"Ferdinando Battaglia"

 

Sguardi serali Natale Filigrana A mia moglie Sabato Santo  Dedica d’affetto

 

 

Sabato Santo      

Sabato Santo.
Senza più il Verbo dov'è la Tua Parola?

Nel grido di dolore del tuo Figlio la creazione
trova il suo riscatto, ma il Tuo silenzio...

Sabato Santo!

Si strugge nell'attesa la carezza di Maria,
e nel Tuo mutismo
anche l'ateo incontra il suo Dio.

 

 

Dedica d’affetto

Con un battito d’ali l’anima s’invola
verso i tersi cieli dell’infinito Amore,
dopo aver imparato a star da sola
nel suo dolore in stabile dimora.

E fedeltà e Grazia nella vita
le son sorelle, compagne di viaggio;
la carità raffina il tratto ed è squisita
la sua verginea maternità. Coraggio

non le manca e l’ardore di vegliare
dentro le oscure notti dei fratelli,
quando l’alba tarda ad arrivare
e gravano le spalle pesanti fardelli.


La carità fraterna svuota il suo cuore
qual prezioso scrigno di gioielli;
la chiamò alla sequela il suo Signore,
rispose con il sì degli anni più belli.

Maria la scelse sua piccola figlia,
a me la donò come piccola madre
qual angelo che indica, lieta meraviglia,
la via del ritorno alla casa del Padre.

Fedele ogni giorno, e ad ogni croce,
imita lo Sposo e ascolta la sua voce.
Sono la preghiera e la carità fraterna
le ali della sua anima materna.

 

 

 

  Filigrana

 

 

Tua madre rubava poesie

Le strappava all’asfalto

 

Erano i tempi del vuoto

E la fame affamava i suoi giorni

 

Un verso

Le uscì dalle sue frasi spoglie

Tradì il sorriso

Il suo viso

Scavato

Dalle tante notti insonni

Passate a vegliare il suo sogno

 

Forse ha capito in ritardo

Che cosa le  stava  accadendo

Negli atri mentali

Abitati

Dalla visione di poche gocce d’affetto

Che cadono

Come pioggia di grazia sulla testa

 

Se non hai occhi per ascoltare

Non capirai

Che tua madre rubava poesie per te.

 

                           

                                

 

 

  

                           

 

 

A mia moglie


 

Io e te
sfiorati


 

da quella dolce
nostalgia


 

di sapere già
che ogni domani


 

sarà presto
un altro ieri.

 

-  Sguardi serali -

 

A volte vedo

dietro le finestre degli appartamenti illuminati,

ciò che avrei potuto essere

e non sono stato.

Natale

 

Ti vedo andare avanti con fatica,

la luce spenta nei tuoi occhi stanchi,

solo la notizia di quella notte antica

ti cinge di speranza vita e fianchi.

 

Ricordi quale fu la  voce amica

che recò l’annuncio: “gioia non manchi

sulla terra! “ E  l’Angelo ridica

in questa Notte Santa: “neri e bianchi,

 

di ogni razza, censo e condizione,

ogni creatura nasce perché Amore

per propria Sua natura è Comunione”.

 

Così il Mistero dell’Incarnazione,

riflesso luminoso del Suo Cuore,

è già l’aurora della Redenzione.

 

 

 

 

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