DIVINA | Colori stinti | PALLORE | NOTTURNO | SUONI | LA TUA LETIZIA | INCUBI LEGGERI | VOLI | Attimi | Tremula luna |
Solitudine | Tormento | MI TEMO | SOLITUDINE | IMMENSI SOGNI | VORREI, VORREI, VORREI | AMORE INFINITO AMORE! |
NEI TUOI SGUARDI, NEI GESTI NELL'ATTEGGIAMENTO DEL TUO CORPO SCORGO L'ANIMA TUA TERSA, NON INQUINATA. TU, QUALE IMMAGINARIO E IMMAGINIFICO PRISMA ESPANDI LA LUCE, CHE INVADE E AVVOLGE LA MIA SEMPRE RIEMERGENTE E NON MAI APPAGATA PASSIONE. DI TE, SOGNI E ROSEE VISIONI, SI CALANO NELL'ANIMA MIA, ED ORA RIASCOLTO FRAMMENTI DELLE TUE DOLCI PAROLE CHE HANNO L'ESSENZA E I COLORI DELL'ALBA. DELLA MIA VITA, E' TRASCORSA PER SEMPRE L'AURORA, E SUL TUO VOLTO BELLISSIMO COME UN IMMENSO LAGO DI DELIZIE, SI SPECCHIA IL MIO MERIGGIO CHE HA LE SEMBIANZE DI PALLIDA LUNA.-
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MACCHIE DI COLORI STINTI, TU PER ME DIPINGI QUADRI CHE HAN DI VENTO LE CORNICI, LE FIGURE SON PAROLE CHE LA PRIMA ESTATE ABBOZZA COL SUO CALDO ALITARE. SEPPUR PRESTASSI ORECCHIO AL TUO DESUETO CANTO, ASCOLTEREI VAGHEZZE NON SENTIREI IL PIANTO. EPPUR TI IMMAGINAVO, TRA SELVE E PINI AGUZZI UN RAMOSCELLO IMBERBE DI FRUTTI A MATURAR. LE GEMME TUE PREZIOSE, LE HAI DONATE AL VENTO ORA IL TUO PENNELLO SPENTO CONTINUI AD AGITAR
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QUANTE VOLTE COL TUO SGUARDO, SEMBRAVI ROMPERE L'INCANTO NEI MIEI PENSIERI DELLE MIE COMPIACENTI E VUOTE ILLUSIONI. QUASI RIPOSASSERO IMMOBILI I TUOI OCCHI SUL MIO VISO DI PALLIDA ROCCIA. SU DI TE, POCHE NOTE ABBOZZATE E SPARSE SUI SEMPLICI FOGLI DEL DESIDERIO, PAROLE FUGACI E VUOTE, ALITATE MUOVENDO LE LABBRA. VIVO SMARRITO, MA TU ACCOMPAGNAMI INVISIBILE AMICA, TRAPUNTA IL MIO SILENZIO, MI BASTANO DI TE, VOCI MOZZATE E LAMENTI, CHE ARRIVINO FLUTTUANTI ALLA MIA ANIMA INSTABILE, AFFINCHE', NON ASSUMA L'IMMAGINE DI COSE MORTE.-
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STARTI VICINO GIA' MI BASTA. MI PARLA IL TUO SILENZIO E M'AGGRADA L'ARMONIA DELLE TUE MOVENZE. NON ORRIDE MANI PIU' MI STRINGONO E DALLE OMBRE NON PENDONO CAPESTRI. L'ALBA E' ORMAI VICINA COME VENA D'ACQUA GIA' RILUCE E SE TI GUARDO GLI OCCHI L'OMBRE SON DI IERI.
