“Il mare in te” | "Una candela" | “Amore in terra straniera” | Simile ad un guerriero | Dolce Dea | Fa che non finisca mai questo tempo | Scoprire il tuo sorriso |
Il
mare in te Il
meglio Non
averla con chi non comprende Non
averla con me che
sforzandomi non capisco la
tua arte la
tua passione nata in
un gioco di pensieri di
parole di urla …d’amore Comprendimi ora
ogni mia lacrima è per te gli
attimi vissuti insieme fanno
del cuore mio in pezzi la
porta del dolore Nelle
mie mani ora la
rosa dei sogni appassita
di te Domani
sarà te Ieri
forse Ma
oggi? Taccio
i pensieri e
la comprensione fa di me una scatola vuota piena
delle cicatrici aperte in me che
sanguinano ancora di te La
luna mi parlò Forse
il tempo sarebbe venuto Forse Ma
tra le mie mani ora Sabbia trova
posto nell’incavo delle mie mani e
poi Via Lontano
da me Luca
Apicella - Giugno 2003 lucaapicella@fastwebnet.it
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"Una candela"
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Così
è il mio amore in
me cronologia di avvenimenti sconquassati
dai troppi eventi. Nulla si muove ciò
che andava ora è rimasto, immobile ciò
che era, ormai
non c’è. Amor
mio ora
ti chiedo di
affondare le tue radici in
fondo fino al mio cuore lo
senti… Batte. Cos’ì
è quando mi sei vicina quando
parte il lampo dai tuoi occhi ed
il cielo schiarisce per l’invidia. Sento
il tuo respiro aumentare
il ritmo le
tue mani stringono i
miei sensi rabbrividiscono. In questo deserto intorno vorrei
che tu fossi in ogni granello in
ogni oasi che alla vista sale
lenta verso il cielo, in
ogni ruga che tu con
il passare del tempo scavi
nel mio volto negro. Luce
per me acqua
per il mio bere
fonte
dei miei sogni fa
che mai venga la siccità che
mai io possa avere mancanza
di te perché
perdere te sarebbe
perdere i sensi ed
il senso più profondo in
questo deserto senza fine sei
tu… Mio
dolce amore.
Giugno
2003
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le
mie mani cercano
le tue (la spada). La
mia mente si
apre a pensieri e giochi. Un
intreccio di dita in
un angolo luminoso in
fondo al cuore. Giochi
proibiti giochi
di vita quando
è la vita a
prendere il sopravvento. Due
occhi i tuoi un
tuffo… e
lo spettacolo è ancora
una volta in te. Le
tue unghie sono in me l’odore
di te supera
ogni mio pensare apportando
ardore e gioia nell’averti
qui tra
le mie braccia. Ridi,
ridi…ridi.. Fa
che sia sempre così un
focolare sempre acceso di
vita, gioco e pensieri. Anche
dopo… che
le parole saranno
finite in
me si rimetterà il senso di te: Con
infinita passione ed
eterno sentire attenderò, e
quando sarà l’ora saremo
ancora noi in
un invischio di
nuovi… pensieri,
amore, passioni. E
saremo noi in
un susseguirsi di piroettanti
magie colori
accesi da
candele e polveri, e
via ancora noi, in
un mondo di musica e sapori. Ancora
noi. Ancora…noi. Noi. Ora.
27/06/03
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il
cammino della vita riprende e
sento in me intorno,
un’emozione. I
mille occhi che ci guardano Gli
sguardi incerti Le
parole messe lì Per
non saper dire. Ancora
era notte Magnifica
e sublime Dea
nera Che
fai dei miei sensi Un
profumato mazzo di fiori Da
offrire. Interezza
sperduta Tra
le mille luci della città La
tranquillità giova ai miei sensi I
passi risuonano in me Come
dita che sfiorano Le
corde di una chitarra. Saper
mostrare Il
meglio di se Quando
in fondo Il
meglio è qui Nei
tuoi occhi. Il
silenzio è maestro I
mille attimi Pieni
di argomenti finiti E
l’imbarazzo della scelta… Se
prendere i tuoi occhi O
cedere alle tue labbra. In
gran segreto i tuoi occhi Erano
già rubati Posseduti
dai miei In
ogni apparenza Mi
impossessai delle tue labbra Provando…gioia… …quanta! Il
tocco dolce della vita Bussa
al mio cuore La
porta è aperta Entra
e chiudila…. E
non uscire più. Dolce
Dea Questo
è il racconto Questa
è la vita. Scritta
qui nel mio cuore Indelebile
nel tempo Rimarrà
lì Nascosta
alle intemperie della vita In
un caldo abbraccio… Il
tuo. 26
Giugno 2003
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Fa
che non finisca mai questo tempo così
veloce e sordo. Chiesi
che andasse via che
fuggisse da me, invece
rimase lì. I
secondi divenirono ore provando
la mia carne, lo Spirito in
brucianti momenti volitivi. Stenditi
a me sii
anche se per poche immaginarie ore mio
alleato, alleato
alla mia amata così
che nessun essere possa
dividere l’abbraccio delle nostre vite. Sia
così come
tu vuoi, amico
e fuggitivo tempo che
al momento della gioventù delle mie carni promettesti
clemenza… Clemenza
fu, ma
un giorno la tua visita mi fu fatale. Sono
qui ora pregando
di rallentare il
tuo battito incessante, il
tuo ticchettio spietato, che
nulla rispetta e
tutto porta a se. …Non
è ormai il tempo per tutto ciò…. Allora
insegnami la saggezza del
tuo lento ma spietato passare, insegnalo
al mio cuore che
tanto necessita di apprendere. Narralo
pure al mio Spirito che
ora si sintonizza a te nel
battito incessante di
questa interminante eppure così
veloce vita. 28/06/2003
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avere
voglia di ricordarlo anche
dopo… Questa
notte torrida mi
sta portando via in
una nube di caldo un
accenno di malinconia Domani
il tuo sorriso ora
ne farò margherite cresciute
in un campo generando
a loro volta ancora
tanti sorrisi fino
al giorno che con
sbalorditivo stupore le
persone si fermeranno e
in quel campo ammireranno il
frutto del tuo seno che
con avidità io
cercherò di tenere per me… il
tuo sorriso però è
per il mondo ed
io sarò allora parte di esso e
con estrema leggerezza in
un tonfo d’amore tu
sarai in me ed
io la tua terra e
aspetterò… aspetterò i tuoi frutti nascere.
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