Giorgio
le
sue poesie
Sono immerso nella mia solitudine e la mente vaga tra mille pensieri che mi rendono sempre più solo.
Ho
appena preso il volo e avvolto dall’azzurro del cielo, nell’ammirare
l’immenso che mi circonda, la vastità della terra, lo splendore dei colori,
la perfezione della natura, mi rendo conto di essere impotente di fronte agli
eventi della vita, anche se in me, alloggia un sentimento grande e meraviglioso
che si chiama amore. Una forza unica e indescrivibile che, a chi lo prova, da la
sensazione di affrontare ogni ostacolo con una facilità e una disinvoltura
sorprendente. Volare, e provare questo, dà una carica tale da renderti simile
ad un uccello libero e spensierato che, con le ali spiegate, vola felice verso
l’eterno piacere della vita che si traduce nel sentimento più nobile che ogni
uomo ricerca con affanno e
disperazione come se fosse un bene raro.
Si,
proprio un bene raro, che prende alloggio solo in chi davvero lo cerca con il
cuore aperto. Non è facile da riconoscere perché capita una volta sola nella
vita, ma quando avviene, puoi starne certo, lo capisci subito e sta a te
prenderlo al volo altrimenti fugge via e non torna più.
Io
l’ho preso, l’ho riconosciuto subito ed ora non lo lascerò mai più.
E’
in me, in tutto me stesso, la mia pelle, la mia anima, i miei occhi i miei sensi
la mia mente, il mio cuore, ne sono intrisi, pulsano e vibrano per lei, per te
amore.
Talvolta,
l’improvviso mutare delle consuetudini, oppure la semplice sensazione di
essere abbandonati a se stessi e soprattutto dalla persona amata, ti fa crollare
qualsiasi certezza.
La
luce si spegne all’improvviso, ogni porta si chiude, ogni speranza svanisce,
ogni pensiero si oscura.
Com’è
strano questo sentimento immenso che mi ha catturato alla mia età, un po’
avanzata a dire il vero, ma che ti assicuro, mi da’ la sensazione di essere un
bambino pieno di attese, di curiosità, di gioia, di felicità, di
spensieratezza, sapendo che tu ci sei e soprattutto che anche tu mi ami e che
insieme siamo riusciti e riusciamo a darci questo profondo sentimento.
Mi
ritengo fortunato di aver incontrato nel mio cammino una persona così speciale
che mi ha dato l’opportunità di provare la sensazione più grande che esista
al mondo.
Il
solo pensiero di perderla mi rattrista in una maniera indescrivibile.
Gli
eventi, talvolta, portano a scelte
che creano sofferenze,confusioni, e, anche se temporanee, portano a costruire pensieri distruttivi e inconsulti che
possono essere colmati esclusivamente dalla conferma
di essere amati.
Conosciamo
bene gli svariati elementi che possono disturbare e interferire il nostro amore
intenso, ed è proprio perché li conosciamo che sappiamo come possono essere
arginati senza che questi possano far si che tutto svanisca nel nulla.
Il
nulla, deve essere terribile il nulla, non credi?
Provo,
solo per un istante, ad immaginare come potrebbe essere la mia vita senza te e
immagino:il buio, lo spegnersi dell’anima, del cuore, dei pensieri, degli
occhi, ma smetto subito, perché non potrà mai accadere.
Tu,
comunque, sarai sempre dentro di me, nel bene e nel male, nella gioia e nel
dolore, nella vita e nella morte, per sempre.
So,
che leggendo questi pensieri, che mi escono spontanei dal cuore, potrai capire
la solitudine che sto provando in questo particolare momento.
So,
che tu non ne hai colpa e che mai vorresti farmi provare questa tristezza.
So,
che anche tu ne soffri quanto ne soffro io.
So,
che nella solitudine, comune ad entrambi, siamo vicini vicini anche se tra noi
c’è tanta distanza geografica.
So,
che mi ami quanto io amo te.
So,
che non ci lasceremo mai
So,
che condividi i miei pensieri
So,
che siamo indivisibili e niente e nessuno scardinerà il nostro amore.
Ma,
a chi avrei mai potuto dire tutte queste cose, a chi avrei mai potuto aprire così
il mio cuore, la mia anima, la mia mente, se non a te, amore mio.
Forse
ricorderai quel giorno che ti dissi che la cosa più sensazionale del nostro
rapporto sta proprio nella sincerità e nella trasparenza della nostra anima dei
nostri pensieri del nostro cuore.
Sei
speciale amore, una stella venuta dal cielo, donata da un forza che ha voluto
farci incontrare ed amare.
