Dario Annoni

 

1917”

 

Ho risalito l’ Isonzo, su, sin oltre Auzza, quasi fino alle pendici del Mrzli.

Ho visto il Sole sorgere e illuminare il Vallone di Chiapovano. Come una profonda ruga che separa l’ altipiano della Bainsizza dalla selva di Ternova.

 Ho visto il Kuk, il Vodice e il Monte Santo, che si stagliano con le loro cime cupe, come bastioni possenti e imprendibili, la’ , di fronte a Gorizia.

 Ho visto la conca di Plezzo, sovrastata dal terribile Rombon. Come un gigante di pietra che osserva impassibile il perpetuarsi della desolante vita umana.

 Ho i visto i cimiteri di guerra, dove riposano migliaia di soldati italiani, senza nome e senza faccia, soli, sepolti assieme alle loro miserabili speranze.

 Nessuno sapra’ la loro fatica per diventare Uomini.

 

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