Emanuela

IL SILENZIO DELL'ANIMA

DESERTO

NEL SOLE DEL MATTINO Il vuoto  Cercarsi TU, IL SEMPRE ESPLOSIONE  
Impenetrabile Respirare ancora A Mirko A Mirko Oltre te, inesorabilmente  NOTTE  TREPIDANTE

MADRE

4 AGOSTO PIOGGIA PRIMAVERA RINASCITA      

 

IL SILENZIO DELL'ANIMA

la doratura dell'imbrunire,
una leggera brezza accarezza l'acqua gelida.
Anche la mia mente ti accarezza
mentre, nella quiete di una lacrima,
ascolto il tuo respiro crescere,
lentamente,
nel tepore di un sole che,
spegnendosi,
lascia spazio ad un fragile istante,
immobile fra noi due,
pronto a vivere nell'incertezza
della sua durata, consapevole,
irrimediabilmente colmo dei nostri pensieri,
ardenti, eloquenti, sinceri.
Tra la sabbia che mi scivola fra le dita
ho ritrovato quell'essenza
che di noi avevo scordato:
la fugacità e la resistenza
in quell'angolo dell'orizzonte.

DESERTO

Dune di giorni
si profilano nette all'orizzonte
e si riflettono cupe
in un torbido cielo di emozioni.

in un vortice di caldi brividi estivi
penetra l'inverno della ragione
e l'unica luce è uno sciame di stelle
che mi permea e mi travolge.

Sento l'acre odore del niente,
trovo nell'anima
gli enigmi di una vita sconosciuta
e so qual è la dolce malinconia di esistere.

NEL SOLE DEL MATTINO

Sento ogni tuo gesto,
vedo ogni tuo sguardo,
ascolto ogni tuo sussurro.
Capisco le tue esitazioni
e condivido le tue emozioni.
... Io, naufraga nel tuo cuore,
respiro le tue paure
 e assaporo le tue gioie.
Ma il sole appena sorto
mi scopre sola e disarmata,
vacillante in un risveglio freddo,
all'ombra del mio desiderio.

 

Un passaggio di rapide scosse

mi ha attraversata;

era una penetrazione di fuoco

avvolta da un tenebroso

lucido

velo di dolore.

 

Era l'impalpabile fluido

che mi circondava

con una bianca melodia di sfarzose parole;

ora sei la debole fiamma

di una scena già vista

che si spegne, proiettata nel futuro.

 

Lasci l'indelebile solco

di un impetuoso vento

e, come un corvo sullo scoglio corroso

da un mare che tu stesso agiti,

guardi la mia mano tremare

e la mia mente affondare... nel vuoto.

 

 

Atomo di un'idea

ed essenza del suo profondo, io,

persa nella tempestosa vana ricerca,

subito rapita da un'insolita tranquillità

che impaurisce l'animo,

ascolto l'infrangersi dei miei desideri

contro l'ovvio percorso

degli inevitabili dubbi.

 

L'ora di luce cancella il mio viaggio

e rimette la maschera del viver continuo;

intanto un raggio di pace firma il mio destino.

Ma poi, il lento calar del velluto notturno,

riaccompagna l'amaro scoprirsi confusi.

 

Lo sguardo che scruta il cielo

corrode quel sottile distacco

tra noi e il nostro io,

lacerandosi nell'impossibile sapere.

Ed in queste onde balena

ciò che siamo e ciò che vogliamo.

 

 

Il tuo sapore delicato,

il tuo profumo acre,

la tua presenza mite ed essenziale,

il tuo sguardo sfuggente;

il brivido delle tue mani

e la passione delle tue lacrime

ora il mio sonno ha cancellato,

sfumandoti,

rendendoti lontano,

quasi sconosciuto

nella mia mente ormai fredda,

impenetrabile.

 

Ho rinchiuso i miei sospiri,

senz'aria, in un'ampolla.

Han tremato, han lottato,

han desiderato un pò di luce;

ed anch'io...

anch'io ho lottato

tremando al pensier di rimanerne priva.

L'ho scoperta, quella luce,

in ogni mio sorriso che,

oggi,

esplosi,

son mille piccoli respiri.

 

 

 
Scoprirti,
viverti,
sorgente fresca e pura,
profumato e candido fiore
appena sbocciato.
Amo l'impeto
di quell'espressione di vita,
tuo semplice incanto,
radioso lume nel domani.
immaginandoti
svuoto il mio cassetto
e te ne faccio dono.
la mia illusione
sia il tuo progetto,
la tua verità.

 

 

 

 

 

Scivolare con le dita lungo il sogno,

morbida, leggera,

per accarezzare la purezza,

distinguerne il calore e la delicatezza,

assaporandone l'unicità e la perfezione.

Parole e brividi,

con gelosia rinchiusi,

mi han tenuto compagnia

nell'attraversare quel percorso

... lentamente...

Troppo spesso le stelle non si vedono

nel cammino delle lunghe notti

- disattenti noi! -

a volte celate da nuvole insidiose

eccentriche e invidiose.

Effimere visioni.

Oh... l'infinito mare,

capace d'esser così calmo e limpido

eppur così burrascoso e torbido,

si infrange sulle rocce, senza tregua.

