cogli il mio morire tra una radice-di-sangue strappata e un’altra appena nata dal suo grido
|
|
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta
inedita
ANGELO DELLA POESIA
librarsi della tua ala azzurra nel mio sangue
io-non-io: in me ti trascendi e sei
d’ineffabili alfabeti s’imbeve il nascere delle mie aurore
|
INFANZIA
cicatrici di luna e il grido delle estati lunghe sulla pelle
quando liberavi le ansie inchiodate alle porte del mare salgari a ispirare scorribande a perdifiato per vicoli nel magico rituale di vele e bandiere (lenzuola stese nel barbaglio del sole)
|
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta
inedita
ZEN
(non studiare il taglio di luce come l’artista) non scegliere: lascia che sia fa il vuoto fino a essere e non essere
|
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta
inedita
A
1. vocale in sospensione come urlo muto – il bianco dell’urlo il nero di rimbaud
2. ritrarsi del fuocosacro a un vaneggiare di gole spiegate / scimmiottanti maiacoschi
|
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta
inedita
SOGNO DI ME
io non io esisto di qua di là dello specchio (una distanza mi separa: come fossi da un’altra parte): vivo mi agito dentro un sogno lucido: Sogno di me – creatura di sabbia
|
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta
inedita
VOLI A SOLCARE L’INDACO
(voli a solcare l’indaco staccandosi dal tramonto)
ti sveni come questa luce – dai muri diroccati dalle feritoie a spiarti gli anni spogliati nel cuore: l’esplodere dei sogni che aprivano i mattini la luce innocente negli occhi di pianto di quel fanciullo col suo aquilone sparito nel profondo azzurro…
|
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta ineditaIL GRIDO DELL’INCHIOSTRO
dio in esilio dietro occhi di carne
che apre lo scrigno della notte
|
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta
inedita
entrare nella morte-vita (sangue del pendolo / tempo-maya con occhi di luce) capovolti
(inespressa Essenza impressa in negativo)
“vivo” è nell’Oltre: cuore del sole abisso di cielo – antimondo
|
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita A META’ DEL SUO CORSO LA NOTTE
a metà del suo corso la notte inghiotte l’ultima luce – rende suoi ostaggi i corpi
su un mondo immateriale – più nostro – il sogno apre il sipario
|
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta ineditaNEGLI OCCHI DEI DIMENTICATI
negli occhi dei dimenticati grida indice puntato luce umana di sopravvivenza |
POESIA ONIRICA il sogno sfoglia spirali di memoria al lume di luna disegna il sonno delle rose
|
LA LUCE GRIDA la luce grida aprendosi uno spazio nel cuore |
NEL PERDURARE LA LUCE le ore arroventate: erano estati lunghe a morire le corse pazze le ginocchia sbucciate nel perdurare la luce: ancora un mordere la sanguigna polpa del giorno - ricordi? -
|
TECNICHE DELLA MORTE atomi di solitudine abbandoni / distacchi / fini assaggi di morte le morti figurate i suicidi/omicidi camuffati la notte blu dell'anima morte presente dalla nascita morire porta sul nascere emigrare di forma in forma o Dieu purifiez nos coeurs ora e nell'ora della nostra morte
|
VENTO DI MEMORIE è salamandra sorpresa immobile che finge la morte due braccia schiuse a croce cielo di carne vento di memorie la vita ora sospesa finché spunti la trottola il suo perno * * verso da Montale
|
ADOLESCENZA adolescenza aspri sapori occhi belli fieno nei capelli alle spalle della notte fuggire nello schiaffo del vento |
NEL SEME DELL’AMORE
ascolta …non senti urgere vita più vita nel seme dell’Amore che aspetta di esplodere in un abbraccio cosmico?
