A. M.

ABBAGLIO DI COMETA

MERIGGIO D’ESTATE

PROFUMO DI SOGNO 

UOMO

PARCO 

ABBAGLIO DI COMETA

Nei sogni e negli opachi bagliori di rimembranza

                                Vaga al cercare soave l’anima risposta

Chè lacrime divertite annebbiano l’essenza…

E divorano la mente ad anelante  follia mal riposta

 

Non colgo di qual ragione e qual natura

Origine di pazzia me misero cattura..

Sentir passione e di corpo ardore e ai lumi abbaglio

Che razionalità non conosce e cui non trovo appiglio

 

Il peso dei passi,rumorosi di insolito malore

Me  ora conduce negli odori,effluvi e dolci melodie

Di foglie,canti di muse e epitaffi di sublime dolore..

Natura coinvolge ma non trovo spiegazione a tali armonie..

 

Voci scordanti e luccichii di stella in quella notte,calpestata…

dal destino..ove soavi canzoni inebriavano la mente

fra il parlar dei rami mai sentiti e il gelo di amara solitudine mai clemente..

e si diffondevano canti di giovani ma meco il compagno di gioia smorzata…

 

poi strana venne la cura di passione allo sguardo di candida

essenza,  dal riflesso seguita e baglior di cometa

ma di gelo e tenebra la paura e ghiaccio venne la lacrima madida

 

allora lontano il vento di gelo la mia anima or follemente incompleta,

mai sentito tanto ardore e dolore e sentivo lo core stranamente palpitare

e l’intelletto spaurirsi al mostro diabolico e divino di parvenza inconsueta

 

Indi al timor del domani anelavo fitti rimpianti,

Ma baglior di stella e tramonti di dolori riecheggiavano

In cielo, come sperduto un ave ritrovava la sua scia tra cantanti

Nuvole,carezzate da nuova luce con propizi venti sospiravano

 

Baci incantati e passioni palpitanti … poche parole nessuna  ..

Venni nuovo alle labbra di una fanciulla che cattivo di sua luce me fece

Ed abbandonando ai sensi l’intelletto vagai con lei in cammino non più nero di pece

Senza distinguer  giusta via camminavo su sentieri di rose..su aurora di luna

 

Seguendo dei suoi occhi la luce ne cercavo sublime armonia

Tessendo dei suoi capelli trame di incanto ne scorgevo corde di pudore

Mordendo le sue labbra ne sentivo  il calore della sua allegria

Cadendo nei suoi abbracci ne anelavo come rose l’odore.. di rugiada

 

Ma triste fu l’abbaglio al partire e pioggia cadde nei nostri tormentati cuori,

Ma la lacrima baciando sua proposi lei la chiave dell’eternità

E la resi custode  del nostro amore.. solea definirsi la nostra infinità..

 

Ma ora tormenti ed angosciose attese… le foglie impassibili d’autunno cadono

A segnar tempo, e stelle a brillar lo spazio limitano e degli amori

Ne fanno rifugio..ma qui continuo a tormentarmi e divampato da orrendi calori

 Di rimembranza  guardo il cielo e cerco di trovar  all’impossibile responso         

 

MERIGGIO  D’ESTATE

 

Sole cieco e assorto

In un tedio di meriggio smorto…

Sento il sibilo del vento che sulla sabbia scrive i segreti

Degli uomini, nitidi e concreti…

 

Sole d’estate che tedio di vita aulisce

In un prato verde, dove germoglia e fiorisce

Il sogno eterno di ogni uomo,

Fatto come un pallido pomo

In mezzo all’arsura di un meriggio d’estate.

 

Sconfinati deserti e aridi

I pensieri cadono come sottile pioggia di stelle, candidi

Sui profumi forti di un meriggio d’estate

E li’ sulla linea occisa vago sul ricordo antiche notti fresche, calate

Su quel vento arido e uggioso di un meriggio d’estate.

 

Si levano alti colori e strani bagliori

Come confusi i sogni i cantori

Del meriggio portano a me sulle ali del vento

Mentre la brezza calda e uggiosa risuona del lor canto…

Ed io attendo sotto l’afa e tra gli alti giunchi,vestiti il tedio di un meriggio d’estate.

