Francesco Arleo

è nato a Chiaromonte (PZ) il 12/12/74, ha svolto gli studi superiori a Maratea (PZ), vive a Roma dove si è laureato alla Università Roma Tre in Scienze dell'Educazione, con una tesi dal titolo Etica: tra realtà e mondi virtuali. Iscritto al terzo anno di Filosofia, indirizzo estetico-linguistico.

Dai sedici anni ha lavorato nella ristorazione, in varie città d’Italia e all’estero, per vivere e scrivere.

Lavora nell'Area Sperimentazione Formativa dell'ISFOL occupandosi di formazione a distanza.

Ha pubblicato:

-          un racconto breve per l'iniziativa della Biblioteca Centrale di Milano Quel libro nel cammino della mia vita dal titolo. Quando mi portarono Pavese con prefazione di Giuseppe Pontiggia. (ed.2000)

-          per LibroItaliano la raccolta di poesie: Nelle mani la sera; 2000 (www.libroitaliano.com - www.diamoredimorte.too.it)

-          Scrjiatinnë, venti poesie nel dialetto castronovese, pubblicato (fuori commercio 2001) dal Club degli Autori, ne Le schegge d’oro in prossima pubblicazione dalla Lietocolle Libri (libri d’arte e da collezzione)

-          Prossima Pubblicazione del Club degli Autori, Raccolta 14 poesie dal titolo Le parole sono amanti (le 14 poesie sono state interpretate dall'autore in locali e teatri romani tra il 2000 e il 2002)

-          È quasi completata la prima raccolta di racconti (1997-2002) dal titolo Senza luna (Questi racconti brevi sono stati interpretati dall'autore in vari locali letterari romani.)

Ha conseguito il:

-          I premio alla IV edizione del Premio Poesia a Chiaromonte estate 2000, con una poesia in vernacolo e la pubblicazione di dodici composizioni dal titolo Scrijatinnë, e lo stesso premio V edizione nel 2001 con la poesia Cristë add'arrëvètë, è apparso sulla rivista del Club degli Autori e nell'antologia del Premio.

-          I Premio Assoluto al Concorso Nazionale di Poesia Luisa Racioppi-Alibrandi con la poesia "Preghiera al giovane "errante" d'Europa", organizzato dall'Unione Nazionale Scrittori e dall'Associazione l'Espressione Latina.

-          I Premio Pagine 2000 al Teatro Euclide con la interpretazione di una sua poesia dal titolo: Le parole sono amanti.

-          3° classificato al Premio Letterario Internazionale Anguillara Sabazia Città d’Arte 2002 con la poesia: Il fiammifero di Dio

Ha partecipato:

-          I Slam poetry dei Castelli Romani (Organizzata dall'Unione Nazionale Scrittori)

-          Incontri Inversi (al Lettere Caffè, al Verdemilonga (Roma)

-          Poesia e tango ( Organizzata da Associazione Culturale Amici del Tango di Roma)

-s’accostano l’un l’altra

fluttuano

volteggiano da qualche parte, distanti

ma finisce che arrivano quasi a toccarsi,

a modo loro lo fanno,

non sono precarie le parole,

ma somigliano tanto alle foglie in aria d’autunno

-impiegano una vita o poco più di niente, per cadere-

a volte vanno a poggiarsi vicino ad un colore diverso dal loro,

e allora è l’amore

-vicine due parole,

poggiate su un balcone,

tra loro ancora una breve distanza,

uno spazio bianco mai colmato-

Si rincorrono ma non si toccano

oh…se lo facessero

non so cosa accadrebbe

perché per quanto ne so loro si amano cosi’,

in quel tratto di bianco che le divide,

si baciano, fanno incastro di sensi li’.

Le parole sono amanti silenziose

ma io non lo sapevo.

Mi ha detto una donna,

che con le parole:

si è truccata, vestita, innamorata,

spogliata,

che lì nello spazio bianco

le parole trovano verità.

-La loro verità-

oh…si le parole si amano

ed è un bene che non si tocchino,

potrebbero finire

come due bolle di sapone colorate,

neppure questo sapevo, neppure questo.

 

Francesco Arleo  

 

Isla de Tango ( ad Astor Piazzolla)

 

Solamente perché ti spiasse la notte, ho scritto

Questa danza di solitudine, più alta di me

 

Solamente per incontrare un tuo passo

la seta leggera d’un ballo

 

io sono un ronzio, un rauco ansimare al tuo piccolo orecchio

ardore sulla tua bocca

 

e canto, solamente per l’albero che vorrebbe darti ombra

per il mare che ti vorrebbe spogliata sul suo letto

per le mie mani che ti scrutano in disparte

per la mezzaluna

per  l’erba che ti vorrebbe coi capezzoli sulle sue spighe

per il tuo sudore,

per il tuo ventre

per il neo,

per la tua rosa e i  suoi petali

che sono di questa terra, dove passiamo

 

e tra il nudo del corpo ho una scommessa

“t’amero dentro”

 

Mentre passiamo per feste di paesi remoti

Ti dico:

“ tu sei carta io inchiostro, saliamo, saliamo

così anche se un tuo disegno serale,

pur cancellabile lascerò il mio segno sicuro

sulle tue labbra, tra i tuoi denti

Io ho il tuo odore, e non sono altro che liquido di nudità.

 

 

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tyle="text-align:justify">per la tua rosa e i  suoi petali

che sono di questa terra, dove passiamo

 

e tra il nudo del corpo ho una scommessa

“t’amero dentro”

 

Mentre passiamo per feste di paesi remoti

Ti dico:

“ tu sei carta io inchiostro, saliamo, saliamo

così anche se un tuo disegno serale,

pur cancellabile lascerò il mio segno sicuro

sulle tue labbra, tra i tuoi denti

Io ho il tuo odore, e non sono altro che liquido di nudità.

 

 

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