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A chi la dai? a chi la dai? la tua letizia? Di te io non ho nulla nulla aspetto e nemmeno l'ombra calzo. Amore mio! Affetto mio! Angelo mio! S'alza,s'inarca il desiderio fluttua e non si placa, si posa come la nebbia sugli oscuri monti che attendono dall'alba il ristoro. Ahimè! devastanti occhi labbra di fiordaliso aguzze cime nere e sul tuo niveo candore oscura foresta. Disfatte notti e venti forti e tesi, taglienti le mie voglie sbattute come le foglie. Occhi vuoti come gusci, fissi su puntini luminosi. L'onda viene a riva, lontano il mare bianco,canuto sembra di neve. Forse arriva il giorno e avrò un pò di tregua. Maledetta! Maledetta! T'amo, t'amo, t'amo. Dove sei? Il falco cerca il nido. Il sole rosso colora i fiori. Vorrei vederti nascere ogni mattina, come una rosa purpurea,vermiglia. Maledetta! Maledetta! T'amo,t'amo, t'amo. In un campo incolto mentre scoppia primavera dalla mia casa senza tetto osservo i resti della luna. Danzi nella tua veste bianca mentre chiudo gli occhi, danzi,danzi e canti armonie. Ma ora riposa, ti prego. Riposa sù una zolla del mio cuore quella più in alto, più sù, un pò più sù vicino all'anima.-
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SUONO DI VIOLINO FILO PENDULO DELL'ANIMA STRAZIANTE MIAGOLIO. FUORI DALLA FINESTRA IL CHIASSO DELLA STRADA, L'ODORE DELLA PIOGGIA. SCRIVO SOPRA I VETRI MESSAGGI PER NESSUNO.
OMBRE DENSE DAL BIECO SORRISO COME VISCIDE SERPI, STRISCIANDO SI INERPICANO. PALMATE MANI, COME ALI DI PIPISTRELLO VOLTEGGIANO. PARETI PIENE D'OCCHI FISSANO IL VUOTO. DELLA MIA STANZA, SCOPRO LA VOLTA, E COME UN FOLLE TORNADO ALTI NELL'ARIA VOLANO INCUBI ALATI E IMMAGINI FOSCHE. DAL GIARDINO FIORITO DOVE PASCOLA LA LUNA, ODO CANTI LIBRARSI NEL CIELO, SUONI D'ARPA ASCOLTO DAL VENTO. NELL'IMMENSA TAVOLA NERA FASCI DI STELLE GIOCANO CON LE ALI DI BIANCHE COMETE. ED IO, SOLO IO ORA VEDO GLI ANGELI CHE SI APPRESTANO A SCENDERE.-
Sei
composta nel volo leggera
e sicura. Vorrei
tradurli i tuoi voli, in
sogni di felicità velati
e tralucenti nel
brivido di
quanto io umano possa
carpire. Vorrei
provarmi a
tracciare la tua fisionomia schiva
e fuggevole per
poterti rivedere presente anche
quando non ci sei. Eppure,
quando è arduo richiamarti! farti
posare. Voli
sicura, ma non nel mio cielo e,
nello smarrimento del mio cuore, l'ambascia
del tuo ultimo canto. Resta
l'urlo mozzato nella
mia gola, come
inconscio preludio al
mio sogno perduto.-
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Senza
sosta attimi
di mesi e
mesi d'anni la
vita corre. Sento
nell'anima un
languore, un'ansia come
se non respirassi. In
lontananza fino
a che lo
sguardo muore le
stelle, e poi altre altre
stelle ed
altre ancora.- |
Si stempera la luna in mille acque tremula si dibatte e s'allunga sulle onde. Par sia di fiamma negli occhi tuoi. Tiepida è la luna mi scalda i sensi e il cuor m'incendia. Sulla tua veste rende i fiori di velluto pallore da ai tuoi seni dalle brune punte. Mentre ora dormi il respiro t'alza il petto, intorno il silenzio avanza desolante. Solo io ti guardo e il cielo pieno
di stelle.- |
E tu dormi ignara! la luce fioca e fine ti tinge le ciglia. vorrei chiamarti, sono scivolato ancora sulla buccia della solitudine. Il tempo passa ci trasforma e ci inganna. vorrei parlarti ma tu dormi ignara, e il mio dramma si consuma. Piangere già? Forse è presto, Camminerò ancora. Resto muto mentre i battiti del mio cuore ad uno ad uno corrono veloci.-
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Io sono più sono troppo sono assai sono meno sono uguale sono molto sono poco sono giusto io chi sono?
