Cadere
dal cielo, sull’asfalto. Guardarsi attorno, nessun preconcetto in testa, solo
una ferita sanguinante.
Anno
2002 .Colori, suoni, disgusti, amori, pensieri coniugati al tempo presente. Iosonoquiadesso,
tutto attaccato.
GENESI
(Ale01)
Spruzzi di sperma rimbalzi
in tube cementizie proiettili
a dozzine per
sillabare esistere. cadaveri
ammazzati stretti
nelle credenze, scarti
rinsecchiti. Particole
lisergiche microchip
battesimali streptococchi
emozionali, angeliche
voluttà sfracellate sul selciato che
non si può cozzare
|
Incipriati nasi
come angeli colano
trucchi sniffano polveri
stellari
PRIMOGENITO 2002 (Ale02)
Mio fratello è
il prodotto di
mia madre per mio padre meno il
loro amore per me |
AD
UN AMICO (Ale03)
Sparisci stupido
moscone occhiuto il
tuo sguardo mille
pregiudizi esagonali il
tuo fiato putrido
fetore di banalità |
DRINK
(Ale04)
Schifosi
amniotici aperitivi suggellano
liquefatte
fratellanze di
meschine coltellate alla
schiena al
fegato a
tradimento inflitte
|
ALTRE ANGOLAZIONI (Marzio02)Ma-dre dubitativo
inizio d’un
rapporto |
Com’è
strano
l’idioma
che usi coriandoli catene
stelle
filanti da
quale pianeta
mi
abusi?
|
GRAMMATICA (Ale06) Arraffano acquistano s’appropriano soggetti schiavi di
complimenti oggetti
ROMANTECHERIE (Sola) Profumo d'arancio le
tue ascelle meccaniche depilate
cromate
di liscezza incave
m’attirano
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CONDOMINIO (Marzio03) Fotogrammi increspano
superfici
mediatiche ignoranze
paraboliche ricezioni
d’infinito da
balconi intonacati FUORITEMPO (Marzio04) MadonnaMadre tu
sei antica
figura di
libidinosi sensi scintilla
di domestico
amore quando
casa è l’Universo
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CLASS-ICISMI (Marzio05) Quiete la
sera nei giardini gazebo
e giochi dei bambini distinguo
soave il
ronzare simpatico dell’irrigatore
automatico LA CASTA POETICA (Sola) Claustrofobici tubi sintattici portano grammatica condizionata nelle stanze di un’ utenza verbolabile accomodata in poltrone tecnoisteriche affacciate su vicoli asfaltati ad animali e marmellata, mezzi pubblici poetici percorrono le tratte in ritardo mai di niente trasportando pendolari aggrappati a finestrini fradici d’acida condensata banalità QUADRIVIO MILANESE (Marzio06) Ferraglia ansimante concentrica approccia
precedenze nullifica
patemi sistemica
incede singhiozzando
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AUTOSCATTO (Ale07) Decadente
manichino
da crash-test afflosciato consumo nasciture indigenze MEDIAMORFOSI (Marzio07) Muscoli crescono su
occhi
prima indifesi SCHIAFFO (Marzio08) Classici s’atteggiano
attuali cumuli di
remoti avvenuti indossano succinte
modernità
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CONTO ALLA ROVESCIA (Ale08) Tu vivi sempre
meno morte LO SPECCHIO (Ale09) Impermeabili
nudismi
mi svelano pallido allungato
lombrico d’infanzie
incarnate
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A PALAZZO MEZZANOTTE (Marzio09) Androgino educational bisex divoro falli m’immagino penetrato con candida passione GEOMETRIE SENSUALI (Sola) Goniometrica
perfezione sinuosità
senz’ angoli retti ti
stilizzo a linea curva per
goderti in uno sguardo
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DISTANZE (Marzio10) Rinchiudimi rinchiuditi in
scioglilingua e
impliciti messaggiami in
caso di conversazione FUTURE (Ale10) Infarti telematici informatici
timori
atterriscono fantasmi
digitali popolano anfratti
d’atavico culto SOGNO (Marzio11) Mamma
maschio martire
invertito profana loculi
culturali CRISTO (Sola) Tre
chiodi sufficienza
pene-trante primitivi falli
robotici trafiggono la
vergine icona |
EGOISMO (Marzio12) Ermafrodita banchetta
attorno al falò cuoco cameriere unico
invitato cellulare
muto BASTA PROVINCIALISMO (Sola)AL POMODORO Disagio
voglio, un
po’ d’eroina
in bianco con
formaggio grana grazie
ANSIOMNIA (Ale11) Notturno
interrogare il
bagliore del soffitto il
faggio delle imposte il
mago nei pensieri notturno
rigirarsi nel
passaggio al
domani uguale a ieri
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