Hombra 

Alcuni piccoli pensieri da “IN HOMBRA

Riflessioni provenienti da un sotterraneo che cerca di volare…o almeno ci prova!

 

VITA PRIMUM LUMEN VENERE NELLA POLVERE AHA - AHA IL TRAMONTO A BOMARZO DENTRO UNA BOTTIGLIA (Fuori da una bolla di ossigeno)
DENTRO GUARDAMI ANCHE DENTRO TU Sorridi CUPOSCURO  

 

 

CUPOSCURO

(Ex umbris in veritatem

Confessio vitae

Ridicolum Latinum)

 

 

Ciao, ci sei?

Oggi, per caso, ho dato un’occhiata allo specchietto retrovisore

Riflesso c’era il passato che bestemmiava il mio dolore, la mia esperienza

Il mio senso di colpa gli suggeriva le parolacce

Devo dimenticarmene, fa troppo male

Il tempo corre, scappa, vorrei fermarlo

Ma a volte la vita è un sogno dove gli errori si ripetono tragicamente

Sono tanti cerchi concentrici, paralleli che si incontrano e si scontrano

La gente sogghigna quando ne parlo

Non sono niente per loro

Non capiscono il significato di CUPOSCURO

Forse è una parola che mi sono inventato

Per rendere più misteriosa la parola Hombra

Le parole si moltiplicano, lo spazio bianco diminuisce

I ricordi, gli equilibri inesistenti e la parte più nascosta di noi

Ci parla

NON VOGLIO DIMENTICARE IL DOLORE

Non voglio dimenticare quando sono sceso giù

Cosa ci dirà?

Ciao e alla prossima

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TU

 

Sei nata oggi!

Ero disperato

Pensavo che ciò che mi avrebbe accolto tra i suoi petali profumati

Doveva nascere dalla mia costola

In questo mondo di tenebre abbaglianti

Tutti mi mettevano una corona di spine

E tu…invece…sei la musa dei miei sogni più intimi e imbarazzanti

Ti amo e ti adoro

Mia oscura padrona, figlia del soprannaturale, mia solare serva

Mia regina dalla strana corona, mia inconfessabile droga

Comandi i miei sospiri e ti ordino di sospirare

Ora conosco la passione e l’amore, grazie a te

Cedo alla tua bellezza, cedo alla tua rara essenza

Cedo al desiderio…finalmente posso colmare questa esistenza vuota

Tu sei l’amore vero

Tu sei la confidente del mio cuore

Tu sei il sudore

Tu sei…la mia medaglia al valore che mi hanno dato i porci

anche tu, come me,  hai una corona di spine e mi hai infettato

Sei così lontana e remota da me ma ti posso trovare nelle risate grasse dei porci

Non volevo che accadesse io sono diverso da loro e…da te

Ma ora che mi hai amato…sono bello e sono stato vinto dal male

Cadendo in una profonda cupa voragine sono accolto dall’inferno più orrendo

La solitudine, reale come una piaga nell’anima

Dove Tu, amore mio, torturi chi ti ha infettato con i tuoi innumerevoli artigli

dea dell’illusione e del castigo

E mi tormenti, sussurrandomi all’orecchio: Mi sono solo divertita con te, mi sono solo divertita con te, mi sono solo divertita con te, mi sono solo divertita con te, mi sono solo div…

Ti amo ancora…un'altra notte, ti prego, un’altra notte…solo

Le tue parole sono più asfissianti delle tue braccia, perché non mi torturi come loro?

Forse perché non merito quella fine orrenda, ma sono reo di averti amato e di averti usato

Cado, cado dal cielo, una notte senza stelle e senza riferimenti

Tra le lacrime urlo:

L’amore è la benedizione

L’amore è il più grosso errore che possiamo permetterci

Chi spezzerà questo cerchio?

Ehi! Tu Antico ragazzino! Perché mi guardi così?

“Continuerei a giocare se sapessi che domani è mio ultimo giorno su questa terra”

Sei così sereno, così puro

“Meglio la morte che cedere al peccato”

Allora cosa dovrei fare?

Ascolta stanno tornando. Ritornano! Ritornano!

Difendimi ti prego. Almeno tu!

CHI SEI TU?

Io…io…io…sono….io…io…tu………….

 

 

 

 

 

 

 

 

Sorridi

 

Ridi

Perché la vita va bevuta con ingorda malignità

Perché bisogna ubriacarsi per aggirare i problemi

Usala la tua lingua come fosse la più tagliente delle spade

Tagliami, spezzami come più ti piace

Perché io sono solo un servo della tua risata sadica

Siamo troppo ridicoli per prenderci sul serio

E il nostro lamento quotidiano ci dilania il cuore

Ma questo non importa! Non te ne importa……..(NON C’E’ NE IMPORTA NIENTEEEEEEE…

La migliore droga per illudermi è profanare l’intima essenza

Noi stessi

Quante volte avrei preferito piangere, disperarmi, urlare

Invece che ingrassarmi di risate, di addormentarmi in turpi pensieri

Dove sei finita innocenza?

