Giuliano Bartolozzi 1-2-3-4-5-6
 

poesia -  poesia sonora- poesia visiva-pensieri - parole per ridere - racconti- filastrocche - manoscritti- saggi-attualità - traduzioni - favole

 giulartfoto@hotmail.com  -   il sito personale dell'artista

La paura dominava la scena

VUOTO. 

GIORNI BUI. SENZA TITOLO. Novembre. Tutto è finito prima che cominciasse Altro capitolo Riflessione sulla Miseria. A CHE SERVE UN CUORE. AMORI.

Blues per un amore.

Fuori faceva caldo.

La Notte e il Giorno. TAPPETI ROSSI. Considerazioni immorali. UN UOMO VESTITO DI ROSSO. ALTRA PAGINA. ESSERI. LA SCALA. LA FOLATA DI VENTO.
LA TRAPPOLA DELL'AMORE. LA BELLEZZA. NON POSSO VIVERE SENZA TE. LE PORTE DELLO SPIRITO. GIOCHI CRUDELI. IL PROBLEMA. NON SOMMARE LE COSE. L'AMORE. UNA STORIELLA MERDOSA. NELLA VITA.
Passo da un amore all'altro Ho la gola secca. Cosa farei senza di te. CIELO ! LA VITA. la notte del 28 luglio Una lacrima è molto peggiore di un pianto La parola si era dipinta di blu SE POTESSI.
SON TUTTI LI’

 

 

SE POTESSI.

 

Se potessi almeno una volta

sventrarmi l’anima

la farei vedere io!

Farei vedere a tutti come trattarla!

Me la strapperei a mo’ di ostrica dalla valva

e me la ingoierei

aiutato da un bicchiere di Pinot grigio freddo...

Questo e’ ciò che farei...

 

 

 

SON TUTTI LI’

 

son tutti li’

uno accanto all’altro

nei miei pensieri.

 

son la mia storia

il mio passato

le mie gioie e dolori

i miei pianti e risa.

 

son tutti li’

che nulla chiedono

e niente danno

pero’ presenti all’appello.

 

e chi non c’e’

o perche’ perduto

o perche’ un sogno

o perche’ cancellato

a volte riappare

e chi invece c’e’

altre scrola si era dipinta di blu

 

LA PAROLA SI ERA DIPINTA DI BLU

ED IL FUOCO ANCHE.

C’ERANO OCCHI E OCCHI

ALCUNI SORRIDENTI ALTRI TRISTI.

IL GIUDICE OSSERVAVA

IL MOVIMENTO

SENZA DIRE, SENZA ASCOLTARE.

 

E’ CHE TUTTO ACCADDE TAN RAPIDO.

L’ARCOBALENO APPENA APPARSO

ERA SCOMPARSO.

LA MEMORIA NON CONTAVA PER NIENTE.

ORA TOCCAVA AGLI ALTRI

GIUDICARE

SENZA PIU’ IL TESTIMONE.

 

NON SO SE ERA VALSA LA PENA.

PER UN SI, UN NO, UN FORSE...

LA UNICA VERITA’ ERA STATA

                                              IL CRESCERE.

SONO IO STATUA O PUTRIDUME?

PENSO IO?

MI TOCCA DIRE QUALCOSA DI PIU’?

 

PER LA VITA ETERNA

PER I SENTIMENTI MAI DEFINITI

PER LA MENTE IMPLACABILE.

 

...TUTTO PERCHE’ UN GIORNO

   MI SONO SVEGLIATO......

 

 

 

LA VITA.

 

Un tempo

Viaggiavo nudo.

Leggero volavo sul mondo

E tutto mi pareva semplice.

 

Cogli anni

Mi caricai di valigie.

Già non potevo piu’

        Districarmi alla terra.

Il cielo era lontano allora...

 

Adesso,

Che son tornato a capire,

Spogliato di tutto torno a volare.

Porto con me solo un’ampolla

         Con scritto “Essenza”

Ma la semplicità, quella,

         Si è smarrita....senza speranza!

 

 

 

 

la notte del 28 luglio

 

Sono circondato da una delle tante notti che  costellano la mia esistenza.

Io sono in un guscio, dentro, pero’ non vedo che luci nell’oscurità.

Cio’ che mi sembrava chiaro nel giorno ora non lo è piu’,

Ora, qua e la’, oltre il silenzio, vedo bagliori colorati,

E mi sento sperduto, non potendo palpare l’impalpabile.

