Evidda 

 

Di questa trafila Un tempo Miracolo di parole  Firenze "E' inutile " Nel dormiveglia Un cimitero
l'alba Dopo essere stato in casa Pensieri Speranza  Tu porgi il tuo sorriso Io sì che sputerò sangue Un giorno smetterò di scrivere

 

1/ Di questa trafila di giorni non rimarrà niente:
luci ed ombre dell'animo, pieni e vuoti della mente.

2/ Un tempo ai turisti stranieri, al primo colpo
d'occhio dalle stazioni, l'Italia appariva come
il paese degli aranci e dei limoni. Un tempo,
poi cambiarono i colori.

 

 

3/ Miracolo di parole come ponte sospeso sul vuoto,
miracolo di parole che prolungano la vita
di chi è sommerso dalle macerie del terremoto.

4/ Firenze, né madre, né amante, né sposa,
piuttosto una signora altera e sdegnosa;
non più la Firenze di anemoni e gigli,
ma quella sempre più lasciata a se stessa
dai suoi figli.

 

 

 

5/ "E' inutile " lo sai o non lo sai- cercare
la felicità senza trovarla, perché sarà
lei a trovarci senza cercarci e si poserà
su di noi brevemente". Poi l'amico sbronzo
si accasciò al suolo e guai a chi cercava
di rialzarlo dalla polvere e dall'odore di asfalto
bagnato.

6/ Nel dormiveglia della corriera
un susseguirsi di immagini,
un andirivieni di fotogrammi:
un riassunto di questo viaggio
di andata e ritorno tra l'io ed il mondo.

 

 

7/ Un cimitero in riva al mare,
sovrastato da un arcobaleno dopo un temporale.

 

8/ Chi vede l'alba
malata
è morto dentro.

 

 

9/ Dopo essere stato in casa
per migliaia e migliaia di attimi
tremò come una foglia al vento,
mentre prendeva un caffè, di fronte
a sguardi estranei. Così estraniato
che si sentì uno straniero.


 

 

10/ Pensieri, un tempo ritenuti immortali,
ora seppelliti in un viale alberato di pini.

11/ Speranza ed attesa,
nostre uniche consolazioni,
mentre cerchi concentrici
si dissolvono nell'acqua.

12/ Tu porgi il tuo sorriso sull'ombra
di quel piatto e sull'orlo della tazza
e di quel che eri, io scaccio dalla mente
le parole facili.

 

 

 

13/ Io sì che sputerò sangue
e mangerò fiele ma tu stai attento
che sono una brutta bestia, che non
puoi ingabbiare in una cella del tuo alveare.
Tu sì che sei bravo e sicuro, ma ricordati
che è facile essere tali quando la discussione
non è democratica, quando la gerarchia
e le regole stanno dalla tua parte, mentre invece
la logica dalla mia. E ricordati: puoi anche dire
che non sono equilibrato, ma se sai che me ne faccio
di un equilibrio di superficie ? Sono un poveretto con
delle smanie di grandezza forse perché non credo
all'arroganza della tua pseudoscienza ?

14/ Un giorno smetterò di scrivere
queste cretinate e forse sarò una persona seria.
Adesso non mi occupo di niente, mentre sento
sferrare calci da mulo- quale sei- nella parete della
stanza accanto. Ricordati: quando si fa una guerra
vince uno solo, ma ci rimettono entrambe le
controparti.

 

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13/ Io sì che sputerò sangue
e mangerò fiele ma tu stai attento
che sono una brutta bestia, che non
puoi ingabbiare in una cella del tuo alveare.
Tu sì che sei bravo e sicuro, ma ricordati
che è facile essere tali quando la discussione
non è democratica, quando la gerarchia
e le regole stanno dalla tua parte, mentre invece
la logica dalla mia. E ricordati: puoi anche dire
che non sono equilibrato, ma se sai che me ne faccio
di un equilibrio di superficie ? Sono un poveretto con
delle smanie di grandezza forse perché non credo
all'arroganza della tua pseudoscienza ?

14/ Un giorno smetterò di scrivere
queste cretinate e forse sarò una persona seria.
Adesso non mi occupo di niente, mentre sento
sferrare calci da mulo- quale sei- nella parete della
stanza accanto. Ricordati: quando si fa una guerra
vince uno solo, ma ci rimettono entrambe le
controparti.

 

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