho paura
accanto a te
nei miei pensieri
il suono della tua voce
riempie d'orgoglio perduto
le membra disilluse
dal freddo di un inverno
che gela il cuore
e lascia il mio animo ansimare
e il bacio sulle
labbra umide,
ecco, gesto d'amore
mentre attorno a noi
sta cadendo il cielo
e un silenzio d'angelo
che mi tiene in vita.
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DIMENTICARE
aspettando un cielo senza nuvole,
un futuro verso il quale voltarsi,
un sorriso,
senza il quale sentirsi morire,
apre nella mente porte dolcemente dimenticate:
l'impressione di un momento,
l'immagine del silenzio,
ecco, ceneri di un passato remoto
tornano a vivere.
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FENICE
brucia ancora la pelle su di me
lasciando vivo il ricordo del passato
che in un incendio ho abbandonato
per far posto ad un nuovo seme
dal quale nacqui immemore
senza direzioni obbligate
sotto gotiche nere arcate
di una cattedrale incolore
a cui affidare la sete di un'anima
disperata come il sangue di un folle
che cerca la vita nell'attimo della morte.
sento fiamme avvilupparsi su di me
rievocando il calore di un tempo perduto
voltandomi credo aver già vissuto
febbrili voli sopra guglie e cime
nell'oscurità attraversata
da un lampo di tempesta nera
nello squarcio di una bufera
volando nella notte tagliata
dalle mie magnificenti ali ardenti
rinate a nuova vita sotto un triste salice
all'ombra malinconica del richiamo della fenice.
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from hell
in un abisso senza remore
freddo come il ghiaccio che mi attanaglia il cuore
cerco nell'oscurità nera
attraversando fantasmi che rimandano a nuova paura
glaciale istanza di sacrificio
verso flebili gemiti che mi affondano
nel pensiero divenuto fittizio
di un soffio d'eternità spinto lontano.
orizzonte sommerso dal tramestio marino
in un fuoco sospeso tra l'abbaglio
di misera luce e un lungo inchino
al cospetto di un rinnovato inganno
aspettando di esser avvolto dal nulla come quella sera
dove il male restò senza cura
lasciandomi inerme su di un fragile tappeto tutore
del mio io in infelici ore.
soltanto dall'inferno posso scrivere
ora come tu avresti voluto
in lontani giorni bruciati
nel rimorso di un desiderio incompiuto
sognando ali nere per l'angelo caduto
già aleggiavano cupi presagi
ora come tutto è perduto
lasciandomi immobile nell'oblio
senza stelle per cui vivere.
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FULGORE
fulgore del pianto, stai piangendo
accanto ad un vetro, impassibile finestra
su di una verde vallata, ma sta piovendo
e il mio sguardo si perde, verso l'immensità
di cui il cielo plumbeo ci sovrasta
tendendo verso l'abbraccio della infelice pietà
a cui un torbido destino malinconicamente contrasta.
credo nel tuo respiro, sto cadendo
tra lampi e tuoni, tra luci e fulgori
su di un verde tappeto, ma sto morendo
e l'immagine in me scèma, celando la verità
di cui il cielo plumbeo resta custode
baciando nell'ultimo attimo la triste realtà
a cui la tua piccola fiamma illumina la sorte.
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FUOCO LIBERO
chiedere lasciando,
implorando nell'amare
semplici istanti di gioia eterna
incastonati in un firmamento
come perle purificate
dalle lacrime di un angelo,
sospeso nell'afferrare in volo
il barlume acceso nei recessi
del mio cuore, infuocato
oramai dalla ricerca
di un sogno nella mirabile
illusione:
svanire insieme a te.
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LACRIME
chiedo venia,
per un caldo pianto
che scorre in me
e scava aridi solchi
su di un cuore
sanguinante
e il passato
lascia esanime
senza fiato
il tuo volto
che mi opprime
e il ricordo
che vorrei fuggire
ritorna e penetra in me
nella salita
sento di non essere degno
del vuoto che mi circonda
tutto è vano e
il passato ritorna
malinconicamente
tutto sparisce
e l'ombra di un nuovo giorno
mi compare innanzi.
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L'ALBA NEL TUO
VOLTO la
tua lacrima accarezza sottili labbra
appena schiuse
come fossero un splendente bocciolo rosa
risvegliato
dal tepore che una silenziosa rugiada mattutina
non può celare,
lasciandomi impietrito
di fronte ad una leggiadra grazia
di una delicata farfalla
in semplice attesa di un raggio
che tagli l'aria
in direzione di un cielo mai così vicino.