 

Le cose hanno perso le proprie sembianze,

Cambiando forma e significato, per i miei sensi.

Posso solo appoggiarmi alla memoria, finché posso.

E per ora la mia mente ancora reagisce lesta,

E vedo quel che dovrei vedere se vedessi.

 

Poche ore, alcuni sbadigli alle usuali abitudini,

Prima di cedere ad un Morfeo inclemente.

Ma prima, prima di cedere all’istinto,

Mi rivolgo a te che mi hai dato la luce, quella vera.

So che se qui, con me, per accompagnarmi nel frammentario viaggio...

 

Cosa farei senza di te.

Cosa farei senza di te.E tu, tu cosa faresti senza di me. Come potremmo vivere l’uno senza l’altro. Io sono fatto per te e tu per me. La complementarità ci unisce. Quello che manca a te ce l’ho io e viceversa. Cosa puo’ nascere da chi ha tutto e non ha bisogno di nulla!  Ditemi voi cosa puo’ nascere. Se io mi basto perché ho bisogno del prossimo? E se ne ho bisogno dunque non sono completo e necessito un mio alter ego. E se sono in questa necessità è perché ho bisogno di te. Cosa farei, cosa farei senza te? E tu cosa faresti senza me. E cosa me ne farei dell’amore se chi ho bisogno di amare non potrei amarlo? Quanto dovrei cercare per trovare chi non ho cioé te e se non te chi puo’ sostituirti. Si perché ho bisogno di te perché tu ormai fai parte di me e se mi manchi mi manca parte di me. Cosa farei, cosa farei senza di te...

 

 

 

 

CIELO !

 

La fortuna di averti incontrato riposa sui cuscini dei miei anni.

Forse che le primavere sono solo vento, aria tiepida e sereno ?

Masturbo la mia mente pensando all’oggi e  masticando freschezza.

Dove sono le parole date? Dove i sentieri guidati e gli anni organizzati?

Forse mi sbaglio ma non ne sono convinto.

La terra oggi non ha piu’ semi: solo grandi alberi frondosi,

Questo perché le menzogne caddero come sipari strappati dai miei occhi.

Quello che resta è presenza costante del mio ego che sorveglia i gesti.

Suonerie in azione luci in ascolto visioni virtuali in movimento....

Tutto questo è l’oggi, ma senza te, senza te tutto crolla!

 

28 Aprile 2005.

 

 

 

 

 

Passo da un amore all'altro

 

Passo da un amore all’altro

Come tutti, ormai.

Io che non volevo

Ci sono caduto

Ma era inevitabile, gente !

 

Cosa volete farci,  

Il mio amore è volato via,

Sfumato da un giorno all’altro.

Mai piu’ ritornerà...

 

Cosi’ mi son lasciato prendere

Dal giro

E vado di amore in amore

Come una puttana stracca!

 

Ma non c’è niente da fare.

Io ho avuto tra le mani

Il mio amore.

(Mi son sentito un privilegiato !).

Me lo sono tenuto stretto stretto

Finché ho potuto

Ma

 

Cosa volete farci,

Il mio amore è volato via,

Sfumato da un giorno all’altro.

Mai piu’ ritornerà…

 

 

 

 

 

Ho la gola secca.

 

Ho la gola secca.

La mente mi ondeggia.

E’ perché ti amo, semplice no?.

Il tuo messaggio al cellulare

Baci, ti amo

Non l’ho cancellato.

Questi attimi voglio conservarli.
Sono miei

Mi appartengono.

Puo’ darsi che il sogno non duri.

Che mi risvegli e tutto sia cambiato.

(Anche se lo dubito).

Cosi’ lasciatemi cullare

Dai miei pensieri.

 

Domani tornerai

Io saro’ qui ad aspettarti.

Ti sento già dirmi

Hola italianetto !

E mi si aprono le labbra

In un sorriso.

Dedicato a te.

Solo per te.

Amore mio!

 

LA FOLATA DI VENTO.

E' passata una folata di vento

                 in questi giorni nella mia vita.

Tutto è successo all'improvviso

                 svegliandomi quel mattino.

La tua voce al telefono

                 (dicevi di non poter venire ma che tornavi).

Invece non tornerai mai piu'

                 ne sono certo!.

Ma forse me lo sono cercato Io.

Forse appunto io l'ho voluto.

Non osavo dirlo, questo si!

Non osavo ammetterlo...