Lo sento,

respiro i suoi profumi e i suoi tumulti,

sempre in movimento. Nessuna sosta.

L'immagine del vento fresco

ti sospinge come un'onda,

senza inizio né fine,

in un tempo che sarà...

 

 

 

 

ESPLOSIONE

 

Mille luci

invadono la città

in questa notte profumata

di montagna e di vento;

volteggiano vagabonde,

disegnano forme irregolari,

creando vortici caotici

e riflessi deliranti.

 

Prima sottili fili iridescenti

poi macchie dilaganti

abbagliano le strade dai contorni indefiniti.

Riverberi negli occhi della gente,

specchi dei respiri più nascosti

- figli dell’oscurità che libera le anime -.

 

La notte passa con il piombo nelle vene

lasciando solo un po’ di ruggine

nei sentieri del pensiero.


 

NOTTE TREPIDANTE

 

Folle rincorsa

di luci ed ombre;

palpiti impercettibili,

carismatica danza di stelle.

Il giorno ti congeda, amore,

col suo fascio di luce cangiante,

definendo i contorni.

Volteggio delicatamente

sulle ali di una pallida nostalgia,

smorzando la scansione

di quell’arcano tempo,

spegnendone il vigore.

E accarezzando

una goccia di rugiada,

sfioro un nuovo raggio di sole.

Inizia così.

 

TU, IL SEMPRE

 

Non potrò mai scordare

le tue mani leggere

accarezzarmi, la sera;

gusterò ogni giorno le tue parole,

godendone il suono,

avvolgente;

ricorderò i sorrisi strappati al dolore,

conserverò le stelle che mi hai regalato

quando il cielo parea non offrirne.

Riscalderò il mio cuore,

aprendolo ai sogni

che per me hai idealizzato,

cercherò la strada che hai disegnato

e colorerò quel foglio

che hai chiamato futuro.

Sottrarrò all’estate il calore

e all’inverno la magia

per regalarteli quando ne avrai bisogno.

La tua voce intonerà sempre

deliziose, soavi canzoni

e le tante tue lacrime saran la mia forza,

oggi e domani.

Avrò il coraggio d’amare e di sperare,

cercando d’essere

ciò che hai desiderato,

me stessa.

Il mare trasporterà il mio inno per te,

supererà spumeggiante gli scogli del tempo

e in ogni istante tu rivivrai

l’affetto e la stima che nutro per te,

mamma!

 


 

 

MADRE

 

Terra selvaggia,

aspra e rovente,

mi accogli nel cuore

come si fa con un figlio.

Intravedo la costa.

Ritorno leggera

seguita dal vento,

sussurri nell’aria

legati dal tempo.

Il sole mi abbaglia

e un po’ mi ferisce

asciugando i miei sogni

dai sapori lontani.

La clessidra ora è ferma.

Impercettibili i sensi,

tornati a quei giorni in cui li vidi sbocciare.

Ascolto quel mare e i suoi segreti.

Accarezzo la sabbia

guardando le stelle.

Gioie profonde, abissi nostalgici

zampilli di vita, templi intoccabili

rievochi Madre

del mio amore più grande.

 

 

Ad una terra splendida e preziosa

 

 

 

4 AGOSTO

 

Tenui striature

in un cielo brillante,

superbi profumi del mare d’estate.

Ha travolto i miei sensi

l’intenso sapore delle tue labbra,

dolcissime note

di una musica lenta.

Bisbigli incantati

echeggiano muti

nei nostri due mondi,

fatti di luce e di eterno.

Attimi alati

oltrepassano le nuvole rosa

di un’aurora appena accennata.

La bassa marea ci sfiora le dita,

intrecciate d’amore e di infinito.

Il domani,

che s’avvicina piano,

risuona di dolci intuizioni;

ti ho amato dall’alba di ieri a quella di oggi,

per infiniti giorni.

 

PIOGGIA

 

Lembi di luce

di un arancio cangiante,

sconfinano a nord

del grigiore improvviso.

 

Gocce, pesanti,

si ripetono, rapide,

e cadono al suolo

violente e impetuose.

 

Arrivate e scappate,

torneranno a picchiare,

a spegner l’estate

del mio cuore accaldato.

 

PRIMAVERA

 

Un canto intonato

si leva lontano,

è quasi un sussurro.

Intriso di toni armoniosi

veleggia seguito dal tempo.

 

Impallidisce, languendo,

spazzato da venti impetuosi;

ed ecco è un lamento,

assordante,

stridente.

 

Ora quel canto si è spento,

è solo un ricordo anelato

di una infinitamente

impossibile

primavera.

 

 

 

 

RINASCITA

 

Ascolta il rumore delle lacrime,

osservando il pallore dei sensi;

puoi capire un inspiegabile mondo.

Vivimi dentro

per scoprire il sapore del vuoto,

per raggiungere il tempo infinito

e lo spazio sconfinato

dei sentimenti delusi.

Attraversami il cuore

per arginare il dolore,

per difendere i germogli

che tu hai calpestato,

ormai appassiti.

Delicato, posati ancora

sulle mie labbra di miele,

per sciogliere ogni catena

e volami accanto,

caparbiamente.

Palpiti forti di vita,

profumi speziati di gioia

rinascono solo con te.

 

 

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