A vossia! | La cosa. | Purtroppo c'è un presente! | Un altro giorno da idioti! | Contro stato. | Fumo negl'occhi. |
Per il mio amico Diego. | L'uomo bomba | I soldati. | Sogni di droga. | Eternità | Esiste un Dio? |
A vossia! Io sono Gaetano Gargiuro, o signore mio, il nuovo maresciallo quasi scelto da Dio, ca le lodi e gli onori non son complimento, per chi l'ascelto, signore, maesta lei n'è contento. Qua giù in centrale cani e porci ci sono ogni giorno, tutti chiedevano perdono, grazzia e condono, a voi dicevano che siete il re, chiediamo un dono, a voi che siete il signore, preghiamo per il perdono. Vent'anni tra ladri, assassini e corrotti son passati, ancor di notte alla porta chiedevano d'esser pagati, per la vita tranquilla dicevano la tassa è questa, per la moglie, la casa ed i figli, paga e china la testa . Un giorno vennero per un favore per loro speciale, per il nuovo cadetto, troppo ficanaso la vita spezzare, col coltello in mano, che sembri un incidente raccomandò, col coltello alla gola, il maresciallo ai sicari commandò. Invece io cadetto mi chiamo Raffaele Nardone, affidato, dalla Sardegna alla caserma di CorLeone, come primo incarico in centrale, presentarmi al padrone, con le risate gli scherzi ed i commenti per il novello. Così ho iniziato con entusiasmo, da voi signor maresciallo, sentivo la prova arrivare, sembrava quasi la prima di un ballo.. Alle sei con Pasquale e Carmelo Calabrese, sotto casa ad aspettare, iniziava il mio vero mese, subito in macchina e la chiamata è arrivata, due morti e un assassino quasi era cantata. Ci impiegammo due ore ad arrivare sul posto, tutto era fermo e silenzioso quasi fosse in lutto, pensavo fosse la prova, perciò zitto ho aspettato, che le maschere cadessero giù e il riso sepolto. Il criminale si agitava minaccioso e tutti mi guardavano, si signor maresciallo, come potevo tacere, non capivano, bhe! io pensavo allo scherzo e non pensavo che era vero. Buttata la fondina a terra e stampato un sorriso raro, mi gettai su lui, che meravigliato mi dono uno sparo. Ora sul letto di ospedale signor maresciallo mi dica, cosa dire a Dio quando mi vedrà e mi domandera, bhe signor maresciallo me lo dica!
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La cosa. Attenta, mi hanno colpito sul cuore, non sai, che le anime non hanno lamenti? Potrei ora anche inchinarmi davanti a te, pregarti di lasciarmi, ma non arrenderti. Le mie dita vorrebbero immergersi in te, e sempre mi seppelliscono in me stesso. Attenta, respiri come un fiore appassito, e non sei piantata nella terra eterna. Non esistono più quei tuoi occhi ambigui, che mi fissavano dall'alto del tuo affetto. Esistono cechi veggenti e sordi sensitivi, Ma anche loro sono sull'orlo dell'abisso, viscidi mostri svegliati dal nostro umore. Siamo coscienti di vivere, siamo coscienti di vivere bene, siamo coscienti di vivere male. Sapendo di non contare, sapendo di non contare essendo furbi, sapendo di non contare facendo i pazzi, sapendo di non potere fare niente. Siamo coscienti di stare male, abbiamo forse la coscienza di essere malati, o abbiamo la coscienza che vivere fa male. Ora tutto questo mi fa pensare a te, tutto quello che vuoi lo fai sempre bene. La vita diventava uno specchio d'acqua, infondo ad un pozzo di verità e saggezza, troppo faticoso da scalare e da guardare. Dove noi lampeggiamo, il fondo è tropo scuro, per la vita mortale ironica, ma infernale. Facendo occulte messe e dicendo grazie al male, non sappiamo ciò che facciamo o diciamo agl'altri. Andiamo avanti fingendo di capire l'in capibile, ma non sappiamo cosa vogliamo, la vita o il nulla? Non voglio consolazione perché lei è come me. Siamo coscienti, siamo coscienti di vivere, siamo coscienti di vivere bene, siamo coscienti di vivere male. Sapendo di non contare, sapendo di non contare essendo furbi, sapendo di non contare facendo i pazzi, sapendo di non potere fare niente. Siamo coscienti di stare male, abbiamo forse la coscienza di essere malati, o abbiamo la coscienza che vivere fa male. |
Purtroppo c'è un presente!
