Raggiunsi e con ciò percorsi
quel lungo sentier c'avea i rimorsi per lastre levigate e consunte
Ecco il dono!
E' al rimembrar che m'emoziono poichè in codesto manoscritto quel c'avean da dir l'han detto ciò c'avean da far l'han fatto e ivi non v'è alcun ritratto che non infonda devozione.
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E nel prato, distesi,
mi sussurri dolcezze le nuvole fanno i capricci per voi non c'è speranza alcuna
Socchiudo gli occhi
e il bel salice par che mi tocchi non smette mai di lacrimare ciò nonostante sa incantare i fanciulli dal cuor gentile.
E nel fienile, il bronco,
che di esser segregato è stanco, può ancora apprezzare le farfalle che ognitanto volan per il colle
Nei fiori pullulano le api
e nel mio cuore pullula la vita aleggia nell'aria quel tuo profumo delicato galleggia nel cielo il fior che ho colto e t'ho donato.
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Sto qui ad aspettare la frenesia del giorno prima riprende Le case si colorano di nuovo
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Viaggiava bevendo vino
Urlando sermoni di un
antico abate
E in un autunno
pellegrino
Addomesticò del fuoco.
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Scivoli via come un petalo fra le dita Come il ruscello fra i costoni Come quell'attimo che da tempo ho aspettato Scivoli via come i ricordi d'infanzia Come le canzonette che da bambini ci portavano allegria... E come le abitudini che cambiano in silenzio annaspo nella quiete riemergo dal torpore dei sensi enfatiche presenze che mi proteggono... e ti vedo scivolare nell'ombra lontana della meraviglia nessun appiglio, nessun attacco che possa sostenerti dall'incedere a me grave. La lontananza mi avvilisce e scivoli via come la luna fa col sole ma resti al centro dei pensieri e se col cuore stento a esprimere il dolore con la mente io ti tengo saldamente!
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Sdraiato nel mio soffice universo a fissare il cielo i pensieri col sole se ne vanno l'infinito mi sorprende d'un fascino imperioso Da quaggiù il cielo sembra più vicino Da lassù cambia la sera nella notte
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Abbarbicati sopra un dirupo stanno i soldati ma, nonostante il gelo screziato pazientano come fa il lupo
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E lei era fantastica, non era mai stata in quell’ambiente con lui, ed era fantastica danzava su una linea immaginaria, ed io ero incantato, e lei danzava. Musica strana e poco chiara. Luci psichedeliche e lei cantava. Il cerchio si chiuse intorno a lei, il fuoco uscì dal ventre e… non conveniva baciarla. Labbra morbide al contatto. Scintille d’amore sul bancone del bar ma io ero la, incantato e lei ballava, danzava… e lei danzava… lei solamente danzava… troppo difficile tentare.
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