MARZO 1987 LUCE ROSSA Quando tocco con le pagine la poesia mi sembra di impazzire e l'allodola che c'è in me urla strangolata Qui c'è cibo la parola l'oppressione vino caldo per occhi stanchi e malati La profondità dove il Re Respiro giace invulnerabile Quindi di notte quando un rauco rutto vaga per le stanze io in un angolo scrivo Poesie |
25/MARZO/1987 "
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25/MARZO/1987 CONOSCO UN PO' BAUDELAIRE Ha smesso di far freddo e la grande cavalcata delle nevi è terminata Sulle mie tormentate membra farò della buona musica da insetto Se Cristo o Satana me ne daran le Forze! |
14/FEBBRAIO 1987 TI AMO ragazzo senza confini fratello infinito il tuo dolore è finito in te ma continua in me, Io ucciderò LUI IAN CURTIS (La Fucilata) Non mi interessa un cazzo l'hanno ucciso mettendogli in mano una corda e infilando il suo bel capo nel cappio l'hanno deluso preparato al suicidio E NO! Così non vale Io so che non esiste un motivo interiore o parte solo di te che ti possa spingere a tanto a tutto Avrà pur visto e sentito cose che è meglio non sentire e non vedere la sua sensibilità era forse la punta di uno spillo e tanti come lui presto hanno avuto hanno e avranno le ali spezzate dalla fucilata Ma se non è l'amore a trovar spazio e respiro in te che lo sia La RABBIA Ma io non lo rimprovero No non è questo il suo voltar le spalle ed andarsene lasciando Tutto e lasciando il Niente è il suo solo il suo un coraggioso saluto un invito alla Rivolta Non si è piegato Si è spezzato l'animo e l'osso del collo Il Mio miglior sorriso a Lui
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31/GENNAIO/1987 Dall'alto della città ci sovrasta il Cristo I Buoni inquilini, rigurgitanti, sui loro mobili d'aquilotti, senilità e gambe sode maneggiabili Il morto mi legge la mano stanotte la luna è funesta ed io guardo se c'è qualcuno che mi ascolta ma sul corso ognuno sfreccia diritto. Insegnanti pietosi rivoletti di sangue Incredibile! Il Nudo è vietato!!!! HA HA HA HA
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31/GENNAIO/1987 Metto via le scarpe in cambio voglio un'altra bottiglia mamma Si è tutto in ordine nella stanza, nelle camere ardenti dove giace tutto in silenzio Colgo il fiore che cresce e lo depongo tra le tue labbra Ma tu non sei come in realtà sei ma sei una dolce Donna che io mi immagino mentendo a me stesso Quale verme schiaccerà la mia testa? |
GENNAIO/1987 il primo pazzo rutto primordiale che ancora echeggia nelle cantine fetide di Torino Il Messia della discarica sensuale mitraglia inceppata e vede passare il bersaglio che se ne va Un secondo nel tuo orologio è un secolo nel mio Son nudo e piango giustizia nel palmo della gente urla la mia foto prigioniera Il primo pazzo Il Messia della discarica la mia foto prigioniera
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29/NOVEMBRE/1986 Accudisco al morto al sonno e alla Pioggia Giovane singulto sprofondato nella Gola Goffa ciliegia Gigante Attorno al tuo viso ho eretto la carne il dolce Senato dei Misteri Perduto in un oasi di cristallo Bagnato da sempreverdi desideri Mostruoso nella sua piccola Bocca Amante delle tombe giù in città |
3/DICEMBRE/1986 Mai visto tempi più squallidi ne la storia ne ha mai partoriti un delicato uccello dipingerà queste scene su quaderni e microfoni di Sangue l'ETA' del Ghiaccio l'ETA' dei parenti che crepano nel buio di un Sottoscala Di droga Brutto Sesso e malattie oscure Neanche una condanna Nemmeno un sentimento di vendetta Solo un enorme stupore pietoso a farmi compagnia Venendo a vivere qua in mezzo a tutti non potevo immaginare non potevo neanche evitare ed eccomo DIO in mezzo a bestie e Croce in mezzo a Cristi Subalterno di Satana e donna degli Angeli Privo di armi con cui spezzar le redini del Mondo.