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Un altro giorno da idioti! Guarda amico ora lì, verso il nostro basso, quelle povere genti senza riso di bambino, che possa coprire le loro smorfie di dolore, o gli occhi di un odio quasi del tutto naturale. Ascolta le loro voci strazianti coprire il rumore, di un'ideologia sbagliata, di una colpa secolare. Cosa ti fa ricordare tutto questo?, come lo chiameresti, se anche tu lo vivesti, con le lacrime al cuore? Le stesse lacrime ho versato, affinché tu non lo vivesti, ma vane furono, buttate nel vento, disperse sul tuo cuore ancora fragile. Annusa l'aria, o quello che ne rimane dei corpi bruciati, da un odio tanto ardente e grande da provocare un incendio, anche negli animi più mansueti, e silenziosi della gente. Ora sai che la gente giace a terra immobile, consumata dalla fiamma che la nostra razza sdegna, stropicciandosi il naso con smorfie simili alle loro. Cos'è, non pensavi che la realtà fosse cosi dolorosa? O forse pensavi che il mal veduto comandante stolto, risparmiasse la vita a migliaia di genti innocenti? Le stesse lacrime ho versato, affinché tu non lo vivesti, ma vane furono, buttate nel vento, disperse sul tuo cuore ancora fragile. Ora sai che le persone, se colpite, cadono a terra immobili, con lo sguardo fisso, ampio e pieno di lacrime. Ora smettila di compatirle, di addossare colpe per la loro morte, e di gridare a tutti questa guerra è sbagliata, e questa giornata è da non dimenticare mai. Questo è un altro dei nostri tanti giorni da idioti! Le stesse lacrime ho versato, affinché tu non lo vivesti, ma vane furono, buttate nel vento, disperse sul tuo cuore ancora fragile. |
Contro stato.
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Fumo negl'occhi. Non mi meraviglio più nel girarmi e vedermi, vedermi così evidente solo nei vostri occhi, con le vostre fantasie ciniche più represse, e con la realizzazione dei vostri fallimenti. Io non sono come voi stupidi buffoni sperate, sono un povero ignorante sicuro del proprio, non ho bisogno di badare alle vostre battaglie, o ai vostri inutili e stupidi giochi del cazzo. Lamentate l'influenza del vostro potere corrotto, ricordate i duelli attuati da un amico stronzo, e i suicidi inutili di tanti uomini col fiato corto, ma ora non li sentite tra di voi più rievocare. Annebbiavano le vostre menti dalla loro lucidità, ricordandovi le avventure della vostra serietà, cancellandovi l'illusione dell'antica vanità, usando un pensiero disturbato dal mondo corrotto. I vostri ricordi cancellati i vostri sorrisi dimenticati, ricordate i vostri corpi dal tempo logorati. I vostri amori distratti, i vostri fiati dimezzati, fermate i vostri cuori ormai così malati. State ora in silenzio nel vostro mondo rifiutato, da un Dio che dovrebbe stare al mio posto, e non a cercarvi un fottuto angolo in paradiso. Aspettate e cercate la vostra anima gemella, mentre come in passato odiate e linciate gli altri, non sapendo che gli idioti per noi altri siete voi. Ricordate, dimenticate e illudete i vostri difetti. Disprezzate, corrodete e lacerate la vostra mente. Aspirate, respirate e sputate senza riferimenti. Sorridete, rifiutate e nascondete tutti i lamenti. |
Per il mio amico Diego. |