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MELANCHOLY BLUES
la luce cade dai tuoi occhi
ed io mi sento solo
sembrava semplice allora
e non posso darti torto
se pensavi fosse diverso
bentornata nel tuo sogno
quel che avevi lasciato
nell'oscurità di un baratro
pensando a come dimenticare
credendo di poter cancellarlo
ma il sogno è intorno a te
nascosto nell'immensità del cielo
capace di illuminare
capace di illudere l'animo
e tutto scivola via
come la trama di un blues improvvisato
bello, triste
vero, malinconico.
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MEMENTO
lieve, fuggente
accarezzò il mio viso
un petalo rosa cadde allora
sulla mia spalla:
niente era perduto,
un sorriso dimenticato
ritrovai in lei.
sembrò sciogliersi
tra le mie braccia
soffici come neve al sole,
e il profumo
così soave da rendere
ogni respiro avido,
ricordo ancora.
le parole si spensero
ma l'incendio non fu domato
perchè ci rinchiuse,
in una morsa
calda ed avvolgente:
e tutto perse valore,
rimase solo il fuoco
che brucia il sangue e
alimenta la sete dell'animo.
aria, respirai
come fosse la prima volta
e forse lo era davvero;
racchiusa la luce
di uno sguardo
nelle fragili porte
del mio cuore
fui, meravigliosamente,
libero.
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NELL'IMMOBILITA'
DEL SILENZIO nuvole tardive offuscano un grigio
orizzonte
perso, in qualche onda che sommergerà
anche me, rinfrancando un immobile sole
nell'attesa di un fugace sguardo.
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NERO
cammino, fragile
come una sottile foglia autunnale
e la strada pare non finire mai:
mi siedo,
e la mia vista offuscata si spegne,
un silenzio si alza tenebroso
dal mio cuore colmo di terrore.
fermo, respiro ansimando
l'aria gelida della notte incombente,
incapace di fuggire dalle mie paure,
sentendo che tutto scivola via,
rimpiangendo l'attimo già fuggito
senza averlo potuto stringere nuovamente a me:
e tutto si fa nero,
il passato lontano fa male,
il futuro opprime il fragile animo colpito
dalla disperazione.
seguo la mia ombra sul grigio muro
senza sapere dove mi porterà,
il vento sussurra tremolante parole di conforto,
mi dice di cercare la mia stella,
ma la mia stella l'ho persa già.
erro senza strada,
vagabondo infelice della vita
che mai gioie mi regalò,
e mi sento scivolare lontano
come stessi cadendo.
mi fermo:
la mente mi abbandona, la tristezza mi avvolge,
e mi chiedo perchè gli angeli debbano recarsi in cielo.
riapro gli occhi senza convinzione
vedo nero, tanto è scuro il cielo,
come se si volesse posare
un oscuro velo sopra uno sconforto immenso.
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NOTHINGMAN
il nulla avvolge tutto
soffocandomi
spegnendo un barlume vuoto
rattristandomi
riguardo il cupo presagio
di un sorriso mancato
nel momento del bisogno.
la speranza è volata via
silenziosamente
verso la mia vecchia dimora
malinconicamente
abbandonata nella speme vana
di una vita non lontana
nell'immagine di un'alba chiara.
ora anche il futuro è morto
crescendomi
in un soffice tramonto amaro
spegnendomi
come la pioggia su di un fuoco
all'ombra oscura del pentimento
del passato che non fu
e nel niente di cui mi circondo
so ancora di essere solo.
|
OCCHI CHE NON
VEDONO pioggia sui miei occhi,
ecco, ancora una volta
mi bagno dell'acre odore di mirto
bruciato tra le profonde piaghe
di un cuore rinato dalle ceneri
orfane della madre luce,
in un cielo così grigio
da far correre veloci nuvole
sopra i miei pensieri
persi nel richiamo
del barlume di una stella
a cui affidare il desiderio,
e la notte portatrice
di rinnovata solitudine
all'ombra di una stele vuota
ma con incisa l'inquietudine
della mia tristezza, ancorata
al sottile strato di seta bianca
che mi illumina il sorriso,
cogliendomi impreparato
verso nuovi fiori intrisi
di un insolito odore di mirto che mi fa piangere.