Pero' potevi arrecarmi molto danno,

distruggermi...

A te invece io non potevo fare che bene!

Pensa com'è la vita!

(Già, ma tu questo non lo pensi!).

Cosi'

quel mattino recente

a tuo modo

mi hai detto addio.

Io naturalmente non l'ho capito

subito.

Sono rimasto a piangere aspettandoti.

Per qualche giorno ti ho mandato messaggi.

Poi....ho capito!

Come una folata di vento sei arrivato

ed allo stesso modo te ne sei andato...

NEL VENTO!

 

 

 

 

 

 

NELLA VITA.

 

Nella vita

le persone ruotano attorno a te.

Avanzano e retrocedono,

appaiono e scompaiono

pero' mai muoiono.

 

Ti capiterà

riveder di sorpresa

qualcuno creduto "desaparecido",

invece altri,

da un giorno all'altro,

perdere di vista.

 

Io dalla gente ho sperato di tutto.

Veder vivere chi vive,

veder morire chi muore.

Veder morire chi vive e

veder vivere chi muore.

 

Ma le cose vanno come vogliono loro.

Non puoi dirigere un tal traffico.

E i calcoli non servono

neppure con probabilità certe.

 

Passi quel che passi e chi passi

lascia che si arrangi il caso.

Non cercare di stravolgere

il ritmo naturale della Vita!

 
UNA STORIELLA MERDOSA.

 

Mi sono macchiato?

Spero di no, non lo so,

perlomeno finora....

 

Mi ci sono trovato nel mezzo.

Un po' per ignoranza e

un po' per ardore...

mi ci sono buttato!.

 

Mi sono macchiato?

Ma vaffff....

Oggi il mondo è cosi'

(no prima non lo è mai stato).

Ti ci devi buttare nella merda,

tutta ti deve coprire!.

 

Sono stanco, dio sono già stanco....eppure

non è ancora ora per me di dormire!

 

Si, stronzi da tutte le parti

minuscoli, medi, enormi.

Puzze, miasmi  da soffocare.

aghhhhhhhhhhhh!!!!

Grande fatica vivere!

 

Eppure ti guardi bene (o cosi' sembra).

Ti ci fai largo, guardi bene di non cadere...

ma a nulla serve.

Prima o poi, oggi,

nella merda autentica TI CI DEVI BUTTARE!

 

(unagiornatainutiledirediche).

 

 

 

 

 

 

AMORI.

 

Amori di Cartone

di Oggi.

Che popolano i nostri

miseri sogni.

Basta un nulla per

disfarli, incenerirli,

senza lasciarne traccia.

Amori Fatui

di Oggi.

Svaporano in una semplice

Notte.

Noi,

ormai cauterizzati,

non soffriamo già piu' per essi.

E' sufficiente

dirigere lo sguardo altrove

e già un nuovo impeto

ci assale.

***

 




 

 

NON SOMMARE LE COSE.

Uno e Uno e Uno e Uno e Uno.

Non sommare le Cose.

Uno resta Uno anche se piu' di Uno.

Lasciale fluttuare nel tuo spazio mentale, libere!

Da loro un'Identità, rispettale ed amale.

Uno più Uno più Uno più Uno più Uno.

Che vuol dire!

Io sono Uno, Tu sei Uno, Lui e Lei sono Uno, Noi siamo Uno.

Non c'è niente da contare.

Se ti senti solo guardati allo specchio.

Ti sentirai più di Uno anche se sei Uno.

Cosi' forgi le tue illusioni: Uno più Uno uguale a Due!

Sei contento ora? Io no!

Alle mie illusioni do altra vita, creo altre speranze.

Non lasciarti andare a contare!

Guarda, è semplice!

Uno e Uno e Uno e Uno e Uno!

 

(sabato).
 

 

 

 

 

 

L'AMORE.

L'amore è nato.

(O forse già lo era)

L'amore è salito.

(E'  in breve lievitato).

Si è arrampicato sul picco.

Non si è mai fermato.

 

L'amore è maturato.

(O cosi' pare...).

L'amore è arrivato

lassù, lassù, sulla cima.

Con gran affanno

ed ottimo risultato!.

 

Ma d'improvviso

l'amore è scoppiato...

BUUUUUUUUMMMMMMMM!!!!!.

L' amore è finito...

Lassù, sulla cima, proprio lassù!.

L'amore è svanito!

E' esploso, si è incenerito, è sparito!

