Paola Bee 1-2-3

 

Godo il sottile ragionatore Il difficile peregrinare Non so descriverti vita Sogno di una notte  A Chiara
Al grande poeta Come non amare Dio Chissą    

 

(10/04/02)

 Godo il sottile ragionatore

 

Godo il sottile ragionatore

che non per anamnesi,

ma per falso filosofare

concettualmente trasforma

il mio ego in follia

Contenzioso, ma straordinario intelletto!

Di frasi scomposte,

corporature accese e corti,

sillogie  di archi e costume….

In questo ragionare

perdete voi stesse

 

scritta ore 21.00

 

( 11/04/02)

 

Il difficile peregrinare

 

Questo divenire impervio

del viver mio

sarą complesso e fermo

Non godrą del plauso delle genti

Tante saranno le viltą

per falsa recita scontate

Ma il goder mia vita

sarą in altro loco?

La mutazione  d'altra veste

cambierą l'atteggiar

al di' errato?

Qual buon cuore

oltre il tuo converrą

quanto difficile é peregrinare

in codesto suolo …. .

Alle genti il passo scalza

 

scritta ore 22.15

 

Non so descriverti vita

Non so descriverti vita

nelle tue altalene,

quando percorrendo il tuo tragitto

ci travolgi in inconsapevoli tunnel

Non scorgo luce

eppur vi é una fessura

Non sento pace

eppur dentro

v'é una voce che chiama

Non vedo speranza

eppure Iddio fissa incessante

il mio sguardo e attende

Non so descrivere vita

se il tuo processo stabile

e talora ingrato

ricompenserą un giorno

il tortuoso corso di questi giorni

In affanno e piagata

da ciņ che gli occhi scorgono,

leggo tra le righe di un libro sacro  ( la Bibbia)

ostentando fede a paura

Attendendo il verdetto,

a Salomone rivolgo

l'accorata orazione

affinché sia Sapienza

il secondo mio nome 

(08/04/02) ore 23.10

 

(14/08/01')

Sogno di una notte 

Sogno di una notte ,
fragile soffio nel turbine m'avvolgi
Quadretto dipinto a luci spente,
il tuo volto in quella magica notte
illuminņ le mie gote stanche
Sogno di una notte,
a te lascio il mistero del mio esserci
del nascondermi in te,
il traslare l'essenza dell' ego a me affine
nel vortice di lontani occhi
E mentre lasci cadere il tuo viso
una mano coglie il capo chino
e solo per il sogno di una notte

scritta ore 20.12


(10/04/02)

A Chiara

Tempo,
racchiudi in te l'oblio
dei miei giorni
e stringi le forze 
di quel lontano istante
Qui entrai e qui
fui presa dall'incanto!
Fosti tu 
mia piccola Chiara
il corale cline,
la sfida aperta,
il sigillo,
il Verbo incarnato!
Sono qui e t'attendo

Scritta nella Scuola Elementare 
"Enrico Toti" di Monticello di Fara 
ore 11.15 

(26/03/02)

Al grande poeta

Ah , qual ozio
dinanzi a tanta arte !
Volteggia leggiadro
aleggiando
il grande poeta
Contrito il cuore
dinanzi ad elegiaca virtł,
costernata e lontana
dalla presente,
tace
Qual zeffiro corteggi
il melodioso incanto
che muto e inerte
non osa proferirsi voce,
non é dato sapere
A noi mortali
memori di tale arte,
sia ereditą meritevole l'esser figli
d'un grande maestro
Non sia l'oblio
ad incarnare le menti

scritta ore 24.00

(14/03/02)

Come non amare Dio

Come non amare i bambini
se possiedo la loro stessa indole,
se l'incoscienza é il riflesso
della mia libertą
Quale refrigerio potrei trovare in altro loco!
Quale poltrona suntuosa
avrebbe la forza travolgente
e appassionata del loro sorriso!
Quale prezzo o tesoro 
potrebbe paragonarsi al valore incarnato
che dinanzi a me riempie i giorni!
Come non amare Dio !

Dedicata ai miei bambini
e a Padre Emilio Romeri
mio direttore spirituale


(08/11/02)

Chissą

Chissą se le montagne,
volendo Iddio
donar loro la voce,
chissą cosa direbbero
Osservando questo mondo infame,
chissą se piangerebbero 
le veritą nascoste
o esalterebbero le poche vendicate, 
chissą.....
Chissą a quali volontą si voterebbero,
se al compromesso e all'ipocrisia,
o alla causa del giusto,
chissą.........
Chissą quante volte hanno parlato
e nessuno di noi le ha ascoltate


scritta ore 23.30

 

 

 

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