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29/OTTOBRE/1986 la Mosca dall'eterno viso il suo sguardo è rivolto a Dio che perso vaga cieco nelle notti oscure delle nostre città Fiammingo Dolente il lamento dell'insetto Piega i nastri rosa dolcemente legati intorno ai boccoli della Bimba Su un Sacro seno ora si posa e strofina a lungo le sue tenere ali per poi librarsi e ricadere esausta nella mia bocca spalancata ma il suo sguardo è sempre rivolto a Dio. |
28/AGOSTO/1986 Lo scrivo che la mosca sono io il quale lamento stridulo sa apprezzare il pioppo e la sua cartaccia Febbrile avanzo verso la porta Febbrile porto a spasso una macchia di vino Sondo dolci lacrime lette in un libro Chi dice che il Messia sia già stato qui Come nuvole tra le nostre scarpe infangate Un oscuro tumore medianico abbassa le palpebre d'un uomo gentile Un dolorino leggero leggero dietro la testa Come una goccia che preavvisa la tempesta Lo scrivo che la mosca sono io e la lucertola mi ha divorato perchè vivessi putrida nel suo ventre verde |
14/FEBBRAIO/1987 lavorare stanca uccide deprime soffoca perdi la tua lucidità originaria Sei soggetto a malanni perdi la vista il tatto l'udito l'olfatto la parola il pensiero si fa confuso e la realtà è un incubo stregato Ma l'incubo è un sogno maledettamente brutto e i sogni finiscono sempre prima o poi Qui la realtà non centra Non c'è Realtà, Non c'è lotta Vivendo ai margini di un tavolo operatorio sotto sguardi controllori che spezzano il ritmo del respiro in sussulti di Inutile e Dannoso Spavento Lavorare ammazza e il sogno finisce
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10/MAGGIO/1982 e giace il grillo parlante sotto la quercia - compra e vende - onesti fiori di libertà non credere che io l'ami non ho nula a che fare con lui Io smerdo l'anima che, mia, di notte suona le odi incandescenti Lui ringrazia Iddio per questo Sogno incalzante come droga su questo pianeta verde Come il Rame - il grillo viene la notte e protesta con canti grin - grin e non smette di fare "e" verdi e nere sete del ZUA' - la mia sete è presto resa viva dal fuoco del cazzo-impronta Scendi o Neve d'estate Scendi o canto Nirvana Combatti le denuncie per furto di conigli buoni x Natale e così dolci di sugo o sangue ch'io non so se far luce sulle tue zone verdi miracolo! che modesto parolone che modesto che è! Lasciatemi Io URLO a voi della Platea - Schifo ed URINE - Scialaquoni prestine che strapazzo o Morvi del futuro siete larve che morte ormai da secoli e secoli di speranze non possono far miracolo
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22/AGOSTO/1981 l'alcool della speranza che muove accanto ai succhi gastrici Mentali non è una virtù Possente o l'eliminazione di brutti piccoli particolari tristi più vicino che mai al margine foglio Mia Vita! vedo le righe lontano un casino Forse son invunerabile per il momento o la morte mi fa paura vorrei comunque-Sorsetto- sparire all'orlo del mio calice non quello Divino puzza acrobatica di GRAPPA le mie budella convinzione con le cellule grigie oh Dio privami della bocca affinchè possa urtare con sommo piacere alla sottana di tutti i cittadini che non mi cagano Son tuo fratello tuo figlio tua speranza con occhi corti e capelli anche Rubami le chiavi la cantina e la bici lasciami all'estasi con una compagna Voglio Morire sotto terra underground! |
26/AGOSTO/1985 Un affascinante poeta della sterilità primaverile Un eccellente gustatore di sbronze Un miracolato l'Anima ospedaliera dagli occhi celesti Un'unica donna uomo Un'anitra che scrive poesie |
29/AGOSTO/1985 Inghiottire la mosca pian piano bevendo fresco vino in un ambiente a luci rosse Sentirsi caldi x te che avanzi pensando a qualcosa forse mi darai un bacio o mi chiederai solamente come mi sento Un istante vuoto in cui uno è libero di sperare o morire con calma
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