Undici settembre. | Amore, per sempre. | Dove | Ieri, oggi, domani. | Il passeggero. |
Il poeta. | Io e te. | La casa. | Lacrime | L’amore che ci univa. |
Volando | Il lago dorato. | La sconfitta. | L’amico. | L’esperienza. |
Uomini e donne che, in un’ordinaria mattina di settembre, vi siete recati, come sempre, a compiere il vostro dovere, avete visto crollare su di voi la follia di chi ha voluto dimostrare al mondo di essere un Dio che poteva disporre delle vostre vite normali e abitudinarie. Uomini e donne che, in una soleggiata giornata di fine estate, vi siete recati a svolgere il vostro gioioso o ripetitivo lavoro, cosa avete pensato quando il mondo è caduto su di voi? Cosa avete provato quando avete intuito che quella normale giornata di lavoro sarebbe stata senza ritorno? Cosa avete gridato quando le vostre vite sono state orrendamente distrutte? Il vostro atroce dolore è stato il dolore di chi, come me, ha visto la morte cadere su di voi.
10 settembre 2002
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Mi parlavi di un amore grande, unico, inarrestabile. Mi dicevi che mai avresti potuto non amarmi. Mi chiedevi di credere nuovamente in te. Mi volevi amare senza chiedere nulla in cambio. Eccomi, sono qui. Ma tu dove sei? 1 ottobre 2002
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Dove. Dov’è finito il coraggio che mi ha sempre contraddistinta? Dove si è rintanata quella leonessa agguerrita, con i suoi artigli pronti a difendere se stessa dalla giungla della vita? Dove se n’è andata la voglia di superare me stessa, il desiderio di vincere tutte le sfide che la vita mi ha proposto? Dove è fuggita la ragazza battagliera che non si voleva arrendere mai? Dove, se non dietro alla paura di non saper affrontare nuovi dolori? Dove, se non dietro al dolore che anche solo le parole possono dare? Dove, se non dietro a parole che vogliono nascondere un desiderio di amore? 1 ottobre 2002
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Nello sfogliare l’album dei ricordi ho fatto tesoro di tutto ciò che lo ha reso luminoso ed offuscato e nell’andare incontro all’alba di ogni nuovo giorno non dimentico di pensare che ogni istante di ogni ora può essere speciale. E se ieri non sono riuscita a cogliere pienamente la bellezza di ogni mio respiro, oggi voglio ricordarmi di assaporare ogni attimo di vita, per rendere più dolce il mio andare incontro al domani.
6 ottobre 2002
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Io e te, due pianeti lontani, due mondi diversi, due strade parallele, che per un breve momento si sono incrociate, per poi perdersi, per poi rimpiangersi. Io e te, due sentieri che anelano di riunirsi e che temono di perdersi, per sempre. 10 settembre 2002
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Ti vedo, solo, in quella casa desolata, che ha preso il posto di un nido mai costruito. Nel deserto della tua vita annaspi alla ricerca di una nuova identità. Ti guardi indietro e vedi solo il rimpianto per cose non fatte. Non eri pronto a vivere la tua vita con me, non fartene una colpa. E nel tuo presente, quando le lacrime si placheranno, guarda con occhi nuovi al tuo futuro, per non ripetere vecchi errori. La vita è nelle piccole cose di tutti i giorni, quelle piccole cose che tu non riuscivi a vedere. Ora guardale, apprezzale, godi della gioia che ti sanno dare. E impara che la vita è sapersi costruire, è crescere con se stessi e con gli altri, è trovare la propria dimensione. E quando lo capirai, la tua casa, ora così vuota e malinconica, diverrà ricca di suoni ed immagini, perché sarà il riflesso di ciò che tu sarai divenuto.
5 ottobre 2002
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Non piangere per l’amore tuo che non è con te, non versare lacrime che non hai più per un amore impossibile che non hai saputo tenere con te, perché l’amore che hai perso è in ogni sorriso che regali, è nei tuoi occhi ridenti, è sulle tue labbra che sussurrano, parlano, gridano tutto l’amore che è sempre stato in te. Non piangere, ma ascolta il battito del tuo cuore che ti fa
sentire quanto è grande l’amore tuo che è in te.
