Poesie indimenticabili 1-2

"...a volte capita di leggere poesie e queste restano impresse nella nostra mente e magari si torna a leggerle più volte....sono indimenticabili....vorrei condividerne con voi alcune..."

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Un sorriso 

Gino Mazzella

I bambini imparano ciò che vivono 

Doret's Law Nolte

Lettera ad un figlio 

Rudyard Kipling

Dai il meglio di te... 

Madre Teresa

Vivi la vita 

Madre Teresa


Io non sono io

Juan Ramòn Jiménez
Se
Rudyard
Kipling
Desiderata  

Io pronuncio il tuo nome

Federico Garcia Lorca

Istanti

Jorge Luis Borges

La meditazione

Nelson Mandela

 

 A che cosa serve la poesia?  

Joyce Lussu

La cosa più ingiusta nella vita è il modo in cui finisce.
Woody Allen
Se per un istante
Gabo
E CRESCENDO IMPARI
Anonimo
DONNA 
Eliomar Ribeiro de Souza
 
Canzone d’amore
Hermann
Hesse
Ricordo di Marie A.
B. Brecht

Il fumo
Bertold Brecth

Scrivo a te donna 
Salvatore Fiume
UN RAGGIO DI SOLE
Anonimo
Libertà 
Paul Eluard
Orme  
M. Fishback Powers
"Le cose che ho imparato nella vita"  
Paulo Coelho 

 

Un sorriso

Un sorriso non costa niente e produce molto arricchisce chi lo riceve,

senza impoverire chi lo da.

Dura un solo istante,

ma talvolta il suo ricordo è eterno.

Nessuno è così ricco da poter farne a meno,

nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.

Crea la felicità in casa,

è il segno tangibile dell'amicizia,

un sorriso da riposo a chi è stanco,

rende coraggio ai più scoraggiati,

non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,

perché è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato.

E se qualche volta incontrate qualcuno

che non sa più sorridere,

siate generoso,dategli il vostro,

perché nessuno ha mai bisogno di un sorriso

quanto colui che non può regalarne ad altri.

Gino Mazzella

 

 

 

I bambini imparano ciò che vivono

I bambini imparano ciò che vivono.

Se un bambino vive nella critica impara a condannare.

Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.

Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.

Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.

Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.

Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.

Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.

Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.

Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.

Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo.

Doret's Law Nolte

La meditazione

La nostra paura più profonda

non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda,

è di essere potenti oltre ogni limite.

E' la nostra luce, non la nostra ombra,

a spaventarci di più.

Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante,  pieno di talento, favoloso? "

In realtà chi sei tu per NON esserlo?

Siamo figli di Dio.

Il nostro giocare in piccolo,

non serve al mondo.

Non c'è nulla di illuminato

nello sminuire se stessi cosicchè gli altri

non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere,

come fanno i bambini.

Siamo nati per rendere manifesta

la gloria di Dio che è dentro di noi.

Non solo in alcuni di noi:

è in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce

di risplendere, inconsapevolmente diamo

agli altri la possibilità di fare lo stesso.

E quando ci liberiamo dalle nostre paure,

la nostra presenza

automaticamente libera gli altri.

Nelson Mandela

 

Lettera ad un figlio

Se puoi vedere distrutto il lavoro di tuttta la tua vita

e senza dire una parola ricominciare,

se puoi perdere i guadagni di cento partite

senza un gesto e senza un sospiro di rammarico,

se puoi essere un amante perfetto

senza che l'amore ti renda pazzo,

se puoi essere forte senza cessare di essere tenero

e sentendoti odiato non odiare, pure lottando e difendendoti.

Se tu sai meditare, osservare, conoscere,

senza essere uno scettico o un demolitore,

sognare senza che il sogno diventi il tuo padrone,

pensare senza essere soltanto un pensatore,

se puoi essere sempre coraggioso e mai imprudente,

se tu sai essere buono e saggio

senza diventare nè moralista, nè pedante.

