IL_PENSIERO _ PENSATORE |
Incommensurabile_ cammino_ricorrente _ |
Raggio_di_Sole_ |
IL PENSIERO PENSATORE
E’ lei la simpatica, affettuosa morte apparente: ti sublima dolcemente nell’inconscio prepotente, ti addormenta nel profondo dell’animo sognante; la ragione s’assopisce al mite postulante.
L’essenza vitale ora naviga nel mondo sconosciuto, piroettando come un centauro indemoniato; le visioni poco nitide e tortuose, ma poi chiare, fanno strada alla fioca luce delle lampare.
Sulla barca silente si accompagna il pescatore per gettare le reti nell’oceano del sognatore, ricolmo di luminosi e policromi pianeti galleggianti, già spugne e onde presuntuose, effervescenti.
Un groviglio voluttuoso di baldanzosi bucanieri ricercano, impetuosi, ornamenti e ricchi forzieri, nascondendo al gentile poeta mirabile pescatore il raziocinio dell’instancabile postulante muratore.
Incostante e intransigente, mansueto costruttore scruta bramoso l’immenso foglio ispiratore, color papiro o bianco perla evanescente e lo riempie d’inchiostro macchiandolo lentamente.
Nei fondali, orizzonti di quei mari sconfinati dove albergano i pensieri più incontaminati, il postulante, il bucaniere e il sognatore si fondono nell’animo del poeta narratore.
Egli attinge la vergine linfa Summa generosa e solcando quella scia ancor più dignitosa di coloro che hanno dato natali illustri generando soavi versi in barba ai mostri,
a quei grandi e spietati indifferenti balenieri, distruttori di chimere e uomini sinceri, sempre vogliosi di denari e nuove terre, architetti di discordie e nuove guerre.
Essa è forte , maestosa ed imponente: la Balena del Pensiero indipendente, anche se soffre soffocata dall’arroganza del potere danaroso della violenza.
Per fortuna, le Idee son sempre vive, non durano per un periodo come le dive; son comete eterne che indicano il sentiero, proiettando la loro luce all’Uomo Veritiero.
E così, il neurone folle pensatore si libera della inibizione e del pudore;aiutato dalla limbica amica catalessi egli sviluppa nuovi pensieri e nuovi amplessi.
Articolato sulla fune come un trapezista percorre la nuova via della memoria lesta; come un albero rimosso da un forte vento non lo vedi, ma lo sradica in un momento .
Instancabile profeta e non veggente raccoglie a grandi linee nella menteciò che sempre muove il mondo tessitore: nuove scoperte, nuovi pensieri, odio e amore.
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Incommensurabile
cammino ricorrente
Nel buio si svestono le ombre. Vacillano nell’aria oscura e silenziosa. Il turbinio fluente e rigoglioso dei sentieri per nulla più, sfuggenti ai ritmi voraci e vorticosi della vita.
Non parlano, ma sentono e disegnano, nuvole fumose di incontaminate praterie deserte. Narrano la storia ricorrente del mondo, trasmigrante e intransigente nel riportar alla fine di ogni cammino quell’ego più profondo e sospirato a essere ultimo pasto della terra.
Inizio e fine naufragano nello stesso mare. Si specchia nello stesso sole riflesso nella luna ormai cadente struggendosi se si vive, o se si muore appassionatamente nel sordo lacerante suo dolore.
Una tenue luce descrive le forme si insinua bramosa nel corpo che dorme; risveglia la mente con i raggi leggeri di quel tiepido sole che alimenta i pensieri.
Le labbra rosse e carnose e lo sguardo felino impreziosiscono il tuo sorriso dolce e carino, esprimendo con gli occhi profondi e sinceri le fantasie della donna e della fanciulla di ieri.
Se gli sguardi si parlano e si incontrano ancora una rosa sboccia e imporporisce l’aurora di quel giorno lucente di grande emozione che suggella l’abbraccio delle vera passione.
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