|
PAURA
un fiore deposto sulla mia pietra
ombra di un mattino sconvolto dalla pioggia
e nell'oscurità in cui sto precipitando
distinguo lampi rossi che si alternano
dipingendo il cielo di pioggia ardente
devastatrice di mirabili illusioni umane
in un fiume incolore che intravedo sul fondo
dell'abisso amaro a cui sono stato condannato
in altri giorni e in altri luoghi lontano da qui
gioendo di fresche mattine deposte sotto falsi sorrisi
di uomini atti al tradimento e alla vendetta
crescendomi in un oceano di purpurea paura
nella redenzione che non risolleverà l'animo
da spenti giardini di sabbia su cui è deposto
e dai quali non si alzerà più alla ricerca
di luci oscure da catturare nei reconditi recessi
appannati come un frammento di specchio in attesa.
|
PIOVE
piove. e un pallido ricordo
di rimpianti
scuote la mia testa,
incapace
di percepire
l'intreccio segreto
di rami soffusi
all'ombra della notte.
|
RARA ROSA NERA
vorrei essere il tuo eroe
ma non c'è speranza per me
l'amore di una donna è una rara rosa nera
per me, ingoiato fra i flutti mortali di poseidone
pressato dall'incalzare del maestrale
l'amore di una donna è un candido cuscino ove riposare
per me, inutile relitto di un mondo senza tempo
sotterrato dalle paure di un soldato senz'armi
l'amore di una donna è il sacro tempio ove rifugiarsi.
vorrei catturare la tua anima
legare il tuo spirito al mio
ma l'amore di una donna è lontano,
ricordo e speranza tornano a me come lame taglienti
sto soffrendo, e forse è la fine
il fuoco brucia e mi sento svanire:
tutto diventa nero,
forse, un giorno,
dimenticherò quel rimorso eterno.
|
RAVEN
scegliere
e non decidere,
isolandosi
dal peso di un rimpianto
tenebroso
come il gemito
di un corvo dalle piume di pece
|
RICHIAMO
un'altra luna di sangue
tingerà i nostri cuori di nero
mentre sfumiamo all'avvicinarsi della notte
al richiamo di un corvo
che imperioso domina
dalla cima della torre dei miei pensieri.
il cielo è incantevole
ma le stelle appaiono vuote
ai miei occhi aridi
privati di perdono e benedizioni
scaturite da parole vane
come il vento che mi abbraccia.
su questa umida terra
bagnata da rii di lacrime
sovente purpurea rugiada copre la mia vista
rimanendo impietrito
su un piedistallo di macabre lapidi
che mi tengono in vita.
un mare impetuoso sussurra
di città lontane
punite dall'arroganza e dalla superbia
noi come loro ma non vedo la fine
nell'immensità dei flutti
incuranti della nostra esistenza.
vedo la pioggia come quel giorno
quando da un sole oscurato
mi levai in volo
solo per precipitare
cadendo malinconicamente su una terra vuota
bagnata dalla pioggia di un cielo nero.
|
ROLLING STONE
attraverso la strada piena di gente
ma nessuno mi può vedere,
sospiro nell'inquadrare
fragili donne agli angoli delle strade
lo so, mai potranno essere mie
l'asfalto brulica di indifferenza
ma il mio cuore è come loro
eppure, io
chi sono?
un altro solitario sulla via del tramonto
verso l'orizzonte che non è illusione;
vedo le luci alzarsi
mentre cala l'ombra della notte:
è sempre la stessa, irrinunciabile amica
che accompagna i miei passi stanchi
al ricovero del sonno
che diluisce per l'ennesima volta la speranza,
oramai, che sapore ha?
il vento mi ricorda di alzarmi
facendomi mangiare polvere:
sono ancora vivo, è vero
niente da avere, niente da perdere
e forse un giorno
un altro amore
mi riscalderà
sulla via battuta dalla pioggia.
|
SENTIERO
maledetta strada
inerpicata tra roventi pietre
dalle facce piangenti
trovo solo rovi
davanti a me solo un sentiero
dal tortuoso andamento
sento la terra
macchiarsi del mio stesso sangue
ecco l'impronta che lascio
sarà cancellata
dal vento
in un sospiro
come l'attimo che ho vissuto
sotto un cielo scuro
squarciato da improvvisi lampi
ma tutto se ne andrà
veloce come la corrente
che mi ha trascinato
fin qui
ad un tramonto
che mi accarezza
il cuore
come la pioggia
che ho amato
scivola
sulle tue labbra
|
SENZA SENTENZA
il mare ancora brilla di bagliori ardenti
residui dell'inferno che cavalcò le onde
assoggettando il tridente a stelle cadenti
di un cielo macchiato di luci troppo suadenti
prossime alla vista di un neonato giardino
innaffiato come è dal pianto dell'innocenza
a cui il superbo dorato fato nega l'inchino
nella consapevolezza di un oscuro manto troppo vicino
al calore del sole prodigante effimera vita
tesa verso il fragile dondolare dell'esistenza
che dipinge nei nostri occhi una vista abbellita
delle miserie umane che sprofondano senza sentenza.
