DIARIO
DI BORDO
Solca l'acque e l'onde
del pensiero il mio vascello
veleggiando con dolcezza
nel buio scintillante:
non ignoro, anzi li temo
gli uragani ciclopici,
e sono sempre più i mostri marini
che mi attendono in agguato
negli abissi...
Ma io capitano non posso abbandonare
il viaggio per l'altrove,
il timone e la vedetta.
Dicono (ma forse è una bugia)
che non sia concessa
vita lunga
a quel navigator che sfida
tali flutti...
Non ci penso, e poco importa:
mi sporgo dalla punta della prua
col cannocchiale mio scettro
ed è nella notte
silenziosa e salina
che scruto gli astri
mantenendo la rotta,
sicura di seguire
la mia Stella Polare.
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ha
spazzato via ogni briciola
di
sorriso sulle mie labbra,
ha
strappato a piccoli pezzi
ogni
foglia di benessere dal
ha
spento la fiamma nei miei
ha
asciugato il sudore dalle mie
ha
inaridito ogni singola parte
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