Il silenzio è una musica così assordante

Meglio urlare, meglio gemere…SI NUTRE

Meglio piangere…MANGIA E BEVE  A SAZIETA’

Meglio disperarsi sull’ultima stella dell’universo…mi stacco da lui

E arrabbiarsi tranquillamente premendo dei tasti…ho aperto gli occhi per la prima volta

Ma sono legato al collo da un filo sottile

A te, a noi, a loro, a tutti

Finiremo per divorarci di risate

E la cosa più tragica è

Che non lo sapremo mai

Le stragi invisibili si ripetono…non ne posso più

Ho commesso troppi sbagli, ho ucciso anime troppe volte, mi hanno ucciso troppe volte

Chiunque tu sia, spero che un giorno ci dirai la verità…

Ridi

Sorridi

 

 

Dedicata a Rosanna Benzi

 

DENTRO

Dentro nascono ancora i fiori

Con una vivacità immortale

Anche se è rimasto vuoto

Dentro c’era un’allegria soffice e avvolgente

Non esiste freddo né ghiaccio

Solo amore e felicità

Per respirare aria pulita dentro l’acciaio scolorito dagli anni

Sorride e ama, gentile creatura dentro la crudeltà della vita

Dentro il mostro raccoglieva i fiori, i doni benedetti

Per il suo amico speciale, per il  suo Signore

Dentro il mio malessere non vedo, non sento ma

Bestemmio la vita

Non riesco ad odorare il profumo dei fiori

Crescono dappertutto anche nel deserto più arido

Anche dentro la mia bocca, sporca e grassa

Anche nell’ombra più buia

Hai illuminato i nostri cuori

Con il tuo sorriso

E tutti cantiamo in coro una melodia dolce, piena di speranza

composta da questi fiori, colorati e profumati come l’amore

forti come il coraggio di vivere:

“Il TUO POLMONE RESPIRA VITA”

 (dedica scritta su un piatto regalato in occasione delle sue

nozze d’argento da una amica di Rosanna ed era appeso ad una parete della sua camera)

grazie sorellona!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GUARDAMI ANCHE DENTRO

 

Guardami anche dentro

Vorrei guardarti dentro

Con i miei occhi assonnati e stanchi

da un sonno che è quasi una tortura

poche parole sono poche

per conoscere chiunque

lasciami andare oltre, non deludermi

Mi tufferò negli abissi dell’oceano

Per poter trovare la più brillante perla

Lucente come i tuoi occhi, radiosa come l’amore

Cupa per chi non la capisce

da dove sei venuta?

Lontano, lontano da qui, da questo posto desolato

Perché la tua bellezza appartiene

A un mondo incantato dove noi siamo reali

Solo io potevo aprirne il cancello di questo regno fatato

Lontano, lontano da ciò che può ferirmi

Mi difenderai e ti amerò

Ci sarà posto per te nel mio cuore, se tu vorrai

Sei la sola che puoi attraversare quel ponte di carta

Tutti hanno paura o non hanno voglia

Vorrei amarti, vorrei che questo sogno fosse reale

Amicizia o Amore, non importa

E intanto aspetto

Una risposta

Una semplice risposta

Qui

In compagnia di me stesso

Ti aspetterò

Per sempre…finchè il sogno durerà.

 

Condividere pensieri attraverso la rete.  Testi di: Ivana  e  Hombra

 

 

 DENTRO UNA BOTTIGLIA (Fuori da una bolla di ossigeno)

 

Prigioniero,                           “nuoto dentro uno spazio infinito”

Dentro una bottiglia            “sono stanco di bere le mie lacrime”

Di vetro scuro,                      “l’odio è diventata la mia amante preferita”

osservava muto e fermo     “ allunga la mano e stringi la mia”

il mondo deforme.                “ infettati e diventa umano”

Le pupille offuscate              “ vorrei…ma non posso”

Scrutavano,                           “ vorrei divorarvi…

Per una nuova visione         “ vorrei amarvi…

Non scorgevano                    “ vorrei uccidermi, vorrei uccidervi…

 Luce di speranza                 “vorrei abbracciarvi, vorrei soffocarvi…

Dall’unica apertura.              “vorrei entrare, vorrei uscire…

Senza sole né vento              “ vorrei, vorrei, vorrei, vorrei, vorrei, vorrei……

Viveva nella tenebra e         “ vorrei, vorrei, vorrei, vorrei, vorrei, vorrei…..