|
SILENT SCREAM
sun has gone down
but the sky is so grey
full of sadness, less of hope
in the end it'll rain, i know
and the soul becoming cool
asks only to have something new.
bad clouds on the horizon
maybe it's all a dream,
don't think it's real everything it seems,
i'm not on a binge
i'm not a visionary,
i want the true
but life is so insecure.
just another scream to the heaven
to be a bit more free:
no one is hearing me
while i'm knockin' on death's door.
|
SOGNO
credere di morire
in un sogno mai vissuto,
solo dimenticato
da una stanca mente
in cerca di risposte
ma sai che non arriveranno,
e quel che resta veramente
puoi vederlo accanto a te
tessuto nella luccicante notte
che stiamo affrontando
senza tremori, nè paura
perchè tutto appare
e nulla è, spiegamelo tu
questo strano sogno
che si divincola
tra sentieri inesplorati
e sotterranei di vecchi rifugi,
qualcuno è già passato qua
fallendo anche lui,
come noi, circondati
da una fitta nebbia
seguendo forse invano
un cuore malato e una fredda anima
alla dannata ricerca
di quello che non c'è
affrontando la pioggia
che ci appesantisce la vista
in uno strano sogno
che non potremo raccontare.
|
SOMETHING
così tutto è andato
in fondo, sto ancora aspettando
un qualcosa di reale
il segno a cui aggrappare
speranze di un passato ormai remoto
forse è giunta l'ora del cambiamento
decisioni da prendere,
e il sangue che fluisce
abbandonando un immobile corpo
all'ombra grigia di un muro intatto
che mi ripara da un flebile raggio,
sento il freddo intorno a me
è solo vita al cospetto della fede,
è quello a cui devo credere
sollevandomi dal peso di un ricordo
effimero, nel sentimento così sofferto
di un uomo inutile senza credo.
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SOSPIRO
in un sospiro d'amore
si schiuderanno semplici petali
chiari, come un filare di pallida luna
timida ai nostri furtivi sguardi
ammirando la bellezza
di un sorriso autentico sul tuo volto,
con le dita sfioro i tuoi capelli
scivolando verso te
in un crescendo di melodie virtuose
senza note da poter udire
in un sogno da cui non voglio destarmi
e il cielo come manto
che ci protegge dal pianto purificatore,
stelle viaggiatrici senza meta, ecco
io trovo ciò che voi invidiate
a me, semplice mortale
spezzato dall'impetuosità del destino,
in un sospiro d'amore
che mi erge al di sopra di tutto.
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STELE
dove appartengo
è dove il sole non batte
celato da una stele
elevata a dispetto del tempo
l'ombra si appropria
dei miei occhi stanchi
sento il vento
e niente altro più
conosco il lido
a cui sono giunto infine
appartiene al passato
sepolto nell'inquieto cuore
il dolore si appropria
delle mie stanche membra
sento il vento
e niente altro più
immagino un campo
è dove sorge la mia casa
immersa nella vita
ma il sole non è ancoge il proprio figlio
in un carezzevole ultimo abbraccio lascivo di un corpo effimero.
ed ecco, si volta indietro l'uomo
verso la vita che non ha apprezzato
perchè essa per prima non credette in lui
solo un uomo, tra gli insetti degli angoli bui
e gli angeli magnificenti di un divino mai mostrato,
scivolando lontano come fosse nient'altro che un angelo caduto.
un pensiero rivolto al cielo,
ed ecco, tutto si tinge di blu
forse non è tutto già finito?
neanche l'inferno risveglia più
l'animo sopito nell'oblio.
l'insegnamento che l'uomo lascia,
o cosa potrà mai esser così meritevole
da non esser perduto mentre il corpo s'accascia
e nere nuvole oscurano un pallido sole?
credere in ciò che si vuole,
si può illudere la coscienza
con reminiscenze ormai vuote
tanto è lontana quell'artificiosa sapienza,
ma la verità è dentro di noi
eppure siamo specchi troppo sporchi,
la realtà ci sfugge di mano
incomprensibile dono del fato
dentro, io sono troppo solo
non posso credere a ciò che mi viene mostrato
la vita non è nient'altro che un sogno.
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