Aurora | Chiarori | Nei colori dei tramonti | CI PARLA IL VENTO | Solitaria quiete | ARMONIOSO RISUONARE | Su alta cima |
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L’aurora
pasquale che ormai s’appresta
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Risalendo
del tempo il sentiero ci
s'imbatte in messaggeri alati, dal
primo Facitor inviati, pronti
a rammentarci il senso vero del
vagare umano e del mondo intero. Gli
araldi al presente il viso volgono, negli
occhi lampi di rimprovero si colgono, perché
gli erranti non vedono le
molte luci profuse nelle
aspre oscurità diffuse. Tra
esse, additano una luminosità chiara,
salda e non lontana che
il Facitor decretò di nominare...Ivana.
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Nei
colori dei tramonti
Il tempo dipinge i suoi giorni con
colori anche soliti, ma
non é solito ripetersi; i
suoi scenari affascinanti, particolarissimi,
variopinti, talora
ombrosi, invero
molto mutano, aprendo
qualche volta le porte a
splendente meraviglia, mentre
la clessidra del tempo pigramente
lascia cadere i
suoi piccoli grani. Cammina
il peregrino e
gli sembra di non vedere mai
all’orizzonte la meta. Ancora
un colle, un
rialzo impedirà
di scorgere in
lontananza l’atteso traguardo? Forse
esso é
distante e irraggiungibile? No,
invece! Repentinamente
egli giunge oltre
la dura salita: avvista
l’insperato approdo, lo
raggiunge incredulo e
stupito può assaporare delizie
ritenute ormai perse: l’aria
nuova e fresca d’un
luogo incantevole, il
verde accogliente di
chiome fruscianti e
prati odorosi, sorgenti
chiarissime di
zampillante acqua e
sincero amore. In alto ti rassicura una
rondine che vola nel
tuo cielo: la
speranza Il
libro del dolore reca
pagine impreviste e
può condurre a
oasi stupende dove
sbocciano novelli fiori.
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Silenzio
e deserto nella calma via
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Ci
parla il vento nello
stormir di foglie con
molto zelo intento a
riferir del cielo. Il dir piace e
con diversa voce or
sommessa or forte ei
parla e tace. Non
tutto è chiaro, ma
ciò che ci compiace è
il tono dolce di
soavità capace. Mentre
d’intorno di
rami e fronde il
verde agitar pace
t’infonde.
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C’è musica suadente, incantevole, solenne, disincantata, semplice, sconsolata, in tonalità minore o maggiore, in cristallina monodia o ineffabile polifonia nelle foglie verdi di smeraldo, nella limpida e fresca acqua del ruscello che scroscia e bagna le rive di muschio, nell’amore che irrora i luoghi svariati del mondo e dello sconfinato universo, ardore che colora con mille e mille tinte la tela del nostro globo e delle creature che lo popolano, che talora fa nascere germogli di dolore. Si spargono nel cielo soave deliziose melodie, eseguite in ogni piccolissima rivelazione della versatile ed avveduta natura, che pur talvolta é sì dura. Risuonano in ogni dove note d’argento ed oro soliste ed in coro; ascendono lievi come gocciole impalpabili che accese dal caldo astro sospirano di far ritorno alla celeste volta. Umile gesto compie, partecipe, il poeta con cotone o con la seta. Raccoglie alcuni dei liberi suoni e quale eco prudente li fa ancora risuonare nei prati, sui monti, nel mare.
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Dilemma
Il delizioso Aprile
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Comme
frange ll’acqua
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IN
VIAGGIO
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Per
i bambini dedicato alle mamma
Mamma
cara, |
Smarrimento |
Iride Scruto innumerabili stelle perché sussurrino alla notte parole antiche, verbi nuovi da cucire nel drappo del dire. Dammi o tu, luna d’argento, segreti di luce e d’amore, un raggio delicato e chiaro che cada distratto e contento. Seguo una nuvoletta rosa, fiocco morbido e leggero, libero nell’azzurro cielo sospinto dal soffio del vento. Domando a lei una cosa, che lasci cadere su noi gocce cristalline e pure intrise di gioia preziosa. Cerco nel variopinto prato fiori e colori dell’iride da dipingere e mirare, farfalle screziate volare. Salgo sulla dolce collina, da essa lo sguardo avvicina a boschi, sentieri, ruscelli, cercando dei cinti castelli che diano sicura difesa a sogni, pensieri, desii e portino pace e certezza, un giorno sereno s’avvii. Vi sia nel cuore sereno un tenero arcobaleno.
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Su
alta cima |