|
SONO DEL CIELO
sono del cielo fuori dal suo azzurro
circumnavigo psiche
abito la morte di me stesso insieme a tanta vita
|
forme-pensiero dilatò il mandala e una rosa di immagini gli si aprì a ventaglio dietro la fronte col terzo occhio – in un capriolare all’indietro di dolce vertigine – fu risucchiato in stanze della memoria archetipa e da luce noetica immerso in una pace amniotica appena un grumo in sintonia col pulsare di miriadi di cellule ora si fondeva col respiro dell’immenso corpo cosmico
da FUOCO DIPINTO – 2002, edito in proprio
|
FIGURA
indiafanata da un vento di luce sei immagine di sogno che svapora in un cielo di cobalto
|
lascia che m’incenerisca per nuovo sorgere adamantino nell’aria secca del fuoco lascia ch’io mi bagni fino al cuore della luce della tua saliva
voglio sentire il mio essere avvolto nel risucchio del tuo imbuto cosmico del tuo vuoto affamato
da FUOCO DIPINTO – 2002, edito in proprio
|
confondersi del sangue con l’indaco cielo della memoria dove l’altro- di-me preesiste: sogno infinito di un atto d’amore
da FUOCO DIPINTO – 2002, edito in proprio
|
passaggio dal nero al bianco l’ascendere alla luce azzurro quello delirante di mallarmé la vocale o di rimbaud la rosa azzurra azzurro: tutto il cielo negli occhi azzurro manto di Maria
da FUOCO DIPINTO - 2002, edito in proprio
|
cammino luminoso scala che unisce il mondo dei morti a quello dei viventi: a una estremità la costellazione del Lupo – Antares – sorveglia l’entrata nel regno dei morti – all’altra quella del Cane – Sirio – apre la salita del cielo e guida i naviganti: è la stella Maris – la stella del mare e la stella di Maria –
da FUOCO DIPINTO – 2002, edito in proprio
|
GRAVIDE DI LAMPI
la luna piegata sui miei fogli rammenda queste lettere gravide di lampi tagliate nella luce assetate nel supplizio dell’inchiostro vibranti su corde di sangue
IMMIGRATO
quest’uomo – tristezza d’albero nudo avanzo di vita aperta ferita / occhi che perdono pezzi di cielo
quest’uomo fatto torcia – per gioco puntato a dito - "quello" da bruciare
l
POESIA
scavare nascere nel bianco – parola intagliata nel cielo del sogno – è come estrarre sangue dalle pietre (ecco forbici di luce sfrondarti): la pagina è tuo lenzuolo mentre in amplessi cerebrali muori-rinasci
(da un luogo puro giunge questo sole sulla pagina)
VERSI ALL’AMORE
irradia un sole il mio cuore che vuole incenerirsi nelle tue braccia ove la Bellezza delira
il tuo sguardo s’instella dove comincia il cielo anima bella farfalla imprevedibile del volo
|
SEI LUCE SEI FUOCO
presente a te chiamami Amore la bocca colma di luce sei fuoco antimondo chiamami a un silenzio di giardini grumo vortice d’astri
presente a te fuoco-luce chiamami da un mondo di vetro Amore fai ciak
SOSPENSIONE
tempo elastico passato < presente > futuro gli orologi molli di dalì
tempo-sospensione l’aprirsi del fiore
tempo di blake sospeso nel balzo lucente della tigre
tempo diluito non-tempo onirico
tempo dilatato che scandisce deliri di luce in una tela di van gogh
tempo sospeso immobile indolore felicità animale
PARUSIA(nell’ultimo giorno: scaduto il tempo osceno)
sporgersi sull’oltretempo ai bordi della luce presenze evanescenti in chiarità di cielo: farsi corpi di luce
|
tra reale e apparente l’ovale del volto che ti guarda dal fondo dello specchio di un locale fumoso – il non poterti vedere come gli altri ti vedono – l’altra parte di te l’inespressa forma che puoi immaginare assumere nell’aldilà – (scorgerti di spalle o spiarti di sbieco è perverso gioco di hyde – incontro con l’ Ombra)
(a J. L. Borges)
in un moltiplicarsi di specchi (fuga di nascite e di morti) imprigionata è la luce dei tuoi déjà vu – s’odono se ascolti i sordi tamburi del sangue in fondo agli specchi dove si legge l’eterno ritorno (la vita ci misura) – lì è il centro il mondo rovesciato: il tuo aleph – la chiave l’enigma
Dio è paziente: ha sogni per l’uomo infiniti – frutti immarcescibili (centro del cosmo: non è il suo un giocare a dadi) egli visita le nostre piaghe – manda angeli a spazzare gli angoli del cuore (suo disegno è la Bellezza) la sua forza è gentile
in ka * nulla è casuale credi morire non è farsi pietra e silenzio: è grido liberato pietà che vede – ruotare su cardini rovescio del guanto – essere sogno? luogo-non-luogo ubiquità e s p a n s i o n e : lacerante biancore il nulla lucente **
|
accettare di farsi trasparenza (libro aperto) lasciarsi attraversare dalla vita – da morte-vita (rosa e croce) – da Colui-che-è: l’Onni amorevole
di fronte all’Assoluto
…immersi nell’Assoluto –
quando il R a g g i o assorbirà le ombre
la mente in stand by (per metà fuori da un mondo-parallelo) – ti culla un canto d’alberi e di cielo assapori per poco ancora il tepore delle lenzuola: ora senti la vita che entra in te: tutto senti scorrere in te come un fiume (batte rotondo nel sangue il tuo tempo – ti senti in comunione col sole): adesso che afferri vita – più vita – nemmeno t’importa di un corpo che sarà preda del disfacimento
quando un capriolare nel mare prenatale ti avrà fatto ripercorrere a ritroso la vita (tutta d’un fiato) – azzerando l’Io-spaziotempo – allora leggerai la vera sola poesia aprendo gli occhi sul Sogno infinito: la tua Poesia cavalcherà in un’albazzurra i marosi del sangue fiorirà negli occhi di un’eterna giovinezza
UN VERSO SALVAVITA |
Home page | L'autrice del sito | Le pagine del sito