MAGIA | CONTRASTO | AL LEVAR DEL VENTO | DENTRO IL CUORE | DI FIABA ANTICA | DON CHISCIOTTE | RITRATTO DUN GIORNO CHE APPARE |
...ed è un fiorir
di luce nella sera quando il sole urla la sua sfida al mondo grigio che assorbe colore
e come un manto
che s'avvolge d'ombra svanisce il bianco monte nella coltre che al sogno offre unico pensiero
Ma il Re di luce
non si rassegna ancora e in punta di piedi mai andrà a morire. Esplode il suo chiarore con la rabbia e ad incendiar và l'ultima prigione
e di giallo
il cielo si colora pallide nubi son d'intenso oro già di riflessi si fa la collina ed anche il bosco d'inverno sembra meno avaro
è magia
dono della sera frammenti d'emozioni colte al volo
quando lo sguardo
toglie la sua benda e del mondo infine s'innamora
smarrito
inutilmente ad inseguir grigiori, senza vedere che le bellezze stanno tutte intorno togliendo all'anima gl'intensi suoi colori.
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Colgo la luce
d'un accecante sole e nelle iridi impazzite disegno il viso tuo coi colori della notte
tratti di tenerezza
fanno da cornice agli occhi dove è sprofondato l'Universo e danzano le stelle ai riflessi accesi d'una lacrima caduta
resta il tempo
d'una carezza lieve prima che luce torni a bagnare il mio arido presente.
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Pesante il respiro
il corpo è dolore nella vita che fugge
e mi tieni la mano
come àncora di quella vela che il Porto non vuole lasciare
Amore di ieri
d'un tempo passato ti tengo la mano
ma lo senti nell'aria ?
Il vento
s'è alzato...
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Cercami
se mi vuoi
son la foglia cadente
che segue il destino il brillare di stella che dà luce al cammino quella musica dolce che allieta i pensieri la goccia di pioggia che bagna le gote
e t'offre ricordi
bambina di ieri
Son il passero
dalle piùme un pò ambrate che ti canta l'amore L'orologio in cucina che rammenta il passar delle ore
L'alitare del vento
che sfiorandoti il viso carezza i capelli Il germoglio sbocciato che segna il trascorso degli anni più belli
Cercami
se hai bisogno d'Amore non guardare orizzonte lontano
Sono dentro di te
ed ogni giorno sul cuore ti poso la mano.
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C'è un velo di foschia
nell'aria d'un giorno di dicembre ad illuminar lacrime di brina quando la luce piano si diffonde
e laggiù
dietro colline sfumate d'incertezza nel colore, un sole pallido prova ad apparire così sfuocato che agli occhi mai fa male
C'è magia nell'aria
come fiaba antica tutto il versante si fa piano rosa
strisce di nebbiolina
nella valle sembrano immensi petali caduti da quel giardini di tempi forse andati dove riposa il cuore da bambino
Silenzio
non c'è un fruscìo nell'aria che turbare possa il magico momento
resto a guardare
ed il mio respiro offre al mattino un alito di vento.
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La lancia
è spezzata e dolorante mi guardo le mani sconfitte e da tremiti scosse
irridente il nemico
mi osserva ruotando le pale
in ginocchio
sollevo il gambo d'un fiore che nel cadere ho acciaccato Mi rialzo tra le nuvole ora il sole riappare una farfalla mi passa vicina nel suo strano danzare.
Tossisco
un lungo respiro non può finire cosi la vita d'un cavaliere La lancia raccolgo di punta ormai priva ed in sella ritorno
non morirò di sconforto
il mio destino m'attende
S'alza una brezza
e come mare d'intenso colore dell'erba vedo onde passarmi davanti
Attendo
il segnale del cuore poi lancio il cavallo verso l'ultima impresa
dove il mito
non muore.
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Ho dipinto l'aurora
con colori d'un giorno di festa mentre il Dio della luce appare dietro dormienti colline
e le foglie
ormai spente bagnate da lacrime in offerta alla notte s'accendono di preziosi riflessi al canto del giorno
ora spengo
con morbido tocco l'ultima stella rimasta su in cielo.
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