Se puoi incontrare il Trionfo e la Disfatta

e ricevere i due mentitori con fronte eguale,

se puoi conservare il tuo coraggio e il tuo sangue freddo

quando tutti lo perdono.

Allora i Re, gli Dei, la Fortuna e la Vittoria

saranno per sempre tuoi sommessi schiavi

e, ciò che vale meglio dei Re e della Gloria,

Tu sarai un uomo.

Rudyard Kipling

 

 

La cosa più ingiusta nella vita è il modo in cui finisce.

La cosa più ingiusta della vita è il modo in cui finisce.

Voglio dire, la vita è dura e impiega la maggior parte del nostro tempo... Cosa ottieni alla fine? La morte Che significa! Che cos'è la morte? Una specie di bonus per aver vissuto? Credo che il ciclo vitale dovrebbe essere del tutto rovesciato. Bisognerebbe iniziare morendo, cosi ci si leva subito il pensiero. Poi in uno ospizio dal quale si viene buttati fuori perchè troppo giovani. Ti danno una gratifica e quindi cominci a lavorare a quarant'anni fino a che sarai sufficientemente giovane per goderti la pensione. Seguono, feste,alcool,erba ed il liceo. Finalmente cominciano le elementari, diventi bambino,giochi e non hai responsabilità, diventi un neonato, ritorni nel ventre di tua madre, passi i tuoi ultimi nove mesi galleggiando e finisce il tutto con un bell'orgasmo!

 

Woody Allen

 


Vivi la vita

La vita è un'opportunità, coglila.

La vita è bellezza, ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è una ricchezza, conservala.

La vita è amore, godine.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è  promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.

La vita è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, accettala.

La vita è un'avventura, rischiala.

La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

Madre Teresa

 

 

 

Istanti 

Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita

nella prossima cercherei di fare più errori

non cercherei di essere tanto perfetto,

mi negherei di più,

sarei meno serio di quanto sono stato,

difatti prenderei pochissime cose sul serio.

Sarei meno igienico,

correrei più rischi,

farei più viaggi,

guarderei più tramonti,

salirei più montagne,

nuoterei più fiumi,

andrei in posti dove mai sono andato,

mangerei più gelati e meno fave,

avrei più problemi reali e meno immaginari.

Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente

e precisamente ogni minuto della sua vita;

certo che ho avuto momenti di gioia

ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.

Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,

solo di momenti, non ti perdere l'oggi.

Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,

una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;

se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera

e continuerei così fino alla fine dell'autunno.

Farei più giri nella carrozzella,

guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,

se avessi un'altra volta la vita davanti.

Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.

Jorge Luis Borges          





Dai il meglio di te...

Se fai il bene, ti attribuiranno 
secondi fini egoistici
non importa, fa' il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici
non importa realizzali.
Il bene che fai verrà domani
dimenticato.
Non importa fa' il bene
L'onestà e la sincerità ti 
rendono vulnerabile
non importa, sii franco
e onesto. 
Dà al mondo il meglio di te, e ti
prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te 


(Madre Teresa di Calcutta)

 

A che cosa serve la poesia? Può servire.

Vi faccio un esempio.

Prendete una coppia che va abbastanza bene:

due o tre lustri di convivenza

casa figli interessi comuni.

I coniugi però, non essendo nè sordi nè orbi

nè privi di altri sensi

naturalmente non immuni

dal notare che il mondo è pieno di persone attraenti

dell'altro sesso

di cui alcune, per circostanze favorevoli,

sarebbero passibili di un  incontro a letto.

 

Sorge allora un problema che propone tre soluzioni.

 

La prima è la tradizionale repressione

non concupire eccetera non appropriarti dell'altrui proprietà

per cui il coniuge viene equiparato a un comò

Luigi XVI o a un televisore a colori

o a un qualsiasi oggetto di un certo valore

che non sarebbe corretto rubare.

