Giampaolo
Poesia
visiva -
Racconti
Solo è questo il colore che
prediligo, questo l'orario in cui
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Felice
felice di niente |
così duro impaurito e ossessionato da granelli di nulla il pomeriggio mi sospira a fianco e trovo un modo per sentire per riposare il mio stanco imbrunendo l'illusione compita di ogni giorno di ogni inutile sfida e vedrai che apparirà sul tuo giacinto di papaveri sulla strada sbiadita ed imbandita di vita e piccoli incontri probabilmente futili vedrai che sboccerà in un respiro un po' più attento e lento in un sorriso che riconosci a stento in un pezzetto di vento che ai più da noia e vedrai parrà la più infantile gioia di occhi che trovano un mondo giocattolo affrancato da castelli di sabbia troppo esili e incompiuti per i grandi uomini dalle immense speranze una parola grande e minuscola una rabbia che scanza a fatica il morire scandito del tempo fantasia riciclabile occhio lento fantasia insondabile smarrimento
Ho una strada ignota ed un mare grande anche per me ho bellezza fuori e lontano sono un uomo non sono un uomo si che lo sono (abbi pazienza) divento ancora un errore ma parlo e non racconto cosa sono scrivo e mi sento muto ma capace di evaporare e tornare... cercando la bellezza ch'è lì, ardua incompresa, offesa vibra vibra raggela scalda urla e ammutolisce mi piego e mi espando in segreto la cerco la cercherò.
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Da cosa dipendo?
i gerani sono una verità alla finestra così come fa di semplice bellezza fioritura il geranio dentro il suo piccolo spazio di terra che qualcuno alimenta d'acqua ed al resto ci pensa il sole...
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La Foglia Danza.
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Eterno nascere del giorno, risorto anche se non sapevi d’esser morto Lo avvertivi di certo, ma accostavi alla miseria una scarna realtà, l’aria Uomo nuovo, piccolo nulla Fradicia atmosfera di verità nuda e cruda La noia nell’animo non da brillantine nuove Ma acciacchi ed affanni soliti E tanto spazio ancora, fuori nel dentro
Ci sono occhi tutti per voi Occhi che mi osservano ed Aspettano qualcosa da me Per me Ed io fuggo in un nulla colorato In un luogo imboscato e insufficiente In cui sentirmi solo E sincero Ma solo e sincero sto tra di voi E mi lascio anche andare Nel giorno Di odi ed amori Bilanci e sbilanci Lacci tesi e corde slegate Tensione ed ammonimenti Ammansite acque e rovistati tormenti
Cosa sono non importa Sono qualcosa, una nebbia seduta a vivere qui, così in niente
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Il tragitto confuso di una
lacrima
Vento innato
cambi d'abito il mio segreto
e lo lasci libero
di sciogliersi e di colorarsi
di nuova linfa
di nuovi accenti d'aria
una lacrima implode
vorrebbe essere
ma rimane incastonata
come un diamante liquido
all'occhio immobile e fisso
di un dolore sempre duro e saldo
il dolore non le chiede nulla
lei vorrebbe urlare
e mareggiare
affluirvi
e permettermi di allenare la mia stanchezza
nuotando nella sua laguna azzurra...
Parlo di te
e non so chi sei
scruto me e non ho segreti ancora
Ho solo un brillante che serba speranza:
la mia libertà, ma mia apertura,
il mio perdono in slancio detonante
la mia dignità a giungere
il segnale, la vita che sa la morte
la vita che non è l'alibi della sorte
ma una candida pronuncia dell'essere, Dio.
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valicheranno il mio petto
che ho lasciato nudo
a respirar
ogni cosa
e forse anche grazie alla sua musica
e a tutta la sua grazia
aprirò veramente gli occhi
ai rintocchi di un arduo cambiamento...
Sono pronto
quando avrei potuto dire lo stesso?
se non adesso
adesso
corro
e soffrirò
lo so
ma essenzialmente
oltre il corpo e la mente
ho trascurato cosa premeva
cosa chiedeva
l'altro versante
quello muto e mutevole
quello che forse la logica
chiama cuore
e che imprime profondo
ogni passo di vento
ad ogni lasso di vento
ed ho amici nuovi
ed ho tutto da valutare
e divertire
un poeta
una poetessa
e milioni di giorni e di ricordi
libri e passati da riesumare
ed io
menomale
che mi solleverò....
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cambi d'abito il mio segreto e lo lasci libero di sciogliersi e di colorarsi di nuova linfa di nuovi accenti d'aria
una lacrima implode vorrebbe essere ma rimane incastonata come un diamante liquido all'occhio immobile e fisso di un dolore sempre duro e saldo il dolore non le chiede nulla lei vorrebbe urlare e mareggiare affluirvi e permettermi di allenare la mia stanchezza nuotando nella sua laguna azzurra...
Parlo di te e non so chi sei scruto me e non ho segreti ancora Ho solo un brillante che serba speranza: la mia libertà, ma mia apertura, il mio perdono in slancio detonante la mia dignità a giungere il segnale, la vita che sa la morte la vita che non è l'alibi della sorte ma una candida pronuncia dell'essere, Dio.
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c'è un
nuovo foglio stasera, tutto per noi |
la notte ha battenti lontani
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stamattina |
vorrei avere lacrime rumorose
stanotte |
stanotte è il vento a
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chissà perchè ti cerco
dove io non sono più |
quale emozione
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dentro |
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