L'uomo bomba Ho odiato tutti gli uomini soli perché tradivano la propria mentalità con droghe artificiali che girano in tv. Ho odiato la mia puttana chiamata patria perché annientava la mia voglia di libertà con insulse proposte di vite prefabbricate. Stasera uomini e donne che non capite, qui al vostro circo danzerà l'uomo bomba che si farà saltare in aria con gli ideali, per il vostro puro ed insulso divertimento. Ho amato le stronzate che mi avete regalato durante tutta la mia insulsa e distratta infanzia, per farmi stare tranquillo e soffocare la rivolta del mio cuore più onesto dei vostri cannoni. Ho sognato i vostri superbi paradisi artificiali costruiti con la cartapesta, perché siano leggeri come i sogni di libertà che non potete raggiungere. L'uomo bomba è arrivato e seduto affianco a voi mangerà popcorn e fumerà sigari cantando in allegria, prima di salire in silenzio e in lacrime sul podio e strapparvi un pezzetto della vostra anima assente. Ricordo ancora chi mi ha fabbricato col tritolo non pensando alla scintilla delle rivoluzioni, che infiammano anche chi è fatto di merda. Ricordo sempre prima di addormentarmi l'instabilità del mio animo sull'orlo della devastazione e dell'insana credulità della vicina liberazione. Volano i corpi come aquiloni sui tetti, con volti ancora straziati dalle risate esagerate dallo scoppio spettacolare, e l'uomo bomba svanisce come i fuochi stanchi dopo una notte di festeggiamenti. |
I soldati. Mille ragazzi strappati al loro carnevale, spogliati dell'anima e della giovinezza vestivano un unico costume a chiazze, che urlava vendetta e chiedeva morte. Altri mille strappati da terra con rabbia, perché il freddo li aveva attaccati saldamente all'asfalto ancora macchiato del loro sangue, troppo giovane da essere versato ed assaporato. Non so quanti ne ho contatti di ragazzi lì in mezzo a quei relitti pieni di odio, ma ancora di più quando la battaglia era finita e a terra le madri li raccoglievano per cullarli ancora una e solo un'altra unica volta. Mille donne ho visto piangere nel vedere i monchi irriconoscibili dei mariti in TV, con sotto le parole di odio verso un uomo che si è fatto saltare in aria in piazza. Mentre altre mille ho visto pregare in lacrime il Dio sbagliato perché gli altri hanno bombardato le scuole, gli ospedali e le moschee piene di gente innocente di bambini con il futuro spezzato. Non so quanti ne ho visto di bambini con la cartella a terra mentre con l'ultimo respiro urlavano pietà a della gente priva di scrupoli e sentimenti, solo perché in passato anche loro hanno patito ora non devono dare sofferenza a gente innocente. Mille stronzi ho odiato perché li aiutano ad uccidere altre migliaia di innocenti, solo perché hanno preso millenni fa una terra non loro, non legittima per la nostra legge. |
Sogni di droga. |
Eternità |
Esiste un Dio? Tanti corpi neri, piegati dal dolore, con la carne putrefatta piena di piaghe, bambini morti di fame con pance piene, e tanti mucchi d'ossa in piedi o ammassati. non più speranza, ma un unico sogno, la vita. Non voglio più guardare e vedere la stupidità, non voglio più avere la morte davanti agli occhi, e non voglio più chiedermi, se esiste un Dio. Tanti animali morti ed una foresta inesistente. tanta paura, tanto sgomento, tanta morte in giro, attorno al nero profondo dei tanti gas tossici, e alla paura sovrana su un gran numero di morenti. non più speranza, ma un unico sogno, la vita. Non voglio più piangere e urlare a tutti la verità, non voglio più fregarmene di tutto e di tutti, e non voglio più chiedermi, se esiste un Dio. Ma la stupidità continua ad esistere con i soldi , serviti su un piatto d'argento a dei sudici maiali, che mangiano tutto, anche noi con assoluta avidità. Sogna un Dio che toglie via le sofferenze gratis, il Dio della speranza e della pietà per tutti noi. Perché non voglio chiedermi, se esiste un Dio. Benché la stupidità non cessa ancora di esistere, la vita continua a nascere per travolgere tutto. Dio è il segreto della vita, ma esiste un Dio? |
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