 

PROFUMO DI SOGNO

Sento sublime rintocco di campane dorate,

Sullo sfondo dove il sole posa di luci colorate

Ed incantato a guardare l’anelito nel mare

5  Che come il soffio di anima sua m’ispirava al cantare..

Note senza fili che si posavan irrequiete..

 

…irrequiete come i miei pensieri felici e puri,

sulle ali del rintocco soave dell’ agra natura

che in mente mi fingevo al pensier di lei che matura

10  come bocconi di rose,sospese delicate del paese mio sui muri..

 

Ecco!la vedo nell’odore di sogno che mi pervade,

Come l’odore di rugiada al mattino invade

Le stanze profumate di solari figure…

E mi alzo preso da sogni fatati di vita e strane cure…

 

15  Mi affaccio la notte al sentire palpitar lo core

Sul balcone scaldato dal fresco della notte,

Che m’immerge nella luce delle stelle  e sul cammino di rotte

Di sogno..e il profumo di lei mi sveglia desideri al core…

 

Chiudo d’istinto i miei occhi ma buio non trovo..

20  una luce incantata sull’orizzonte della mia anima

Che ode il richiamo delle stelle e del covo

Dei miei desii…sogno lei nel bagliore di lacrima…

 

In vero mi manca ma so che giorno dei suoi baci

E il suo profumo saranno in me di nuovo

25  Allora il pianto ride e il dolore disappare….

Sul tappeto della mia vita mi seggo aspettando lei vicina…

Come l’immagine di un uomo pensante sull’infinito mistero dell’amore..

 

UOMO

Immagine scolpita nel dolore del tempo

Posa le sue labbra di sfumato ricordo sui miei occhi

Nella luce del sogno..la sento anelare nei taciti vochi..

La sento respirare sommessa in un attimo..lontano

 

Lo vedo seduto..assorto sul prato doloroso dell’essenza..

Lo vedo navigare all’azzardo a seguir della sua ragione l’istinto…

Lo vedo carezzar le tacite braccia della natura nella sua parvenza..

Lo vedo stordito.. alla sua immagine riflessa in uno specchio finto..

 

Passa..come un treno che corre veloce…fermo sui suoi ricordi…

 

Dorme…su di un candido cuscino…grave del pensier futuro…

Piange…come un bimbo che perde la palla oltre un alto muro…

Urla…caduto nello sbaglio del cammino oscuro…

 

Si aggrappa a Dio per paura di annegare..dove non tocca,

Si uccide per paura di non aprire più bocca,

Si cambia per paura di non essere più lui,

Si ricopre di veste falsa per nasconder il vero

 

Questo è un uomo..forse…

    

La poesia ritrae l’immagine di un parco..di un parco come specchio della realtà mediante due forti immagini antitetiche:l’immagine del ricordo(risvegliato dal cigolio frustrante e stridulo di un’altalena) allegro di tempi felici,di gioie e di grida di bambini e l’immagine contrapposta,anche simmetricamente,e il ritorno brusco alla realta’..di una realtà cruda e dolorosa.

PARCO

Soffio di vento nel cigolio di un’altalena

Lacrima lo sguardo nella desolazione del ricordo..

 

Grida e dolci furori di bambini nel prato in fiore,

la mamma carezza un petalo bagnato di rugiada…

salti e giochi e favole e giostre  in primavera in colore:

bimbo che rincorre la palla e cade sulla strada..ride..

sui prati canti spensierati e voci tenere..

dietro speranze e gioie felici e mere..

 

Ritorno…

 

Soffio di vento nel cigolio di un’altalena…

Stridolio di paure e dolori…

Cade un fiore senza petali su un prato grigio senza odori..

Immensa solitudine e una palla sporca nel fango..sul fondo..

Canto di un ubriaco..anche lui fu bimbo in questo mondo..

Pietre e chiodi i giochi arrugginiti senza voci..

 

Solo il rimbombo del ricordo tra le pareti dello sguardo sul parco..

Piango..

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