Nel freddo del mondo, nel freddo dei sentimenti Mi spoglio, getto a terra i miei vestiti e con loro Tutti i miei averi. Mi spoglio del mio orgoglio e dedico la mia vita Agli altri, per alleviare le loro pene. Signore il tuo Francesco è qui Per servirti, senza mai alzare il capo.
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Mille volte infame chi ha osato Puntare la sua ira, la sua follia Contro le Gemelle e la loro linfa Il canto di esistenza della loro corsa verso il cielo, in una sola ora È diventato il grido straziante della polvere Legata eternamente a migliaia di vite stroncate A milioni di occhi stupiti, increduli, allucinati La grigia nube del loro orgoglioso cedere Non ne avvolgerà mai lo svettante ricordo Che, per sempre, terrà alto l'orgoglio Di tutti gli uomini liberi Twin Towers, forever!
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A volte fissare un'emozione,
coglierne il delicato alito
che avvolge il cuore,
pare quasi impossibile,
tanto è breve e leggera
la sua brezza di vita!
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Il tuo temuto ticchettìo
pur non avendolo mai udito
credevo di conoscerlo bene
come l'altare della tua penna meccanica.
Benissimo invece, ricordo il tuo sparo
quella morte normale, nella candida neve
ed il mio pianto che seguiva
le mie inutili invocazioni.
Sniffo la traccia di una solitudine
sepolta nella mia fanciullezza.
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Se vuoi che il tuo disprezzo mi pesi meno
per farmi sentire tutto il tuo disappunto
per inserirmi in qualche modo
nel mondo che ti circonda: toccami!
attraverso la pressione di quel breve contatto
nel volgere di un niente
mi avrai toccato il cuore!
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