2 settembre 2002
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Ricordi quanto era forte l’amore che ci univa? Quel sentimento così intenso e profondo che ci legava l’una all’altro ci ha permesso di valicare montagne insormontabili, di navigare in acque tempestose, di sopportare il dolore per l’impossibilità di appartenerci completamente, così come avremmo voluto. Quell’amore che abbiamo visto nascere così meravigliosamente nei nostri cuori impauriti ci ha dato la possibilità di iniziare a percorrere insieme una strada che avremmo voluto non finisse mai. Quell’amore così grande che ci ha consentito di essere un’unica entità ci ha visti poi inciampare l’uno nei passi dell’altra sul sentiero della vita, ci ha visti cadere miseramente e non una mano si è levata verso quella dell’altro, nel faticoso tentativo di rialzarsi insieme, per continuare il nostro cammino. Era davvero forte l’amore che ci univa?
4 settembre 2002
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Non posso smettere di amare colui che più ho amato nella mia vita, anche se è lui a chiedermelo. Posso solo tentare di ricominciare a volare e ad amare me stessa, se chi me lo chiede è colui che più ho amato nella mia vita. E, volando, sentirò le mie ali ricongiungersi con le sue. Solo allora i nostri cuori troveranno la pace. 16 novembre 2002
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Nel riflesso di un lago dorato si specchiano i miei sogni. Li vedo, ma non riesco a prenderli. Sono lì, ma il vento li sta portando via. Corrono lontano da me. Li ho inseguiti a lungo. Ora non ho più la forza di rincorrerli. Li lascio andare, trasportati dalla corrente. Aspetto, in silenzio, che le tenebre della notte ne cancellino ogni traccia. 11 novembre 2002
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La sconfitta arriva quando ti accorgi di non saper più a cosa aggrapparti per sentirti ancora viva. La sconfitta arriva quando non c’è niente e nessuno che possa dare sollievo alle tue angosce. La sconfitta arriva quando senti di non poter più sopportare il peso e la fatica della tua vita. La sconfitta arriva quando ti svegli al mattino e non vorresti più doverlo fare. La sconfitta arriva quando nelle tenebre della notte senti solo il rumore del tuo pianto e ti accorgi che nessuno è disposto ad ascoltarlo. La sconfitta arriva quando neppure il sorriso di tuo figlio riesce a dare sollievo alla tua anima. La sconfitta arriva quando capisci di non aver più la forza per sorridere e di voler solo piangere, piangere, piangere, fino a sfinirti. La sconfitta arriva quando senti l’ansia appropriarsi del tuo essere e non trovi il modo per potertene liberare. La sconfitta arriva quando neppure una parola è sufficiente per aiutarti a non sentirti così sconfitta. 11 novembre 2002
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Ho letto tra le righe del tuo cuore parole che credevo di non poter più leggere. Ti conosco appena, eppure ti conosco da sempre. Mi commuove il sapere di averti commosso. Mi da gioia il capire che, per un attimo, ti ho reso felice. La tua mente lontana si è unita alla mia in un abbraccio che ci ha lasciati increduli. Sei il pensiero che si mescola con il mio. Sei la parola che io posso sentire, anche se non viene pronunciata.
29 ottobre 2002
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L’esperienza mi aveva insegnato a non voltarmi indietro quando un macigno cade sulla strada che stai percorrendo, impedendone la prosecuzione. L’esperienza mi aveva insegnato a non riaprire porte chiuse da altri perché ciò che avrei potuto trovare avrebbe acuito ulteriormente la mia penosa sofferenza. L’esperienza mi aveva insegnato a rialzarmi dopo ogni caduta e a curarmi da sola le ferite provocate da speranze trasformate in illusioni. L’esperienza mi aveva insegnato a difendermi da vane e dure parole di uomini che mettevano il loro muto egoismo al di sopra di ogni cosa, tralasciando con noncuranza di pensare ai sentimenti altrui. L’esperienza mi aveva insegnato ad accettare dolorosamente ogni sconfitta inflitta da guerrieri che vanno di battaglia in battaglia a seminare morte e desolazione. L’esperienza non mi aveva insegnato a non ascoltare il mio cuore.
24 ottobre 2002
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