Ancora
oggi, dopo due anni, e credo accadrà per sempre, mi meraviglio di come possa essere avvenuto un evento così
straordinario e sensazionale.
Chissà
se un giorno lo scopriremo mai.
Chissà
chissà chissà
Ti
amo e questo lo so ed è l’unica certezza che ho.
Un
abbraccio forte forte forte che non vedo l’ora di darti.
Tuo
da sempre
Ore 7,30
L’emozione è grandissima, dentro di me un insieme di sensazioni
fantastiche, un misto di gioia e felicità insieme a fretta ed ansia di partire.
Mi sono appena alzato dal letto, guardo
dalla finestra il cielo, il tempo sembra buono anche se c’è un po’ di vento
e qualche nube all’orizzonte.
Mi precipito in toilette e mi preparo,
doccia, barba e via subito a vestirmi.
Ore 8,15
Sono pronto, prendo la borsa nella quale tengo gli strumenti necessari.
La sera precedente ero stato alzato fino a
tardi per preparami la rotta minuziosamente, la studiai bene filo per segno
tappa per tappa, ogni punto di riporto con il calcolo della durata da punto a
punto.
Volo da vent’anni, eppure questo era un
volo importante, il più importante della mia vita sebbene fosse un volo
abbastanza “facile”.
L’esperienza però mi fa pensare che ogni
volo anche se apparentemente sembra uguale, alla fine è sempre diverso.
Ore 8,25
Salgo in automobile e parto verso l’aeroporto. Il club dove sono socio
sin da quando ho imparato a volare, la mia scuola di volo, il luogo che ospita
la passione che coltivo sin da bambino è lì che mi aspetta.
Per raggiungerlo, da casa mia, ci vuole più
di un’ora, tra auto e motonave.
L’aereo, un Cessna 152,
l’avevo prenotato da giorni per effettuare questo volo per me
importantissimo. Dovevo farlo a tutti i costi, niente doveva impedirmelo.
Ore 9,40
Raggiungo l’aeroporto e mi dirigo all’ufficio traffico per stilare il
piano di volo
Che consegno. Partenza prevista ore 10.00
arrivo previsto a destinazione 11.15 Un’ora e un quarto di volo e sarei
arrivato a destinazione.
Ore 9,50
Entro nell’hangar per tirar fuori l’aeromobile, ma il meccanico mi fa
sapere che deve cambiare un pezzo.Il sistema frenante dell’aereo non
funzionava.
Mi dispero un po’, passano circa venti
minuti e l’aereo è sistemato.
Posso finalmente partire.
Ore 10,15
Salgo sull’aereo, effettuo i controlli, chiamo la radio: “Pronto per
l’allineamento e il
decollo” la radio risponde “Siete autorizzati al decollo, il vento da 240°,10
nodi”
Metto una tacca di flap, do motore e via, mi
stacco da terra sono le 10,30 esatte
Ore 10,30
Ho preso il volo finalmente, il tempo è buono, ho chiesto anche
informazioni alla stazione meteo, tutto ok, cambio ente e parlo con la torre di
Venezia e punto dopo punto agli orari stabiliti mi avvicino alla destinazione.
Sorvolo molte città costeggiando il mare
sempre alla mia sinistra.
Prua 160 gradi velocità 120 nodi, controllo
gli strumenti sono tutti negli archi verdi, bene è tutto a posto.
Ore 11,00
Mi trovo a circa metà strada, il vento inizia a rinforzare, si sente
qualche sobbalzo. Mi trovo al traverso di Ravenna
e sono in contatto con Rimini che mi comunica che il vento è di 10 nodi
con raffiche fino a 20.
Ore 11,20
Non mi dispero il volo procede bene, passo Rimini poi Cattolica.... ed ecco che finalmente vedo il campo in erba.
Lei è lì che mi aspetta con il naso in su.
Non vedo l’ora di abbracciarla di baciarla di stringerla forte. L’ho pensato
e atteso per tutto il viaggio.
Ore 11.55
Sono in finale lungo la pista, full flap e tocco terra.
Rullo fino al parcheggio.
La vedo è lei che sorride felice, la chiamo
e lei mi raggiunge.
La felicità, non riesco ad esprimerla a
parole, ma era infinita.
L’ho baciata non vedevo l’ora.
Poi le chiesi: “sei pronta per volare
amore ?”. Lei rispose di si con un nodo in gola e con tanta emozione.
Si fidava di me ed io ne ero felice.
Ore 12,15
La feci salire sull’aereo le allacciai la cintura di sicurezza. Lei mi
guardava stupita e incredula, sembrava una bambina emozionatissima.
