Marina Raccanelli è nata a Fiume, ma vive a Venezia fin da bambina. Ha insegnato lettere per anni, ed ama molto la musica, la poesia, la pittura, leggere e viaggiare. Scrive soprattutto dagli Anni Novanta, ed ha pubblicato alcune sue composizioni nelle antologie "Poeti a le colonete" (Poligrafica di Venezia) e " Poesia-creativa - oltre le nuvole" (Oceano Edizioni). Recentemente, ha vinto il secondo premio nel Concorso internazionale di poesia “Montagna viva” di Morbegno, con la poesia “Acqua”; quindi, la sua poesia è stata inserita nell’antologia “Acqua dolce”, con le poesie vincitrici e selezionate. Le sue opere si trovano anche nel suo sito personale " Poesie in volo" (www.poesieinvolo.com). Ora vi presenta il primo libro con poesie esclusivamente sue, pubblicato dalla casa editrice Oceano; ci sono testi scritti tra il 1998 e il 2003, suddivisi in “tempi musicali” secondo l’ispirazione del titolo, “Variazioni in blu”, che sottolinea la sua cura rivolta al ritmo della poesia, concepita come una musica fatta di parole anziché di note. Gli argomenti sono diversi:ci sono momenti introspettivi, paesaggi, spesso simbolici, libere interpretazioni di brani musicali.Se il libro vi interessa, scrivetele al seguente indirizzo, oppure inviatele il vostro parere: www.info@poesieinvolo.com
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Titolo:
Vento di stelle fredde Autore: Raccanelli Marina Prezzo: € 9,10 Dati: 64 p., - brossura - Anno 2005 Editore: L'Autore Libri Firenze Collana: Biblioteca 80 - Poeti |
Come se | I merli | More di rovo | Valle di Fleres | Fantasia op.17 in do maggiore di Schumann | Vigilia di Natale | Cara amica |
Seduta sotto l’albero, nel fumo di candeline rosse, appena spente, io sedevo, bambina, separata dal chiacchierio caldo dei “grandi” soltanto da un profumo: verde odore di abete e cera fusa, sentore nuovo di stampa, promessa di mondi ignoti, da esplorare e scoprire… Tra scintillanti stelle di bengala, scendeva molle da un ramo la coda, lunga, di un diavolo rosso.
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Cara amica, se forse hai conosciuto la stanchezza che incombe come nebbia e la notte invernale, in ostinata controffensiva alla debole luce del sorgente mattino, e i lunghi giorni inconcludenti e dispersi… anche tu, misteriosa amica, forse t’incanti ad assorbire nell’anima l’ultima crepuscolare accensione del mondo, quando la luna è metallo e le case risplendono di rosa: il cielo, lontanissimo e vicino, sorregge la luna, appena velata da una cipria svanente, ed ogni colore dell’aria, dall’incarnato tenero all’azzurro, si confonde e distingue dal vicino – non sembra proprio, eppure tra poco ritornerà la notte invernale.
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I merli
More di rovo |
Come se io non ci fossi, sorge chiaro il mattino e i colombi toccano il cielo con i loro caotici sciami. Camminavamo un giorno tra
rovine: a terra, un pavimento di muschio lamellare: oltre le
arcate dipinte di rosso un passato selvaggio ci
guardava in forma di foresta aggrovigliata fino
all’orrore di foglie vive e piante
parassite. Fantasia op.17 in do maggiore di Schumann |