A voi
A voi che vivete Girando il film della vostra vita sognando quello che fate rubando i trucchi dell’esistenza tra libri e racconti A voi che siete capaci di vedere Nella pioggia che cade il pianto di un Dio Nel sole la voglia di vita del pianeta A voi che almeno per una volta Avete provato a nuotare per qualche minuto Senza voltarvi indietro sperando Di scorgere una spiaggia dall’altra parte A voi che pensate Che “il vino fa sangue” E che nelle serate estive L’onda debba essere ascoltata A me Che sono come voi che di tutto questo ho bisogno lascio la porta sempre aperta a tutti immaginando che tutti siano come noi.
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Lasciare la musica Sarebbe lasciare l’emozione, il ricordo, la voglia di sognare. Sentire suonare qualcosa È convincersi che l’animo Venga lanciato tra le nuvole Regalando al nostro pensiero Momenti di vita Visibili attraverso uno sguardo Che si perde tra quello che incontra immaginando di poter essere in ogni luogo, come se il nostro corpo non fosse più un enorme vincolo all’ ubiquità.
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