grida
piano contro di te usa
parole docili non provocare
il dolore lascialo covare fallo
sopire addormentato nel profondo lancia
fuori l'aria e vocali a
turno fai questo ogni sera prima
del sonno affronta
il giorno la noia il
mondo torna al tuo muro e
grida piano contro di te usa
modi gentili ed uno specchio
per controllare il tuo
rossore butta fuori il giusto
per andare avanti un
altro poco e poi fuori
al balcone e grida piano
contro di te
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il
mio lume fumante sul comò il
tappo del mio buon vino dolce e
pieno di amici, pieno di gente un
blues lontano, una chitarra una
viola, un clarino, una tromba un
gran fracasso un
sol comodino un
gran giro per il parco ancora zeppo
di voce; la libertà sulla mia pelle pelle
che vuole e grida che
urla con forza che
piena di te soffre ma
trova la linfa nell'atmosfera nel
gretto materialismo masochista nella
pausa, nel silenzio, nel mutevole momento io
cerco i tuoi occhi e ti vedo ma sei lontana e
mi siedo. Settembre
2002 Olanda Vacanza
– Amsterdam – Vondelpark
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