Un solo colpo

BUUUUUUUMMMMMMMMM!!!!!!

 

...e l'amore non è più esistito!

 

(domenica d'aglio).
 

 

 

 

 

 

GIOCHI CRUDELI.

Se tornasse che farei?

Chi sceglierei?

Se tornasse chi amerei di piu'?

E se tornasse come mi comporterei?

Come reagirei?

Oh ,se tornasse...

se solo chiamasse all'improvviso...

che direi?

non saprei, davvero non saprei!

Sarebbe troppo, questo si,

dovrei scegliere, questo si .

Non avrei altro rimedio!

E...con chi resterei?, Mio Dio, chi scarterei?

E perché? Si, e perché?

E ne sarei capace? Potrei?

Dio mio, che farei?

Meglio, meglio cosi', nevvero?

Meglio restare come ora.

Meglio non pensarci, vero?

Meglio, meglio dimenticare!

Meglio essere realisti, davvero!

Dopotutto è meglio...

Meglio finirla con questo gioco crudele...

GENNAIO 2005. UN GIORNO FATTO COSI'. 


 

 

 

 

IL PROBLEMA.

Il problema, il vero problema, è che io non posso dimenticare. No, non posso dimenticare! Ci ho provato, anche questa volte, come tante altre volte. Ma non posso dimenticarti. Ti tengo nel mio cervello e non puoi volarmi via. Sei qui con me e resti con me, per sempre. Non ti lascero' mai andare via da me. Questo è il problema! E' che sono IO che non ti voglio dimenticare. Non voglio dimenticare niente, figurati tu! Nessuno! Non voglio dimenticare niente e nessuno, nel bene e nel male! Cosi' non posso dimenticare né dimenticarti. Tu sei in me, anche se non ci sei piu' e forse non ti vedro' piu'. Ma l'amore, anche se è passato, non si puo' dimenticare. Tu sei  un pezzo di vita mia e finché avro' vita non ti potro' dimenticare. Si, lo so, tu mi arrechi un problema. Sei un problema nella mia esistenza, per la tua apparizione e la tua scomparsa... Ma non posso farci nulla! Sono fatto cosi'! Tu sei un mio problema e col tuo problema restero' per sempre...

Quantecoseoggi....

 

 

NON POSSO VIVERE SENZA TE.


E' l'ora dell'olvido. Non posso vivere senza te.

Spengo una ad una le luci. Non posso vivere senza te.

Do un ultimo sguardo fuori dalla finestra. Non posso vivere senza te.

Mi prendo la mia solita pillola. Non posso vivere senza te.

Mi metto in pigiama e nel letto. Non posso vivere senza te.

Prima di dormire ti penso ancora.

Non posso vivere senza te ma tu non ci sei.

G.B. 05
 

 

 

 

 

 

LE PORTE DELLO SPIRITO.


 
Le Porte dello Spirito sono strette.

Ci si passa appena, se capiti di li'.

Hai solo uno spiraglio d'Amore

e ti ci devi buttare, senno' resti fuori.

Le Porte dello Spirito sono chiodate

cosi' sempre ti ferisci, se non peggio!

Vivi una vita per trovarle e ne entri ed esci.

Nessuno sta a guardare.

Tutti siamo parte dell'Io ed Io lo accetto.

Le Porte dello Spirito non sono mai chiuse

pero' spesso t'ingannano e ti fanno del male.

Ma tanto vale crederci, non Vi pare?

 

LA TRAPPOLA DELL'AMORE.

Meglio, cento volte meglio

perdere una grossa somma, che so,

tagliarsi un dito,

o essere bocciati a scuola

o ancora il rifiuto di una promozione nel lavoro

e tanto altro ancora che non sto a enumerare

CHE CADERE NELLA TRAPPOLA DELL'AMORE!

Ma intanto lei se ne frega,

lei sta li`ad aspettare,

coi suoi denti aguzzi pronti a mordere e ferire

che prima o poi qualcuno ci venga a cadere.

Poi, una volta fatta, la frittata è dura a digerire

anzi, non si digerisce mai bene,

va su e giu`e talvolta ci tocca vomitare.

Ma le ferite anche dure

poi tornano a rimarginare....

Senonché noi tosti, noncuranti del passato

torniamo a correre come folli e ci rifacciamo beccare.

Questa è l'eterna legge

della trappola dell'amore! 
 

 

 

 

 

 

 

LA BELLEZZA.

La Regina è crudele.