 

La seconda soluzione è l'adulterio

altrettanto tradizionale

che crea una quantità di complicazioni

la lealtà (glielo dico o non glielo dico?)

lo squallore di motel occasionali

la necessità di costruire marchingegni di copertura

che non eliminano la paura

di fastidiose spiegazioni.

 

La terza soluzione è senza dubbio la più pratica

Si prendono i turbamenti e i sentimenti

le emozioni e le tentazioni

si mescolano bene si amalgama l'immagine

con un brodo di fantasia

e ci si fa su una poesia

che si mastica e si sublima

fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere

e infine si manda giù

si digerisce con un pò di amaro

d'erbe naturali

e poi non ci si pensa più.

Joyce Lussu

 

 

 

 

Se 

 

Se… riesci a non perdere la testa,

quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa;

 

Se… riesci ad aver fiducia in te stesso, quando tutti dubitano di te,

ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare;

 

Se… riesci ad aspettare, senza stancarti di aspettare,

o, essendo calunniato, a non rispondere con calunnie

o, essendo odiato, a non abbandonarti all’odio

pur non mostrandoti ne troppo buono ne parlando troppo da saggio;

 

Se…riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;

 

Se…riesci a pensare, senza fare dei pensieri il tuo fine;

 

Se…riesci, incontrando il Successo e la Sconfitta

a trattare questi due impostori allo stesso modo;

 

Se… riesci a sopportare di sentire le verità che tu hai dette,

distorte da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi,

o vedere le cose per le quali tu hai dato la vita, distrutte

e umilmente, ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;

 

Se…riesci a fare un sol fagotto delle tue vittorie,

e rischiarle in un sol colpo a testa e croce,

e perdere, e ricominciare daccapo

senza dire mai una parola su quello che hai perduto;

 

Se… riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi

a sorreggerti, anche dopo molto tempo che non te li senti più,

ed a resistere quando ormai in te non c’è più niente,

tranne la tua volontà che ripete …resisti;

 

Se…riesci a parlare con la canaglia senza perdere la tua onestà,

o a passeggiare con il re senza perdere il senso comune;

 

Se…tanto amici che nemici non possono ferirti;

 

Se…tutti gli uomini per te contano, ma nessuno troppo;

 

Se…riesci a colmare l’inesorabile minuto,

con un momento fatto di sessanta secondi;

 

Tu hai la terra e tutto ciò che è in essa e quel che più conta………

…………SARAI UN UOMO…….figlio mio!

 

 

Rudyard Kipling

 

 

 


Canzone d’amore 

Per dire cos’ hai fatto 
di me, non ho parole. 


cerco solo la notte 
fuggo davanti al sole. 

La notte mi par d’oro 
più di ogni sole al mondo, 
sogno allora una bella 
donna dal capo biondo. 

Sogno le dolci cose, 
che il tuo sguardo annunciava, 
remoto paradiso 
di canti risuonava. 


Guarda a lungo la notte 
e una nube veloce- 
per dire cos’ hai fatto 
di me, non ho la voce.

Hermann Hesse

 

 

 

 

 

Io pronuncio il tuo nome
nelle notti oscure,
quando giungono gli astri
a bere nella luna,
e dormono i rami
delle fronde occulte.
Ed io mi sento vuoto
di passione e di musica.
Folle orologio che canta
antiche ore defunte.

Io pronuncio il tuo nome
in questa notte oscura,
e il tuo nome mi suona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della mite pioggia.

Ti amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha commesso il mio cuore?
Se la nebbia si scioglie
quale nuova passione mi aspetta?
Sarà tranquilla e pura?
Se potessi sfogliare
con le dita la luna!!

Federico García Lorca

 

 

Il fumo
bertold brecht

"La piccola casa sotto gli alberi sul lago.
Dal tetto sale il fumo.
Se mancasse
Quanto sarebbero desolati
La casa, gli alberi, il lago!"

 

 

 

E CRESCENDO IMPARI....... 

E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
( Anonimo ) 


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Ricordo di Marie A.

Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l'amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d'estate
c'era una nube ch'io mirai a lungo:
bianchissima nell'alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.

E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell'amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l'ho baciato un giorno.

Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non potrò scordare:
era molto bianca e veniva giù dall'alto.
Forse i susini fioriscono ancora
e quella donna ha forse sette figli,
ma quella nuvola fiorì solo un istante
e quando riguardai sparì nel vento.

B.Brecht

 

 

 

 

 

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
  giorno gli stessi percorsi,
  chi non cambia la marcia,
  chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
  chi non parla a chi non conosce.
  Muore lentamente chi evita una passione,
  chi preferisce il nero su bianco
  e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
  proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
  fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
  Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
  chi e' infelice sul lavoro,
  chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
   chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati.
  Lentamente muore chi non viaggia,
  chi non legge,
  chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
  Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
  aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
  della pioggia incessante.
  Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
  chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
  risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
  Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
  vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
  di respirare.
  Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
  splendida felicitaà.

Martha Medeiros


"Se per un istante Dio si dimenticherà  che sono una marionetta di
stoffa e mi regalerà  un pezzo di vita, 
probabilmente non direi tutto quello che penso,
ma in definitiva penserei tutto quello che dico. Darei valore alle
cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando gli altri si fermano,
starei sveglio quando gli altri dormono, ascolterei quando gli altri
parlano e come gusterei un buon gelato al cioccolato!!
Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei semplicemente,
mi sdraierei al sole  lasciando scoperto non solamente il mio corpo 
ma anche la mia anima. 
Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il
mio odio sul ghiaccio e aspetterei che si sciogliesse al sole.
Dipingerei con un sogno di Van Gogh  sopra le stelle un poema di
Benedetti e una canzone di Serrat sarebbe la serenata 
che offrirei alla luna.
Irrigherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle
loro spine e il carnoso bacio dei loro petali.
Dio mio, se io avessi un pezzo di vita non lascerei passare un solo
giorno senza dire alla gente che amo, che la amo.
Convincerei tutti gli uomini e le donne che sono i miei favoriti e
vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini proverei  quanto sbagliano al pensare che smettono
di innamorarsi quando invecchiano, 
 
senza sapere che invecchiano quando
smettono di innamorarsi.
A un bambino gli darei le ali,
 
ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma
con la dimenticanza. Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!
Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata.
Ho imparato che  quando un neonato stringe con il suo piccolo
pugno, per la prima volta, il dito di suo padre, 
lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro
dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, ma realmente, non
mi serviranno a molto,  perché quando mi metteranno dentro quella
valigia, infelicemente starò morendo."

GABO


				
					

UN RAGGIO DI SOLE

Aspetta!
Un raggio di sole
in mezzo ai fiori, che
il giorno riempiono,
braccia larghe per il domani,
ora sul sentiero di casa.

Guardo,
petali rosa creano
impronte
idee…
via via sul campo dimenticate
nel vento,
disperse…
di questo tempo
di un nulla contenente.

Un raggio di sole,
un'idea luminosa
fantastica
nasce… allo sbocciare di te
mio piccolo fiore,
dentro me,
nel mio cuore!
Anonimo

 


 Scrivo a te donna

 

Ogni mattina, dopo il segno della croce,
scriverti
è come recitare una preghiera.
Non si può far di peggio,
ma io so fare di meglio.
Ora che non ti vedo,
di buon mattino,
mentre tutti dormono,
prendo la penna, come un ladro prenderebbe
la chiave di un forziere,
e con la penna
rubo la vita che non mi appartiene
e scavo un camminamento
per raggiungere te che, contro ogni legge,
considero mia.