Lentamente affogava           “ vorrei…rompi il vetro, fammi uscire dal mio inferno

Nel suo pianto                       “moriro’ come un martire che si è sacrificato per essere se stesso”

…V…O…R…R…E…I…

GRAZIE PER AVERMI AFFILATO LA LAMA!

ORA NON ESISTO PIU’.

 

 

 

 

VITA

 

Ammiro i miei giardini d’inverno

Così verdeggianti, così addormentati

Incatenato in fondo al mare

Ammiro i pesci che mi sputano in faccia

Sono morto tante volte dentro

Sono una fenice che vola verso la speranza

Il fuoco che mi alimenta

Quando si spegnerà?

Vi ricordate? L’avete acceso voi con il vostro amore

La strada è tanto incerta

Il vostro amore è certezza

Quindi facciamo un girotondo intorno alla mia tristezza

Perché la mia vita ha un unico protagonista

E brucerei gli altri per esserlo

Ma forse non c’è ne bisogno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 PRIMUM LUMEN

 

Le mura antiche urlano il loro ancestrale spirito

Il peccato che scorre nelle tue vene

E’ lo stesso che fa galleggiare i sensi di colpa

Miei e tuoi

Tutto è ciclico

La miseria, la grandezza, la povertà, la ricchezza

E’ il simbolo dell’ uguaglianza O

Il torrente scorre…

Porta con sé ciò che ero stato

Chi ero?

Vale la pena ricordare?

In queste mura sono protetto da te

In una magica fortezza armata di fieno e trattori

Il tempo passa, cambia la storia, cambia l’ identità

Ed è una piccola luce che accompagna il

C D AM  C B A  I D A I M E N T O

E galleggia in te…

…ricordati…galleggiano

e le montagne mi sorridono con spavalderia;

“ciò che non ha anima è condannato a vivere in eterno nel suo incosciente rimorso”

me lo ricorderò. Tu?

 

 

VENERE NELLA POLVERE

 

La bellezza che diffondi è un nauseabondo profumo di perfezione

Tu, Venere nella Polvere, ami davvero l’ amore?

Quante notti ho cercato nel piacere un modo per strapparmi di dosso la mia dignità

Pensando che immaginandoti perfetta e bella

Mi avresti salvato

Gonfiati di aria, un’ altra notte vittima della tua trasgressione

E anche della nostra

Tu, Venere nella Polvere, assorbi i desideri malsani di chi è triste e solo

E mi domando: Sei sola anche tu dentro nell’involucro di plastica? Dov’è la tua anima?

Verrà il tempo in cui romperai l’ involucro

E diventerai una farfalla

Dai colori vivacissimi

Verrà il tempo in cui mi chiederò se tutte le notti calde e fredde che trascorro

Mi faranno apprezzare la forza della libertà dal piacere, figlio della mia tristezza e dal mio istinto bestiale.

Forse un giorno ti dirò di no

E tu svolazzerai attorno a  me, immergendomi nei tuoi bei colori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AHA - AHA

 

Non smetterò di far volare il sotterraneo

Cercherò di raccogliere i pezzi del mio cuore

E ricomporlo per prevedere una realtà non troppo oscura

Dolce melodia suonata da un clarinetto

Dimmi, vuoi ballare con me

Ogni volta che cadrò

Prenderò la mia stella e la farò splendere

Perché la mia dolce notte non è eterna

E prego  di non svegliarmi mai da questo sogno

Nel mio mondo sono l’ imperatore

Nel mio mondo sono il buffone di corte e non solo lì…

Nel mondo non sono la verità

Ora basta! E’ ora di addormentarsi ancora

Per ridere e piangere

Per imparare dalla vita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL TRAMONTO A BOMARZO

 

Un giorno Lei morì

E Lui assaggiò l’amara realtà

Era solo, con i ricordi di Lei, avvolti in un tetro dolore

Tutto finisce anche la vita

Un giorno Lui fece un sogno:

aveva il potere di creare e di inventare la vita a suo piacimento

per poter lenire questa immensa perdita

amore/dolore

inventare per non soffocare

nel suo immenso parco si trovò circondato da grottesche creature

immortali come la nuda pietra

la sua rabbia si animava mostruosamente nella pietra

vagava tra quelle strane mostruose sculture

ma disperatamente cercava lei, l’essenza della sua vita

si rifugiava nella fantasia, un reame dove la sofferenza non esiste

al tramonto le ombre ingoiavano le statue

la voce di Lei eccheggiava nel grande e vuoto palazzo

il Nobile Orsini aspettava

di riaddormentarsi nel suo sogno

solo l’urlo agghiacciante dell’averno, una testa mozzata

poteva rompere quel silenzio di morte

“Ogni pensiero vola”

 

   

 

 

 

 

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