Bartolomeo 

il suo sito:  http://www.apolidi.org/

VECCHIA ORMAI LUGUBRE (vivacità confessata) INCESPICANTE ADOMBRATI In un orto semplice RITUALIZZATE ARRIDE LE SOSTANZE
QUANDO PORSI EREMITA INERME QUANDO VOLONTA' PREDISTRIBUITE ARGOMENTI ARZILLO

 

VECCHIA ORMAI


Perche' in fondo sei cosi' offensiva

forte di maniere dure e dolci cosi' difficili

forse i tuoi sentimenti non hanno voce

mai cosi' ne avranno per iltuo pensiero

sarai viva solo dentro le onde che trasportano

rimproveri e vacuita' che non hanno un fine

la memoria ti mordera'  dentro le ossa

percuotera'  i tuoi tendini fino a quando sarai sfibrata

la mente sara'  solo un ricettacolo

per strumenti di difesa

le idee un percorso stilizzato per la vaghezza morale

le sotterranee emozioni saranno legate a doppio filo

a tutte le abitudini che si incastrano spaventate

la frenesia si potrebbe corrodere

da un momento all'altro

la lucidita'  salpa

quando la convenienza si fa'  evidente

su tutto mangia implacabile

il tempo con i suoi figli

tormento sull'estasi che si impone

sulle cicatrici morali

vecchie ormai, come te.

 

 

 

 

LUGUBRE (vivacità confessata)


Fino a quando la spinta che si decide rimarrà integra nella sua forza

fino a quando la polvere non avra'  piu' angoli dove riposare

fino a quando la stupidita'  interviene a saldare i propri debiti

fino a quando l'esuberanza dimostrera'  di esistere nell'indulgenza

fino a quando i sentieri saranno privi di ombre mascherate

fino a quando la solitudine rimarra'  incastrata nelle servitù della comicità

fino a quando la convivenza si trasformera'  in attuazione rispetto alla concessione

fino a quando la parvenza di un modello rimarra'  segnata da un andirivieni antico

fino a quando trasmettere le proprie colpe sara'  comminabile come reato

fino a quando la totalita'  delle imperfezioni si ricondurranno ad una sola scala di valori

fino a quando la risultante dei propri gesti rimarra'  elusa dal suo significato

ma fino a quando?

 

INCESPICANTE


Entra in erronea valutazione di uso

di vicinanza reciproca con un tipo

di momentanea curiosita'  che entra diritta

su un corridoio di volontà composta

errate in tiepida apparenza

da un corpo che respinge ogni richiamo alla carne

e riflette ogni forza che dentro me interviene

a modificare i sogni che non corrispondono alla loro vicinanza

composta di effluvi che rimandano sbadatamente

ad ogni compenetrazione acquisita

ovvia, deforme

ma spesso reclusa.

 

 

 

ADOMBRATI

 

Quando per un sorriso dimentichi

le paure, la noia, l'indifferenza

allora potresti anche perderne il contenuto,

il senso, nell'ovvieta' di un gesto

compiuto per caso, riqualificando tutto

solo per un sorriso, che dimentica

il cuore, le gesta, la volonta'  sospesa.

Perdona, non soffrire

per la debolezza di cui sei dotato;

una virtu' che spesso non capita

ha portatoall'immortalita'  gesti dimenticati

dalla moltitudine, che non osserva la storia

con l'occhio delle grandi manovre.

 

In un orto semplice

 

che non vuole dare prova di se'

della sua intima natura

che riceve grazie

da casualita'  opportune

che ricrea condizioni ormai impensabili

e incidenti casualmente suffragati

dall'evidente unico delirante

rumorosamente indicato

come un dolce pensiero

venuto fuori

quasi per caso

e richiamato

per obbiettivo di fatica

che si contorce nei muscoli

e spreme

le collisioni melliflue

che stanno seminate

sotto un telo

teso di condizioni

reali

serie

ma sempre condizioni

che cercano di spremere

sangue, terra, fatica, sudore

quasi come se

fossero delle fiere

distinte e autorizzate

ad infierire sulla natura

come noi la pensiamo

e come noi non siamo

pur sapendo.

RITUALIZZATE


Additandone diverse forme

si viene rivoltati da collisioni

spesso severe, informi, rigide al tatto

escluse da ogni violazione

imperturbabile convenzione tribale

che riforma eterei rituali inutilizzati

che non hanno pensieri e storia.

