achilea
è bimba che guarda il cane
di terra creano doni
rara bellezza di sangue
bianco come grandine
saluto alpino di rifugi
abbaio e sorriso vero
parole assenti di sentieri
effetto grappa achilea
medicina antica bianca
scaccia pioggia&amori
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alte vie
sogno le alte vie dei boschi
le strade che salgono le paure
gli occhi di cervo lontano
parole uscite dalla cima
colori che si fanno versi e rupi
falco che piega al vento
aria azzurra che si fa notte
terra di 45kb di parole
trappole di larici e occhi di marzo
nei ruscelli di roccia aurina
cielo dei nostri orizzonti&schermo
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fame
prima di tutto ho fame
poi vengono le parole
ho speso il mio tempo
a comprare insalata
quando c’era nell’orto
e a mangiare carote col ciuffo
per fa rabbia al dentista
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asfaltagiornali
inizia nell’asfalto delle strade
dentro città lontane dalle siepi
è la guerra dei teleserali
del petrolio & calimero
dalla faccia bella di gioielli e polli
passo l’autostrada
nella finta primavera lombarda
al tramonto si attraversa il ponte
sulla fila di fumo e auto
due quartieri divisi
dal muro di lamiere in coda
gomme e acciai leggeri
auto e cuori blindati
autoblindati
nell’asfalto di Baghdad
sale nell’aria della sera
case che si guardano
nello stesso rumore
armi che costano più di anelli
per donne che si guardano sole
dai balconi non sentono
non possono più parlare
è l’ora del ritorno
a casa dai telegiornali
si arriva così in città
passando per un cimitero
di gente ancora viva
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Passi segreti
Restano le parole nuove
che non escono dal calice
bandiere scritte dai sogni
l’emozione diventa neve
il grido si alza
vuole pace e fieno
trema la montagna e parla
il sole è ancora freddo
non voglio un altro inverno
attendo i fiori gialli dal silenzio
grande orto della terra dura
come i suoni e la memoria
i segni perdono le parole
sono versi lunghi e rari, occhi
chiusi dagli orgogli
nelle ombre abbiamo voce
siamo poeti di case libere ?
osti senza domande
Terra senza profeti
sera quasi dritta con te, paura
aria di valle aurina
brucia il mondo delle fate
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quasi sera
quasi sera viviamo
poi la strada ci insegue
dentro una cantina ci inebria
accolta dagli agguati di luna
c’è un diritto di vita nel vino
Eufrate
qualcuno ha perduto le orme
il corpo nel fiume risuona
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sasso
voglio essere solo un sasso
fuori duro come mistero
resto solitudine del bosco
dentro tutto è pace
perfetta letizia di neve
fresco e caldo vivono
insieme
passano sopra me i viandanti
ma non fanno male
finisco nel ruscello Tures
ed è piacere di acqua&terra
incontro altri amici
sassi più grandi
ci strofiniamo nel flutto di
scintille che schizzano via
sono un sasso eppure
vedo la luce
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