Ti abbaglia e ti ammanta

e il suo profumo è di fiori d'arancio.

A volte la vedi passare

altre la tieni per mano.

Altre ancora è  solo un concetto.

Ma quando ti prende ti afferra.

La Regina è crudele, credete a Me!.

Dietro di Lei c'è sempre Altro.

In Lei non c'è Purezza.

Lei ti porta con sé, tra le sue braccia,

ti culla e ti trastulla

e tu rimani stordito

come Ulisse dalle Sirene.

Ma la Regina è crudele

e non ti lascia vivere.

Ti da la vita e poi te la chiede

e tu gliela offri, gliela dedichi!

Cosi' finisce la tua storia....

 

ESSERI.

Esseri, Esseri, Esseri,

tanti tanti Esseri.

Esseri vivi come noi,

Esseri morti avvolti in plastica e ammassati

in fosse comuni.

Esseri con un cuore.

Per ogni Essere un cuore.

Vivi o morti.

Vivo o morto.

Chi pensa al Cuore degli Esseri?

Chi pensa che ogni Essere ha o ha avuto un Cuore?

Un cuore..... che palpita?

Tutti noi Esseri, ammassati VIVI o MORTI!

Non numeri, non macchie, non cose!

Ma veri Esseri.

Con una propria vita e una propria morte.

Esseri Umani infine, di questa terra.

Noi Esseri.

 Che chiediamo solamente

di poterci considerare ESSERI!

.............................

Gennaio 2005 (dopo il maremoto).


 

 

 


 

 

LA SCALA.

Il percorso che va dalla mente al cuore puo` scendere e salire, mai restare.

Hai momenti difficili in cui puoi cadere e restarci male.

In compenso altre volte non ti accorgi

che i gradini sono finiti e continui a salire.

Il mio cuore poggia in terra e vi è conficcata la scala,

ordigno diabolico della vita.

Al finale della scala c'è il cielo, dove riposa la mia mente.

E questa è  realtà, non è sogno.

E a volte scivolo in fretta

e non so piu' se obbedire al cuore o alla mente.

Altre volte mi par di volare.

Allora li`si che non ho dubbi

è l'amore vero che sta per arrivare.

 

UN UOMO VESTITO DI ROSSO.


Un uomo vestito di rosso non è semplicemente un uomo.
Un uomo vestito di rosso non nè semplicemente vestito di rosso.
Un uomo è un uomo e un vestito rosso è rosso.
Un uomo vestito di rosso non è semplice.
Un uomo vestito di rosso non è semplicemente vestito.
Un uomo e un vestito. Mai viceversa.
Un uomo e un uomo. Anche viceversa.
Un vestito e un vestito.
Un rosso e un rosso.

Perché un uomo si veste di rosso?
Se si veste di rosso sa sempre che si sta vestendo di rosso?
Se si veste è sempre  cosciente che si veste?
Perché si veste? E se si? E se no?

Un uomo vestito di rosso appare.
Un uomo vestito di rosso scompare.

Chi ha visto un uomo vestito di rosso?
Chi è sicuro di averlo visto e chi no?

Era un uomo?
Era in rosso?
E perché era e non è?
E' vivo o non c'è piu' o non c'è mai stato?

Era un bianco o di colore?
E se di colore quale? Rosso?
Dove è stato visto, in quale stato, in quale Stato?
Com'era, alto basso magro grasso brutto bello?
Era statico o in movimento?
Cosa aveva di altro distinto?
Era triste o allegro, simpatico o antipatico,
stupido o intelligente, colto o basico,
normale o anormale?

Un uomo vestito di rosso puo' essere solo un'idea
o una fantasia.

Un uomo vestito di rosso puo' essere semplicemente una Poesia....

.............................................................................................
sei gennaio 2005.
 

 

 

 

 

 

ALTRA PAGINA.

 

La gente si stanca e...

Io non sono piu' Io.

Un altro Amore finito

che mi lascia sfinito!

Io non riesco piu' a leggere

né la carta né gli uomini.

Vorrei dire sono stanco

di voltare pagina....

Ma intanto sfoglio il mio libro,

guardando altrove.

E le pagine scorrono tra le mie dita.

Ed io non vedo piu' niente,

ho gli occhi accecati.

Stavolta è stata l'indifferenza, il rifiuto, il disprezzo.

L'abbandono.

Angeli senza cuore

che albergate le pagine del mio libro...

