Piove,
sento come
piove ed
odo le parole della pioggia affacciandomi
dalla mia finestra, e
mi parla di te che
non sei vicina a me. Sei
a largo dal dolore. Sono
di nuovo qui affacciato
a fissare quel
campo di terra bagnato
dalla pioggia accarezzato
dal vento dimenticato
dal tempo mentre
cadono dai miei occhi lacrime
di tristezza. Dove
sei? Lontana come
tutte le cose che
desidero. E
ascolto i miei genitori parlare,
il cielo piangere
su questa terra ferita
dell'uomo. Il
cielo piange e
scioglie lacrime dalle
nuvole senza età come
me che sono solo nella
mia "prigione" e
sento di amarti ancora
più. Scorre
il tempo e
scorre veloce senza
mai fermarsi un
po' come il mio dolore
che sento dentro. E
piango come un cretino come
se fossi scemo di qualcosa alla
quale avrei bisogno e
non ne posso farne a meno. E
guardo nel mio silenzio la
pioggia scendere dal cielo. Perché
mai il cielo dovrebbe essere
triste come me? E
le sue lacrime cadano per terra le
mie cadono per te. E
t'immagino in mezzo a
quella pioggia con
i tuoi capelli bagnati
dall'acqua e
mi sorridi dicendomi parole
dolci e tenere che
mi fanno sentire bene.
Ed
il tuono grida forte e
m'agita il cuore e
il tuo ricordo è già un sospiro. Non
posso chiederti di
essere qui accanto a me, ma
a volte il dolore è più forte di
me e non c'è niente per calmarlo se
non te. Piove
e penso a te. E
mentre ascolto la pioggia riempio
i miei fogli d'inchiostro
nero come
gli occhi tuoi con
parole senza senso con
dolcezza e tenerezza.
E
i miei occhi sono pieni di
lacrime per un amore sbagliato. Mai
cominciato. E
penso come sarebbe stato bello
portarti con me in
riva al mare per
ammirare le
stelle che illumina il
cielo della notte. E
tu lo sai che le stelle brillano
per te. Ma
tutto è sogno. E
dov'è finita l'estate del
"97" Si
è persa come il mio amore
nella notte. Dov'è
finito quel Giovanni che
giocava con gioia in
quel campo? Sono
assalito da uno strano dolore
e immerso in
una domenica mattina di
pioggia scrivo per te una
poesia spinto da un vento di pioggia.
|
Dolce
Marta piena
di bellezza e
di dolcezza tu
che di tenerezza sei
una sorgente fresca
appena uscita
dalla montagna. Dolce
Marta Dio
ti ho creo così:
bella, buona e
dolce. Dolce
Marta tanto
amore hai
seminato nella
mia triste vita.
E
di quella tua bellezza
senza fine mi
ha donato versi infiniti
da scrivere. E
nella vita ti ricorderò così: dolce come il miele
|
O
vergine luna anche
stanotte ti mostri piena
con la tua infinita bellezza.
E sei lontana un
po' come Marta nella mia vita. E
sulla mia scrivania c'è un bicchiere vuoto.
Vuoto come la mia vita, vuoto
d'amore. Senza
un po' d'affetto da
parte di chi amo più
di me stesso. E
Marta che illumina i miei pensieri, che
mi mette in trappola come un pesce nella
rete d'un pescatore, e
sono qui a fissare il cielo dalla mia finestra illuminato
dalla luna in cielo, come
fai tu dolce Marta che
sei il fiore più bello del mio prato di poesia e
così sei sole e luna del mio cielo per
la mia notte per il mio
giorno. E
Marta che vagabonda nella mia testa come
fa il vento e non si ferma mai. O
vergine luna cos'è che posso fare se
per Marta ardo di passione e
lei non mi considera? E
la sua immagine mi veste di poesia e
a me non rimane altro che accarezzare la
sua smisurata dolcezza la
sua smisurata bellezza con
le mie parole in una notte in
cui sento Marta vicino a me ancora
di più anche se sei lontana come le nuvole nel cielo. |
Amiamoci
uomini perché
la vita è breve. Amiamoci
e godiamoci questo
breve attimo che
Dio ci ha concesso. Perché
dovremmo lavare la
nostra anima di sangue ed
ira nella nostra breve esistenza? Perché
pecchiamo quando cristo con
il suo stesso sangue ci ha salvati?
Perché
facciamo guerra? Stimiamola
come un debole sussurro
del vento notturno e solitario o
di una voce che
voce non ha. Non permettiamola di
gridare il suo grido d?odio al
male. Trasformiamola in
un grido di pace e gioia verso
l'altissimo amore. Non
sputiamo in faccia a lui che
ci creò e ci salvò. Amiamoci
perché arriverà un
tempo che dovremmo dormire
una ed eterna notte
negli inferi. Godiamocela
la vita. Si
vive bene quando non c?è guerra.
E?
bello dormire vicino nel nostro letto caldo
e famigliare, stanchi
dagli affanni di questa vita. A
che giova soffrire nella vita terrena? A
chi giova far guerra? O a far soldi? Perché
pecchiamo? Anch'io
ho peccato. E questo tormenta la mia anima; E
non per questo non tenterò di
cambiare e migliorare. Allora
amiamoci fratelli sapendo
che non esiste un dono più grande della
vita.
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Come
d'incanto eccomi
qui a scrivere: è
un gioco vecchio ormai come
feci con loro; Per
ricordati per sempre nel
mio cuore. Molti
ricordi trafiggono il
mio cuore intriso
d'amore. Dove
sei? Forse
sei dentro me. Cosa
fai? Non
lo so! Come non so nemmeno perché scrivo
ciò, ma sento solo che
ne ho bisogno e
per mille volte ancora invano
tornerò a fare questo
gioco vecchio. Tornerò
altre volte a scrivere versi
di malinconia. Dondola
la mia fantasia in
una notte piena di
stelle. E
nel mio gioco si perdono le speranze.
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Tutti
i matematici sano
risolvere i
mille problemi di geometria ma
il più grande problema della vita nessuno
l'ha mai risolto.
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