Emanuele Gallo

Emanuele Gallo 19.02.73 Roma, attualmente residente a Roma
in Via Fonti del CLitunno 25. Laureando in Scienze Politiche.

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Parole di Vento Guerrieri Le cose che ho perso Samurai Parole Viento Regina TV

 

Parole di Vento
  
 Parole di vento
 nuvole veloci,
 distributori automatici
 e sonnacchiosi nottambuli bar dimenticati,
 graffiti graffiati sui muri.
 Parole divento
 e sotto corrono lenti
 titoli di coda.

Guerrieri
  
 Impauriti guerrieri
 si sgretolano,
 pioggia acida su giorni bruciati,
 impressionanti squarci di sole
 su nero di plastico petrolio.
 Stupidi guerrieri
 aspettano pigri,
 indolenti
 aspettano.
 Pioggia acida contrasta,
 macula,
 ore moribonde
 di vivido tempo,
 lontano si accendono
 si spengono
 scintillanti insegne luminose
 e fari dilaniano angoli.
 E´ la notte di un altro giorno
 impauriti e stanchi guerrieri
 aspettano.
 

Le cose che ho perso
 
  Sono cose che ho perso, volti e voci che non ricordo,
  nomi e storie, come veloci e perentori sorpassi.
  E son canzoni, odori ed espressioni, che mi portano a te.
  
  Mi fanno pensare a te
  che da troppo tempo non vedo,
  risate e verità di tanto tempo fa.
  
  Come mi credevo diverso amore,
  grida pugni e calci, appuntito su fogli bianchi,
  dietro sigarette di fumo e confusione
  tra scarabocchi e disegnini.
  

 

Samurai
  
  Sarò il tuo Samurai
  elegantemente efferato, spietato,
  etica di spada ed estremo sacrificio.
  Danzerò leggiadro, tra lingue di fuoco
  Indossando armonie di sete rosse
  e sfumature di tramonti.
  Soffierò vento tra i tuoi capelli.

Parole
  
  Son gatti pigri e indolenti
  sono solo parole scritte di notte.

Viento
  
  Vento su distanze e frontiere
  Ogni giorno morto ammazzato
  su frontiere e distanze.
  Vento spazzami, spezzami
  in milioni di granelli di polvere
  su pugni chiusi e bandiere.
  Viento de Rivoluzion

Regina TV
  
  Gl´occhi sbarrati, le gambe scomposte,
  le braccia morbide e lunghe come lacci di scarpe.
  Vestiti d´un giorno che non sai sia l´ultimo,
  torace aperto,
  squarciato.
  Hanno sparato una granata,
  hanno sparato da lontano.
  Quegl´occhi sbarrati dalla TV ci guardano
  le mani aperte in un attimo quanto dolore,
  ci prendono il collo,
  ci strozzano e vomito...

 

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