SIETE VOI CHE MI CERCATE!

Io vorrei la pace che non viene.

Il tramonto dell'ardore del sesso.

Ma a nulla valgono i miei lamenti.

L'Amore torna,

il Sesso torna,

e tutto ruota attorno a me.

E le pagine scorrono veloci...

ma il Libro non da segni di finire.....

 

 

 

 

 

 

 

 

TAPPETI ROSSI.

Tappeti rossi

che sfiliamo  nella nostra vita.

Tappeti rossi d'amore.

No, non quelli delle star di Holliwood

ma i nostri, i nostri tappeti

per i nostri amori.

Per ogni amore un tappeto.

Sfila un amore lungo i nostri anni.

Noi, come tappeti, ci lasciamo invadere

ed il nostro rosso abbaglia il nostro amore.

Percorre un amore tutta la strada

finché giunge ad una meta.

Finiti i flash dell'anima e del cuore

il nostro amore scompare dal rosso tappeto

anche se rimane in noi sempre qualcosa

perché niente nel mondo va a morire.

Quel rosso abbaglio che credevamo unico si spegne.

Ma la vita continua, se continua.

Stendiamo presto, ma presto, un altro tappeto!

Facciamolo percorre da un nuovo amore.

Inondiamoci di nuova luce

finché la vita ce lo concede.

Non lasciamoci morire per una storia

di un rosso tappeto.....

...............................

tre gennaio duemilacinque.

 

 

 

 

 

 

Considerazioni immorali.

 

se fosse vero che i bimbi sognassero  piu' di noi grandi

sarebbe ingiusto crescere.

invece ora di notte vedo il giorno e di giorno la notte

e sento profulmi di fiori senza fiori

ed il mio cuore batte senza fare rumore.

se fosse vero che i bimbi  fossero diversi da noi

allora io non dovrei essere diverso.

invece ora chi amo è uguale a me

ed il desiderio si accende per lui come fosse lei

ed i miei pensieri spesso si confondono

proprio come quelli di un bimbo.

Bimbi che fummo, che siamo e che perennemente saremo.


 

 

Fuori faceva caldo.

Il Prato era verde ma ancora per poco.

Ma perché proprio a me?

Vedevo solo ombra

e m'immaginavo di nuotare

nel vuoto....

Com'è possibile che questo  sia accaduto?

....................

I colori dei fiori resistevano

alla luce secca del cielo.

Tu eri il mio amore

e sei sparito come un infarto.

Ora, con questo caldo terribile,

osservo il mio nero caffé,

nero come queste terribili ombre

che picchiano sulle cose e sul cuore

in eguale misura

e rimango attonito ad aspettare...

Aspettare? Si, aspettare!

 

 

 

 

 

 

 

La Notte e il Giorno.

 

Un'altra notte è finita.

Il fiore si è seccato sulla mia mano.

Il tempo di aprirla e chiuderla e già era morto.

Se l'è portato via la notte.

Di notte il cuore cessa di battere

e lascia il posto ai sospiri.

Con il vento è volato il fiore.

Il vento del tempo, trappola della vita.

Ma quando finisce la notte

comincia l'alba

portandosi via tutto, dico tutto.

Spazzando via l'ieri

coi suoi sentimenti le sue ansie i suoi desideri.

Ho paura di un'altra alba

perché non volevo finisse la notte.

Ma un'altra alba per me è arrivata.

Ho ridipinto la casa del mio cuore e

ora custodisco un altro tesoro.

Non so com'è capitato.

Io l'ho cercato, l'ho voluto, ma non lo speravo

e quasi in fondo non lo desideravo realmente.

Perché ho paura di quest'altra alba

perché anch'essa finirà.

Il mio nuovo amore si consumerà in cenere

e io tornero' nella notte.....




 

 

A CHE SERVE UN CUORE.

 

Oggi ho ripulito il mio armadio.

Ho buttato cose vecchie e inutili.

Ho messo da parte cio' che posso regalare.

Ho conservato ben poco.

Il sufficiente per vivere.

Non entrerà piu' niente

lo giuro

non entrerà piu' niente di nuovo

                           qui dentro.

Ho controllato tutto,

ho fatto una selezione,

ho analizzato il mio guardaroba

da cima a fondo.

...................

Ora mi sono liberato di un peso,

il mio cuore è piu' leggero

e anche se a volte potro' pentirmi

già l'affare è fatto.

