NEL SOLE DEL MATTINO | Il vuoto | Cercarsi | TU, IL SEMPRE | ESPLOSIONE | ||
Impenetrabile | Respirare ancora | A Mirko | A Mirko | Oltre te, inesorabilmente | NOTTE TREPIDANTE | |
4 AGOSTO | PIOGGIA | PRIMAVERA | RINASCITA |
IL
SILENZIO DELL'ANIMA |
DESERTO |
NEL
SOLE DEL MATTINO |
Un passaggio di rapide scosse mi ha attraversata; era una penetrazione di fuoco avvolta da un tenebroso lucido velo di dolore.
Era l'impalpabile fluido che mi circondava con una bianca melodia di sfarzose parole; ora sei la debole fiamma di una scena già vista che si spegne, proiettata nel futuro.
Lasci l'indelebile solco di un impetuoso vento e, come un corvo sullo scoglio corroso da un mare che tu stesso agiti, guardi la mia mano tremare e la mia mente affondare... nel vuoto.
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Atomo di un'idea ed essenza del suo profondo, io, persa nella tempestosa vana ricerca, subito rapita da un'insolita tranquillità che impaurisce l'animo, ascolto l'infrangersi dei miei desideri contro l'ovvio percorso degli inevitabili dubbi.
L'ora di luce cancella il mio viaggio e rimette la maschera del viver continuo; intanto un raggio di pace firma il mio destino. Ma poi, il lento calar del velluto notturno, riaccompagna l'amaro scoprirsi confusi.
Lo sguardo che scruta il cielo corrode quel sottile distacco tra noi e il nostro io, lacerandosi nell'impossibile sapere. Ed in queste onde balena ciò che siamo e ciò che vogliamo.
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Il tuo sapore delicato, il tuo profumo acre, la tua presenza mite ed essenziale, il tuo sguardo sfuggente; il brivido delle tue mani e la passione delle tue lacrime ora il mio sonno ha cancellato, sfumandoti, rendendoti lontano, quasi sconosciuto nella mia mente ormai fredda, impenetrabile.
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Ho rinchiuso i miei sospiri, senz'aria, in un'ampolla. Han tremato, han lottato, han desiderato un pò di luce; ed anch'io... anch'io ho lottato tremando al pensier di rimanerne priva. L'ho scoperta, quella luce, in ogni mio sorriso che, oggi, esplosi, son mille piccoli respiri.
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Scoprirti,
viverti,
sorgente
fresca e pura,
profumato e
candido fiore
appena
sbocciato.
Amo
l'impeto
di
quell'espressione di vita,
tuo
semplice incanto,
radioso
lume nel domani.
immaginandoti
svuoto il
mio cassetto
e te ne
faccio dono.
la mia
illusione
sia il tuo
progetto,
la tua
verità.
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Scivolare con le dita lungo il sogno, morbida, leggera, per accarezzare la purezza, distinguerne il calore e la delicatezza, assaporandone l'unicità e la perfezione. Parole e brividi, con gelosia rinchiusi, mi han tenuto compagnia nell'attraversare quel percorso ... lentamente... Troppo spesso le stelle non si vedono nel cammino delle lunghe notti - disattenti noi! - a volte celate da nuvole insidiose eccentriche e invidiose. Effimere visioni. Oh... l'infinito mare, capace d'esser così calmo e limpido eppur così burrascoso e torbido, si infrange sulle rocce, senza tregua. Lo sento, respiro i suoi profumi e i suoi tumulti, sempre in movimento. Nessuna sosta. L'immagine del vento fresco ti sospinge come un'onda, senza inizio né fine, in un tempo che sarà...
