Haiku
e poeti giapponesi
Componimento poetico giapponese di 17 sillabe, distribuite in tre gruppi di 5, 7 e 5 sillabe ciascuno. Le sue origini vanno cercate nella renga, o poesia a catena, una specie di gara o gioco poetico nel quale i partecipanti aggiungevano versi di 14 sillabe a un primo verso dato come tema. Infatti haiku significa propriamente "giunta". In origine (sec. XIV) il genere era limitato a soggetti comico-satirici. A partire dal sec. XVII avvenne, soprattutto a opera di Basho, una trasformazione delle caratteristiche del genere: i temi comico-satirici vennero progressivamente sostituiti da quelli propriamente lirici. Queste sono le caratteristiche che ancora oggi gli haiku mantengono.
BASHO
si posa un corvo, crepuscolo autunnale.
e terso tra i fiori di neve.
si rinfresca, sporcandosi, un melone tra il fango.
nessuno la percorre crepuscolo autunnale.
Giorno d'inverno sul cavallo un'ombra di gelo. si ergono, dietro l'acqua. esche d'argento, lunghe un pollice. tra i susini, continuo a guardare l'orlo della grondaia. ora mi chiamerò "viandante". una rana vi si getta, suono d'acqua. i sogni vagano, sospesi in una landa desolata. d'improvviso, appare il sole, sul sentiero montano! e il viaggio è finito! Sera d'autunno. del corvo in viaggio si è fatto pruno. fiori di ciliegio entrano verso la landa in cui canta il cucù. mi sento vecchio uccelli tra le nuvole. nasce un cerbiattino che bello! la marea spumeggiante scivola dalla porta. in una parte del cielo nuvole di pioggia. sembra non curarsi dei ciliegi in fiore. cantare a squarciagola, ma l'allodola fa di più! tra i fiori dell'alba,
vagare il volto del dio. il tetto sgocciola, mentre il vespaio scivola. |
ONITSURA
sul fondale scorrono le nuvole. il vento vaga nel cielo - peonie di metà inverno. s'insinua tra le cose - volti di uomini.
RANSETSU nella pianta di riso, s'insinua il bruco. Puah! Ne cade un'altra, nel vento. mentre guardo la luna, torno dal funerale. viene spinto in salotto: il freddo. ahimè, svanisce un bagliore di lucciola! fango leggero cola nel mare aperto è buio.
sui campi verdi, ombre di nuvole. ondeggiano al sole, nubi fluttuanti.
CHIGETSU E intanto sbirciano, furtive, le foglie morte. sembra avvizzita - che landa desolata! e ignorano che sono vecchia. gli uccelli cantano a viva voce
- che tormenta! sul cammino d'una
fanciulla davanti e dietro di lei. proprio ora le cose diventano splendide. sono quelle d'un uomo i primi ciliegi in fiore. come il verso del cucù, albeggia. spuntando da una roccia, la cavalletta fa il suo verso.
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