Non posso dirmi soddisfatto

                      questo no,

pero' era tempo che volevo e dovevo farlo.

Il minimo essenziale per andare avanti.

Non piu' concessioni alla frivolità.

Si, ora ho i miei anni.

Me li conto e riconto senza pentimenti.

Ora si, posso richiudere il mio armadio

e lasciare che tutto invecchi e si consumi

come me

come la mia vita

come i miei sentimenti.

 

Un autunno d'inferno.

 

 

 

 

 

 

 

Blues per un amore.

 

Gente,

non fidatevi dei pensieri che se ne vanno.

Come le ore ritornano.

Senza bussare

senza alcun preavviso

di notte e di giorno,

ritornano.

 

Si Gente,

i pensieri piu' forti sopravvivono

si nutrono di noi come larve

e purtroppo non ci uccidono.

Vanno e vengono come onde

applanano nella nostra mente

sconvolgono la nostra quiete

e ci spronano a combatterli.

Prima o poi ne usciamo apparentemente vincitori

anche se ovviamente  per poco.

Allora,  svaporano nell'oblio

e cosi' ci crediamo liberi.

 

Ma non vi fidate, Gente.

Quei Pensieri ritornano.

Quei Pensieri sono lunghi a passare

e prima qualcosa ci distruggono.

Si nascondono, le Pesti,

e si beffano di noi,

dei nostri sentimenti.

Ci lasciano solo il tempo di un respiro

per tornare dalla porta principale

come dei veri trionfatori quali essi sono. 

 

 

"Altro capitolo"

 

L'Ansia

è direttamente proporzionale

alla Speranza.

E' cosi'

che anche stavolta

siè spento

il mio Cuore.


 

 

 

 

 

 

Riflessione sulla Miseria.

 

...ma tu sai cos'è, la Miseria?

Lo sai? No ,non lo  puoi sapere veramente... 

Bisogna viverla, la Miseria,

Viverla per capirla,

viverla per capire come si vive in Miseria!

Sono arrivato alla conclusione che

Io non lo so cos"è.

Ho cercato di immaginarmela.

Ho conosciuto e conosco

gente in Miseria,

ma al contatto,

mi rendo conto

che è piena di tristi Sorprese.

Sorprese che superano appunto

L'Immaginazione.

Cosi' non posso dire cos'è la Miseria...

...e sicuramente neppure Voi!

 

 

 

 

 

 

 

Novembre.

 

Un grande dolore. Un senso di nausea. Un ricordo triste.

Tutto questo è novembre,

anzi, molto di piu’…

 

Il suo inizio è lugubre

e prosegue inesorabilmente tetro

giorno dopo giorno.

 

Le porte si chiudono

una dopo l’altra e

il cuore si stringe.

 

La testa, oddio,

sto perdendo la testa !

 

Pioggia e freddo,

pioggia e freddo,

dentro e fuori….

 

Una tregedia dietro l’altra

appesantisce il crescendo

del mese.

 

Perché, dimmi perché

luna e non sole

alberga questi momenti ?

 

……………………….

 

Ma poi qualcosa cambia.

Qualcosa comincia a cambiare

dopo la quindicina.

Nell’aria s’appresta

qualcosa di  nuovo, non so…

Forse un vento che spazza via,

forse la vita che riprende vita,

o forse sono i morti che aiutano ?

 

Cosi’, poco a poco, tutto torna normale.

Le ombre non sono piu’ ombre e

il cuore torna a battere .

La luce si fa sempre piu’ certa …

 

…finché arriva il 29

e l’incubo praticamente finisce !

Perlomeno, quest’anno

è stato il 29…

 

 

 

 

 

 

 

Tutto è finito prima che cominciasse.

Ma è cosi' che finisce cio' che mai  inizia.

La mia storia infatti non è una storia.

Ma perché parlare solo di me: parlo di tutti noi, qui!

Io pensai che niente fosse iniziato

e quando inizio' in realtà era pura immaginazione.

Ma io vi parlo del tropico, sapete?

Qui le cose funzionano senza funzionare.

Tutto va avanti non si sa perché.

Cosi' andai avanti in qualcosa.

Ad un tratto mi soffermai e pensai.

Già, ma fu un grande errore.

Mai pensare a qualcosa che non esiste!

Pero' cosi' fu per me.

Ma anche per voi sarebbe uguale!

E' cosi' che cominciano le passioni.

La mia fu una semplice immaginazione.

(Delle piu' complesse ne faccio altro uso).

