Danilo Manocchio

NELLA POLVERE DI STRADE PERDUTE

A sinistra del mare 

 AMICI DEL CIELO  SENTIERI DI PIETRA

IN CONTROLUCE

LACRIME NEL CIELO

                    

IN CONTROLUCE


In controluce
cose e persone
pérdono le sembianze umane
e prendono le forme più strane...
nel buio fugace
l’effimera sensazione
di muoversi sicuro
insieme all’ombra sul muro...
pensiero divino
sincero voli dalla mente
però resti avvinto
alla ragione del niente...
perfido destino
solo lui dà le carte
in un breve momento
decide chi viene e chi parte...
sembra impossibile
ma arriverà quel giorno
che sarà il tuo turno...
Dio infallibile
ora sei nell’aria lo sento
forse sei un soffio di vento...
in controluce
si percepisce il confine
tra l’amore e la fine...
notte rapace
persi nei suoi riflessi
ritrovati in noi stessi...
 

 

 

 

 

LACRIME NEL CIELO

Quando non si comprende il bene
si pensa al male
scorre nelle vene
l’istinto primordiale,
di scavar profondo
per cambiare l’uomo
di spaccare il mondo
e poi chieder perdono,
la rabbia del diverso
matura nel dolore
ma la magia dell’universo
vive dell’amore,
che ognuno ha in sé
intrinseco in se stesso
eppur senza un perché
viviamo nel riflesso,
di una civiltà che uccide
il giusto nell’orgoglio
di un mondo che non vede
piangere il proprio figlio,
scendono le lacrime
susseguendosi pian piano
volano tante anime
tenendosi per mano,
il cielo è un dolce manto
se credi ti protegge
scoprirai vivendo
l’infinito e la sua legge.



 

 

 

 

SENTIERI DI PIETRA


C è sempre un orco
in ogni favola
lavoro sporco
che spesso ti isola,
sorrisi beffardi
tramutati in ghigni
come i ricordi
diventano sogni,
perfida teoria
sottile gioco
in risposta una poesia
scritta col fuoco,
brucia la verità
è cenere la speranza
nessuna profondità
soltanto apparenza,
dell’essere ordunque
è meglio sembrare
scende il sangue
sgorgando dal cuore,
sguardi di intesa
nel fugace momento
nessuna resa
nessun pentimento,
muore qualcosa
qualcosa rimane
l’anima è uccisa
non certo per fame,
triste cattiveria
dalle ore contate
umana miseria
nelle nostre giornate,
sentieri di pietra
il bene e il peccato
prega e grida
con tutto il fiato.


 

A sinistra del mare

 

 

A sinistra del mare

          c’è una scogliera         

dove l’acqua è prigioniera

di un lembo di terra…

ti potrai innamorare

di un riflesso marino

sperando che il destino

allontani ogni guerra…

l’impulso dell’onda

che arrivando al bagnasciuga

spenge la sua foga

certo per sempre…

la solita domanda

il mistero dell’universo

la ricerca di un verso

per cancellare le ombre…

la notte leggera

coglie il mare impreparato

non potrà più esser specchiato

dal cobalto  del cielo…

il sogno di una sera

umido di alghe e salsedine

esplode nell’inquietudine

di ritrovarsi da solo…

bassa marea

accarezzi i piedi

chiaro non vedi

l’uomo tremare…

il dono dell’idea

all’animo sussurra

c’è una strada azzurra

a sinistra del mare…

 

 

 

 

 

 

 

    NELLA POLVERE DI STRADE PERDUTE                   

                                                           

 
           
Il tempo ci scorreva addosso
lasciandoci tutto o niente
spirava una brezza da ponente
mentre il sole diventava rosso.
Una vita confusa con il sogno
la realtà una pallida chimera
oscurata dalle prime ombre della sera
nella ricerca continua di un segno.
Qualcosa che non si può fermare
il rigoglio ingenuo della fantasia
le cadenze melodiche di una poesia
o un orizzonte che si specchia nel mare.
Stralci di quotidianità così umani
che solcano un invisibile confine
noi persone ci sentiamo vicine
eppure siamo tanto lontani.
Un’ emozione che ci colpisce nel centro
il sentimento romantico e delicato
ancora quel tempo passato
a domandarci cosa sentiamo dentro.
L’ingiustizia che diventa frustata
in un animo al delirio predisposto
si estirpa il ricavo dal costo
nel contorcersi di un’altra giornata.
Il sole che sorride alla salute
il lavoro, la sconfitta, il successo
ciò che nasce e muore in te stesso
nella polvere di strade perdute.
 

                                

 

    AMICI DEL CIELO    

Amici scomparsi

forse riapparsi

dall'eterna coltre,

azzurro quel velo

speranze che nel cielo

ci sia qualcosa oltre,

solo conoscenti

oppure parenti

volati tra le nuvole,

saranno delle ombre

o vivranno per sempre

come nelle favole,

spensierati e felici

cari vecchi amici

l'amicizia è infinita,

ci seguirete con lo sguardo

e il nostro ritardo

si chiamerà vita.

 

 

 

    

 

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