Salvatore Fiume

 

Libertà

 

Sui miei quaderni di scolaro

Sui miei banchi e sugli alberi

Sulla sabbia e sulla neve

Io scrivo il tuo nome

 

Su tutte le pagine lette

Su tutte le pagine bianche

Pietra sangue carta cenere

Io scrivo il tuo nome

 

Sulle dorate immagini

Sulle armi dei guerrieri

Sulla corona dei re

Io scrivo il tuo nome

 

Sulla giungla e sul deserto

Sui nidi sulle ginestre

Sull'eco della mia infanzia

Io scrivo il tuo nome

 

Sui prodigi della notte

Sul pane bianco dei giorni

Sulle stagioni promesse

Io scrivo il tuo nome

 

Su tutti i miei squarci d'azzurro

Sullo stagno sole disfatto

Sul lago luna viva

Io scrivo il tuo nome

 

Sui campi sull'orizzonte

Sulle ali degli uccelli

Sul mulino delle ombre

Io scrivo il tuo nome

 

Su ogni soffio d'aurora

Sul mare sulle barche

Sulla montagna demente

Io scrivo il tuo nome

 

Sulla schiuma delle nuvole

Sui sudori dell'uragano

Sulla pioggia fitta e smorta

Io scrivo il tuo nome

 

 

Sulle forme scintillanti

Sulle campane dei colori

Sulla verità fisica

Io scrivo il tuo nome

 

Sui sentieri ridestati

Sulle strade aperte

Sulle piazze dilaganti

Io scrivo il tuo nome

 

Sul lume che s'accende

Sul lume che si spegne

Sulle mie case raccolte

Io scrivo il tuo nome

 

Sul frutto spaccato in due

Dello specchio e della mia stanza

Sul mio letto conchiglia vuota

Io scrivo il tuo nome

 

Sul mio cane goloso e tenero

Sulle sue orecchie ritte

Sulla sua zampa maldestra

Io scrivo il tuo nome

 

Sul trampolino della mia porta

Sugli oggetti di famiglia

Sull'onda del fuoco benedetto

Io scrivo il tuo nome

 

Su ogni carne consentita

Sulla fronte dei miei amici

Su ogni mano che si tende

Io scrivo il tuo nome

 

Sui vetri degli stupori

Sulle labbra intente

Al di sopra del silenzio

Io scrivo il tuo nome

 

Su ogni mio infranto rifugio

Su ogni mio crollato faro

Sui muri della mia noia

Io scrivo il tuo nome

 

 

Sull'assenza che non desidera

Sulla nuda solitudine

Sui sentieri della morte

Io scrivo il tuo nome

 

Sul rinnovato vigore

Sullo scomparso pericolo

Sulla speranza senza ricordo

Io scrivo il tuo nome

 

E per la forza di una parola

Io ricomincio la mia vita

Sono nato per conoscerti

Per nominarti

Libertà.

                     PAUL ELUARD

 

Orme

 

Una notte un uomo fece un sogno. 

Sognò di passeggiare lungo la spiaggia con il Signore. 

In cielo balenavano scene della sua vita.

 Per ciascuna scena notò due serie di orme sulla sabbia:

 una apparteneva a lui e l'altra al Signore.

 Quando gli fu balenata davanti agli occhi l'ultima scena, 

si voltò a guardare le orme 

e notò che molte volte lungo il cammino vi era una sola serie di impronte. 

Notò anche che questo avveniva durante i periodi più sfavorevoli

e più tristi della sua vita. 

Ne rimase disorientato e interrogò il Signore.

 "Signore, tu hai detto che se io avessi deciso di seguirti, 

tu avresti camminato tutta la strada accanto a me,

 ma io ho notato che durante i periodi più difficili della mia vita

 vi era una sola serie di orme.

 Non capisco perché, 

quando avevo più bisogno di te, 

mi hai abbandonato."
Il Signore rispose: 

"Mio amato figlio, io ti voglio bene e non ti abbandonerei mai.

 Durante i tuoi periodi di dolore e sofferenza,

 quando vedi solo una serie di orme, 

quelli sono i periodi in cui io ti ho portato in braccio."

Anonima

 

 

 

 

 

 

DONNA

Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,

La vita, tua storia,

segnata dal desiderio d'essere