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ESPLOSIONE Mille
luci invadono
la città in
questa notte profumata di
montagna e di vento; volteggiano
vagabonde, disegnano
forme irregolari, creando
vortici caotici e
riflessi deliranti. Prima
sottili fili iridescenti poi
macchie dilaganti abbagliano
le strade dai contorni indefiniti. Riverberi
negli occhi della gente, specchi
dei respiri più nascosti -
figli dell’oscurità che libera le anime -. La
notte passa con il piombo nelle vene lasciando
solo un po’ di ruggine nei
sentieri del pensiero. |
NOTTE TREPIDANTE Folle
rincorsa di
luci ed ombre; palpiti
impercettibili, carismatica
danza di stelle. Il
giorno ti congeda, amore, col
suo fascio di luce cangiante, definendo
i contorni. Volteggio
delicatamente sulle
ali di una pallida nostalgia, smorzando
la scansione di
quell’arcano tempo, spegnendone
il vigore. E
accarezzando una
goccia di rugiada, sfioro
un nuovo raggio di sole. Inizia così.
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TU, IL SEMPRE Non
potrò mai scordare le
tue mani leggere accarezzarmi,
la sera; gusterò
ogni giorno le tue parole, godendone
il suono, avvolgente; ricorderò
i sorrisi strappati al dolore, conserverò
le stelle che mi hai regalato quando
il cielo parea non offrirne. Riscalderò
il mio cuore, aprendolo
ai sogni che
per me hai idealizzato, cercherò
la strada che hai disegnato e
colorerò quel foglio che
hai chiamato futuro. Sottrarrò
all’estate il calore e
all’inverno la magia per
regalarteli quando ne avrai bisogno. La
tua voce intonerà sempre deliziose,
soavi canzoni e
le tante tue lacrime saran la mia forza, oggi
e domani. Avrò
il coraggio d’amare e di sperare, cercando
d’essere ciò
che hai desiderato, me
stessa. Il
mare trasporterà il mio inno per te, supererà
spumeggiante gli scogli del tempo e
in ogni istante tu rivivrai l’affetto
e la stima che nutro per te, mamma!
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Terra selvaggia, aspra e rovente, mi accogli nel cuore come si fa con un figlio. Intravedo la costa. Ritorno leggera seguita dal vento, sussurri nell’aria legati dal tempo. Il sole mi abbaglia e un po’ mi ferisce asciugando i miei sogni dai sapori lontani. La clessidra ora è ferma. Impercettibili i sensi, tornati a quei giorni in cui li vidi sbocciare. Ascolto quel mare e i suoi segreti. Accarezzo la sabbia guardando le stelle. Gioie profonde, abissi nostalgici zampilli di vita, templi intoccabili rievochi Madre del mio amore più grande.
Ad una terra splendida e preziosa
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4 AGOSTO
Tenui striature in un cielo brillante, superbi profumi del mare d’estate. Ha travolto i miei sensi l’intenso sapore delle tue labbra, dolcissime note di una musica lenta. Bisbigli incantati echeggiano muti nei nostri due mondi, fatti di luce e di eterno. Attimi alati oltrepassano le nuvole rosa di un’aurora appena accennata. La bassa marea ci sfiora le dita, intrecciate d’amore e di infinito. Il domani, che s’avvicina piano, risuona di dolci intuizioni; ti ho amato dall’alba di ieri a quella di oggi, per infiniti giorni. |
PIOGGIA
Lembi di luce di un arancio cangiante, sconfinano a nord del grigiore improvviso.
Gocce, pesanti, si ripetono, rapide, e cadono al suolo violente e impetuose.
Arrivate e scappate, torneranno a picchiare, a spegner l’estate del mio cuore accaldato.
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Un canto intonato si leva lontano, è quasi un sussurro. Intriso di toni armoniosi veleggia seguito dal tempo.
Impallidisce, languendo, spazzato da venti impetuosi; ed ecco è un lamento, assordante, stridente.
Ora quel canto si è spento, è solo un ricordo anelato di una infinitamente impossibile primavera.
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RINASCITA
Ascolta il rumore delle lacrime, osservando il pallore dei sensi; puoi capire un inspiegabile mondo. Vivimi dentro per scoprire il sapore del vuoto, per raggiungere il tempo infinito e lo spazio sconfinato dei sentimenti delusi. Attraversami il cuore per arginare il dolore, per difendere i germogli che tu hai calpestato, ormai appassiti. Delicato, posati ancora sulle mie labbra di miele, per sciogliere ogni catena e volami accanto, caparbiamente. Palpiti forti di vita, profumi speziati di gioia rinascono solo con te.
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