Io pensavo che mi apparteneva.

Io pensavo che si potesse comprare.

Ma la realtà non si compra anche se si spende.

Andai avanti con la mia fantasia

che era univoca e non aveva via d'uscita.

Comprai e comprai spendendo.

Lo che ottenevo era superficiale

ma non lo sapevo, povero me!.

Giunsi all'apoteosi.

Ora il sogno era di tutti i colori

dell'arcobaleno.

La luce di notte era chiara come il sole.

Io pensavo che andavo avanti.

Avanti che?

.......................

Tutto crollo' il 31 di ottobre.

Le torri di New York ebbero il mio seguito.

Annaspai ancora un poco nel vuoto.

Poi mi scrollai dal sogno

e oggi due di dicembre

apro gli occhi alla vita!

............................................................

 
 

 

La paura dominava la scena

 

La paura dominava la scena.

La vita era li’, che chiedeva qualcosa

e non si sapeva che cosa.

Fuori faceva caldo ma

cosa importava al cervello ?

Tutto era a posto

troppo a posto.

Problemi apparenti erano

di piccola entità.

Allora cosa ?

Tutto andava avanti,

avanti nel senso giusto.

E allora perché ?

Nessuna novità sostanziale.

I fiori erano li’ ad attendere.

C’era amore.

Ma la paura , quella,

non se ne andava via.

Avrebbe voluto telefonare,

quello si.

Ma poi,

sarebbe servito a qualcosa ?

La tavola non era

ancora apparecchiata.

Il computer non aveva terminato.

Tutto era in moto.

 

…Forse, c’era il bisogno impellente

di una distrazione, di un viaggio.

Forse, proprio tutto quel procedere

molestava.

Era meglio, si disse,

fermarsi. Non so quanto.

Lasciare scorrere le acque,

scrollarsi di dosso

la propria identità

e sentirsi neutro.

 

…L’avrebbe fatto.

E anche presto.

 

Giuliano 16 Ottobre 2004.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VUOTO. 

 

Guardo fuori.

Da tanti giorni ormai

non vedo piu' cielo.

Guardo dentro.

Mi sento un buio anormale.

Passerà?

 

Intanto la vita scorre,

con tutte le sue cose appresso.

Mi sento unico nel mio dolore e

vorrei, dall'alto,

vedermi ora, qui, piccolo,

numero tra tanti numeri,

per ubicare il mio giusto posto,

bilanciarmi una equa dimensione... 

 

 
GIORNI BUI.

 

Vuoi un te?

.....................

La strada si era chiusa

nel giro di una telefonata.

I giorni da allora passano arugginiti

e le notti, quelle poi, non hanno parole.

Nessun indizio di aperture.

Sensazione di soffocamento.

Tutto, tutto, rimane stagnante...

A me, passa questo a me,

che ho sempre sostenuto il moto perpetuo!

 

Ogni tanto, colto da un delirio,

cerco invano di sbloccare la porta.

Nella mia era tecnologica

tale silenzio va oltre l'assurdo.

L'impossibilità di respirare vivendo

non ha nome.

 

C'era buona o cattiva fede dall'altra sponda?

E se si, perché no?

E se no, perché, si?

E nello stagno non c'è vita.

Mai un soffio d'aria

viene a increspare le acque dei miei dubbi...

 

Chissà quanto ancora dovrà durare

l'aspettativa di una certezza!...

 

Giuliano B.


 

SENZA TITOLO.

 

Devo spegnere il mio cuore

mortificare il mio sesso

nebulizzare i miei pensieri.

 

Il silenzio, figlio del tempo,

è come l'arida steppa

che continua, continua,

senza interruzioni.

 

Io annaspo nel vuoto,

facendomi mille indovinelli.

Ma la risposta non c'è.

 

A volte chiamo, altre invoco e

altre ancora imploro.

Prego anche se non credo

per un cenno, un semplice saluto.

 

Ma la Pietra è li' da millenni.

Mi guarda sorridente

come accusandomi d'innocenza.

 

Allora  mi vergogno e

mi calmo, taccio, faccio,

e cosi', anche se per poco,

spengo il mio cuore,

mortifico il mio sesso e

nebulizzo i miei pensieri.

 

Epoca Buia. Novembre 2004.

 

 

 


 

 

 

La proprietà letteraria è dell'autore. Ogni riproduzione è vietata.

 

Home page  |  L'autrice del sito  Le pagine del sito