Si ritempra tutto, semplicemente tutto

nello stesso istante in cui la violazione

perpetuata da una maschera informe

che teniamo dentro il volto

sfida le voluttuose forme

correntemente accettate

e si mette nella condizione di esistere.

Incapace di esistere con contenuti espressi a metà

ma solamente in tutto

e per tutta la vastita'  delle contraddizioni

mediate e represse

che si accavallano nei nervi

durante le loro trasmigrazioni polari

da un verso ad un simbolo.

 

 

 

 

QUANDO


Quando

sentite le ordinarie notizie

ci si avvolge di materia

sulle ossa

che piano piano pesano

sulle storie

che infinite girano

suadenti, necessarie

come un indicazione per uscire

ed in cui

si sofferma tutto

un tutto

che il vuoto stratifica

il passato nasconde

il futuro stringe.

 

 

ARRIDE LE SOSTANZE


Avviluppa le storie che crea digrignando i denti

irrispettoso delle sostanze che lo hanno fatto crescere

non comunica a tratti ogni benevolenza cauta

in modo che le orecchie che lo stanno a sentire

siano le prime cose che si possano amare

eventualmente si sia compiuta la speranza senza scrupoli

si ritarda il malcontento che arriva da vicino

anche se un ombra trasognata riesce a farci adorare anche

le umiliazioni che passano attraverso i nostri volti.


Volgeva negli attimi che si sono lasciati

le continuità di una prova che non si possa

ritardare sperando che un attimo sia nascosto

nella fuga di casualita'  sommerse che nono hanno

brividi e forme che rientrano da sole.

 

 

 

 

PORSI


Nel presente che piano piano

si identifica in te,

che si scolpisce

che si scopre

e compare agli occhi della mente

circumnavigando il globo

dove l'apparenza si e' rovesciata

nelle mille stagioni

passate a frugare

alla ricerca di un sipario

che spesso si dissolve

nel postulato piu' esteso

che si possa concepire.

EREMITA INERME


Riguardo alle sostanze che tritano le onde

che si lasciano avvolgere sulle confuse sponde

reminescenze gradite al sole che si avvicina

nell'unico modo per destinare le sue qualita' 

vellutate particelle che rientrano al loro posto

ritirandosi dalle mete a loro assegnate

eventualmente si fosse persa la speranza

possiamo sempre pensare di cercarne un'altra

unicamente per stare a sentire il vuoto stanco

ma riccamente perso in ogni riserva di pensiero

ultrasognato sulle fortezze che cadono all'orizzonte

ma rimane incantato dalle conseguenze di ogni sbaglio

arruffando ogni desiderio per le intime conseguenze

annunciando ogni storia con l'entusiasmo crescente.

 

 

 

 

QUANDO


Quando

sentite le ordinarieta' 

si avvolgono

le ossa

che piano piano pesano

sulle storie

che infinite girano

necessarie

come un indicazione per uscire

ed in cui

si sofferma tutto

che il vuoto stratifica

il passato nasconde

il futuro stringe.

 

 

 

VOLONTA' PREDISTRIBUITE


Averti

quando dentro diventa tutt'uno

se non si coglie un attimo

lo stimolo si perde nell'insolito.

Poi un morso divide le voglie

senza che si possa crescere.

In quanto caso la felicita' 

diventa un obbiettivo discutibile

quasi una presunzione

come quando si cena

guardandosi nel cuore.

 

ARGOMENTI


Dibattuti sotto un tavolo

scalpellati a furia di tonsille

gole arse a fuoco

da animi intrecciati sotto un unico cielo

che non vede la propria forza trascendere

dalle passioni, dalle visioni, dalle amarezze, dai ricordi.

Ma rifluttua costantemente

dentro onde incatenate

che si sbattono

per la furia che posseggono

che si baciano

per l'impossibilita'  di fare altrimenti.

E intanto scappano timorosi e senza fiato

dimenticando le loro scintille

che hnno fatto nascere

ma purtroppo non vivere

l'identita'  delle loro azioni.

 

ARZILLO


Accomiatato fortemente

verso un unico ritorno

incorniciato attorno

altrove immaginifico

rimessosi

dall'unisona

festa peregrina.

Orizzontale

ma non a tratti

inevito

di questioni e forme

rimescolato

su e giu'

come un bidone.

Futile all'anima

orribile al corpo

ma quanto solare

e semplice

parco di azioni

da smentire

e ritmico

piacente assai.

Rumoreggiante

solo nel mezzo

fortuito

sotto le onde

piegate a caso

che dormono.

 

 

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