Argada 

 

Navigo di notte I beniamini degli dei muoiono presto Domani Ricordi Aprile è il più crudele dei mesi ORA PARRU DI TIA

 

Navigo di notte

in mari senza onde

approdando in porti

chiusi dal tempo

di giorni ormai vissuti

Seguo segnali lasciati alla deriva

una caccia al tesoro

che alla fine non arriva

Il mio faro..il Tuo nome

La mia mappa...la Tua vita

La mia isola...un sogno dentro una bottiglia

ricordi di attimi naufragati

in occhi ormai asciutti

Bagnasciuga della mia follia

in questo mare senza onde

 

A domanda rispondere non voglio

"ci arriverai un giorno..."

così mi disse

"Ci arriverò un giorno"

così mi dico

anelando un sogno.

 

 

Niente più esiste

mando messaggi

a numeri inesistenti

per sempre perduti

nel buio della vita

Mente folle che invano grida

 

Posso io scrivere d'amore?

Posso io sperare

che le mie parole

ti raggiungano

dove il tempo non conta

e sospeso se ne sta

fra l'attimo perduto e l'eternità

 

 

 

I beniamini degli dei muoiono presto

 

 

Insopportabile è la tua assenza.

Vagare nella vita in cerca della tua,

perdermi nelle tue parole 

e non trovare più le mie

E' come guardarsi allo specchio 

e non riconoscersi, 

chiudere gli occhi e riaprirli 

e.... nulla è cambiato:

sempre insopportabile è la tua assenza 

Domani

 

Vorrei abbracciarla

per entrarle dentro

e con i miei anni

ridarle la speranza.

Domani tutto il dolore

un altro nome assumerà

e noi...

io, Lei...

il nostro amore...

Domani

uno negli occhi dell'altro

inginocchiati

insieme piangeremo.

 

 

 

Ricordi

 

Fogli stampati

ritagli di giornali

lettere pesanti

fazzoletti pieni di lacrime.

La storia di un amore

che la testa confonde

Ma

la storia davvero è esistita?

Io e io stessa mi faccio la domanda

 

Aprile è il più crudele dei mesi

 

Rumore lontano di macchine nella notte
nell'infinita rete dei miei pensieri si perde
Ritirarmi dentro agli occhi
per riuscire a capire dove, dove, dove....
quando, quando, quando....
perchè, perchè, perchè.
La testa diventa stanca
gli occhi mi fanno male

l'inchiostro
riscrive
parole 
di carta
che
silenziosamente
ingoio 

 

ORA

 

L’anni mei anu passatu

Ccu paroli ca na menti s’anu sciarriatu

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vanti agli occhi mi scompaiono/dove  finiscono non lo so/Di essere tormentati mi chiedono/e lo faccio!

 

PARRU DI TIA

Avissa ascrviri

Poesii supra u cielu, u mari, i ciuri.

Avissa ascriviri

Di comu è bella a vita

De  culura ca a tingiunu

Avissi ascriviri di chistu e autri cosi

Ma nun ciarrinesciu

Sulu di Tia ascrivu

Culura, suli, ciuri, mari,

vita

nunni viru

cchiù

 

Dovrei scrivere/poesie sopra il cielo, il mare, i fiori/dovrei scrivere/ di come è bella la vita/dei colori che la dipingono/dovrei scrivere di questo ed altre cose/Ma non ci riesco/solo di Te parlo/colori, sole, fiori,mare,/vita/non ne vedo/più

 

PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA”ROCCO CERTO” SEZIONE B - sesta classificata

GADALETA MARIA, NATA A BARI IL 29/08/1964;RESIDENTE IN AUGUSTA C/DA

 

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