T O R M E N TO!
Temo me stesso e temendomi ho paura di affrontarmi. Cercherò chi mi somiglia e a lui narrerò le mie pene. Ma non c'è su questa terra chi sia come me stesso, mi toccherà parlarmi evitando di mentirmi. Dirò alla luna di essere solerte ad illuminare il triste fiume che mi scorre dentro. Scorri fiume! saremo sulle tue rive ad aspettarti spero, io e il mio me stesso rinnovati.-
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E tu dormi ignara! la luce fioca e fine ti tinge le ciglia. Vorrei svegliarti, son scivolato ancora sulla buccia della solitudine. Il tempo passa, sul tuo volto e sul mio ci trasforma e ci inganna. Vorrei parlarti ma tu dormi, e il mio dramma si consuma. Piangere già? Forse è presto, camminerò ancora. Resto muto, mantre i battiti del mio cuore ad uno, ad uno corrono veloci. |
Su bianche spiagge pacate onde parlano alla sabbia, s'imbiancano le tenebre come sempre, danza il sole, il giorno nasce. Nasci tu leggera tra i bianchi sassi del ruscello di cristallo, t'avvolge il velo azzurro del mattino. Mormori parole che han l'armonia dei vagiti. Da ogni tua connettitura si sprigionano barbagli e luminosità che invadono, le immensità del mio mondo interiore. Sprazzi improvvisi, come getti di sorgenti refrigeranti, per l'arsura delle passioni dell'anima, frammenti di sole, per rischiarare tutti i miei orizzonti. oh sogno! non destarmi io ora ascolto i battiti del cuore che lei ha in petto bacio la sua bocca. e ancor mi fa tremare l'eco della sua voce.
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Le vie del cielo vorrei percorrere, per vedere dove cadono le stelle, che all'Eden misterioso non ritornano. Da gabbiano vestirmi e lanciare volando dal cielo, stridule grida. Planare su picchi, tracciare sentieri, imparare canzoni scritte dalla vita. se potessi farei tutto, ma, troppe vite dovrei vivere. Mi basteranno i tuoi occhi, dove zampillano acque e scorrono rivoli di luna. la mia anima ti condurrà il vento, e orme lievi lascerò sul cammino che a te mi porta. I miei occhi socchiuderò che sul tuo viso si chiuderanno. Col tuo nome il mio labbro schiuderò. Tanto amore avrò per te donna mia.
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Nei miei occhi, se c'è una fiamma spegnila, tu sei un angelo le ali bruceresti. La mia voce, non ascoltarla, ha la lusinga del serpente, e suona come l'arpa nella notte. La mia mano non afferrarla ti stringerebbe, come il gelo nella sua morsa fa rinsecchire i rami. Se il pianto levo, ed ululo all'amore e strazianti le parole, ti giungono all'orecchio, non tramutarle in fiori non gettartele nel petto, non fartele arrivare al cuore. Dolce donna, mio amore! bella cosa, tenera e amabile, come mento, con te d'avanti! Io ti sento addosso, come l'erba alle pareti, come il muschio alla corteccia. Tu alba e tramonto, tu nuvola e cielo terso. Mento, mento per difendermi. Ascolta! Ora ti parla il cuore. Nei miei occhi, se c'è una fiamma alimentala, col tuo alito provoca l'incendio. La mia voce, ascoltala è sincera e lieve come un palpito morente, poichè, ora se mi apri il cuore dentro c'è il tuo nome.-
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