Al_luc_in_azioni
M'era parso d'incontrarti, si, credevo che i
nostri occhi si fossero aperti e visti, per un attimo, era un ballo di
fine estate. Indossavamo abiti inusuali, il tema della festa era"i colori
che accompagnano la fine della calda, esausta stagione". Di certo non
suonavano i Righeira ma quell'estate stava davvero finendo, ridemmo al
pensiero di quell' incontro quando sotto gialle
foglie d'autunno ci abbracciammo per sempre, per l'ultima volta vivendo.
Voglio concentrarti in questo attimo per tutti, voglio rubarmi un attimo e
regalarlo al nostro mondo. C'è stato un momento di musica sinfonica, era
forse Chopin, forse un'orchestra gitana, forse una danza tribale, un rock
angelico, c'era tutta la possibilità che fosse la colonna sonora della
nostra amicizia, della nostra prima volta che si incontra qualcuno con un
cuore che batte in controtempo al nostro, quasi stonandolo, affiancandolo,
completandolo in un'insolita stereofonia. Ci siamo parlati senza sentirci
le voci, ma i gesti erano labbra che mimavano un discorso sotteso di
poesia e incapacità di sentirsi splendidi, spontaneità e vanità, luccichii
e ombre dilatati.
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