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Vedevo la mia ombra passeggiare accanto a me. Spesso si voltava e mi fissava. A volte rideva di me, scrutava i miei occhi e mi osservava divertita. Sul suo volto distinguevo un sottile disprezzo e una incredula compassione una dolorosa pietà ed una feroce rabbia angoscia e repulsione, per me,per suo fratello, che non ha mai avuto il coraggio di chiedere il suo aiuto.
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il mio cuore è cullato da un canto sussurrato a intervalli silenzioso, tenero e imponente. La mente vaga, per strade mai battute ma sempre esistite non pone domande, non vuole risposte ama soltando perdersi in questo infinito piacere e gustarne il sapore, e goderne, semplicemente. In questa estasi contemplo il mio mondo dimentico i dolori, accetto sereno le mie sofferenze, ma penso, e questo mi basta, ...che vivo... vivo...e spero... di non dimenticarlo mai.
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