Era il suo primo volo e la cosa più meravigliosa per me era che ero io a
farglielo fare, io, che la amavo immensamente, potevo offrirle oltre che il mio
amore anche un assaggio della mia passione per farle vivere e provare ciò che
si prova a stare lassù nel cielo. Io ho potuto darle qualcosa di mio a lei che,
per quanto potessi darle, mi sembrava sempre di non darle ciò che veramente
avrei voluto.
A lei darei anche la mia vita.
La
mia anima e il mio cuore sono già suoi e ancora mi sembra poco.
Ore 12,20
Mi posiziono in testata pista metto tutto motore ed ecco, dopo una breve
corsa, decolliamo, la guardo, è serena, tranquilla, quasi incredula di aver
staccato i piedi da terra, di salire nel cielo di vedere tutto dall’alto.
Le chiedo se le piace tenendole una mano,
lei sorride e risponde:”bellissimo ancora non ci credo”.
Sorvoliamo la zona fino a Senigallia. Si
vedono le colline verdi e coltivate, è tutto così ordinato da lassù.
Lei guarda il mare la terra e scorge da
lontano il suo paese.
Torniamo verso il campo e ci prepariamo
all’atterraggio. Il vento si è leggermente calmato, siamo in finale e
atterriamo dolcemente.
Ore 12,50
Parcheggiamo l’aereo e restiamo un po’ insieme a parlare abbracciati
dopo questa emozione meravigliosa.
E’ tutto meraviglioso insieme a lei, ogni
cosa, anche la più banale.
Ore 13,40
Si fa tardi e il tempo sembra peggiorare, non avrei mai voluto ripartire,
ogni volta che devo partire lasciandola, mi assale una tale nostalgia e una
sofferenza che non è facile spiegare, ma purtroppo è necessario per il
momento.
Ore 14,00
Risalgo sull’aereo, lei è li che aspetta il mio decollo e resterà lì
fino a quando mi perderà di vista all’orizzonte.
Ore 14,15
Mi allontano e sono impegnato in volo che si sta complicando a causa del
rinforzarsi del vento.
Raffiche fortissime mi fanno sobbalzare in
maniera brusca.
All’improvviso, all’altezza Pesaro una
depressione mi fa precipitare di quota da 1500 piedi a 800 piedi, una caduta di
ben 700 piedi senza poter intervenire in alcun modo. Per fortuna ero sul mare e
non sulle colline altrimenti sarebbe finito il volo.
Ore 14,30
Dopo lo spavento, contatto Rimini, e chiedo informazioni meteo, che mi
vengono date discrete con rinforzo di vento. Eh già me ne ero accorto.
Il mio pensiero comunque era sempre rivolto
al mio amore, e la gioia di averla vista mi faceva passare ogni timore.
Ore 14,45
Raggiungo Ravenna e all’orizzonte verso est sul mare scorgo una vasta
nube grigia che parte dalla superficie del mare fino in cielo che avanza
velocemente verso di me.
Ad ovest il tempo era più chiaro e decido
di virare verso ovest per evitare di entrarci dentro. Vengo investito da
piovaschi violenti e da raffiche
continue di vento.
Scorgo sotto di me un campo di volo privato
e penso che forse sarebbe stato meglio atterrarci e attendere che passasse tutto
questo tempaccio, ma poi mi accorgo che passata quella nube, all’orizzonte
appare tutto limpido e quindi decido di continuare il volo.
Ore 15,00
Sono ormai su Chioggia e contatto Venezia Torre che mi dice di riportare
il campo in vista, sono l’unico traffico in zona.
Infatti con quel tempo chi vuoi che vada in
volo se non un pazzo innamorato.
Ore 15,20
Ho il campo in vista chiamo la radio e do il finale, atterro
perfettamente e noto che sul campo doveva essere passata una tempesta.
Era tutto allagato, e gli alberi che lo
circondano tutti piegati con alcuni rami addirittura spezzati.
Parcheggio l’aereo e mi si avvicina il mio
comandante che era preoccupato per me, mi fa anche i complimenti per aver
concluso il volo regolarmente nonostante le difficolta’.
Ore 15,30
Chiamo il mio amore per informarla del mio arrivo.
Mi manca così tanto che ripartirei subito
per tornare da lei e affronterei mille ostacoli, mille tempeste per
riabbracciarla solo per un istante.
Il volo è la mia grande passione e lei è
il mio grande amore.
Entrambe mi sono entrate nel cuore e
nell’anima e le terrò in me per il resto della mia vita.
Lei... …IL vero, grande, amore della mia vita mi ha regalato un’emozione immensa che resterà per sempre nel mio cuore insieme a questo sentimento che ci unisce e ci terrà per sempre uniti….