Nello 

 

LUCE ROSSA 25/MARZO/1987 CONOSCO UN PO' BAUDELAIRE TI AMO 31/GENNAIO/1987 31/GENNAIO/1987
GENNAIO/1987 29/NOVEMBRE/1986 3/DICEMBRE/1986 29/OTTOBRE/1986 29/AGOSTO/1985  
28/AGOSTO/1986 14/FEBBRAIO/1987  10/MAGGIO/1982  22/AGOSTO/1981  26/AGOSTO/1985  

 

MARZO 1987

LUCE ROSSA

Quando tocco con le pagine
la poesia
mi sembra di impazzire
e l'allodola che c'è in me
urla strangolata

Qui c'è cibo la parola
l'oppressione
vino caldo per occhi stanchi e malati

La profondità dove il Re Respiro
giace invulnerabile

Quindi di notte 
quando un rauco rutto
vaga per le stanze
io in un angolo scrivo Poesie
 

25/MARZO/1987

Di lavar la mia gola secca
adesso
Di asciugare il viso
dalle lacrime
Di questo ora ho voglia

Solo ieri mi sentivo a pezzi
ora va un pò meglio
Ma le crisi continuano
e presto sfoceranno
nella folle selvaggia notte
delle azioni

La triste mano di un bimbo
ha benedetto così i miei fogli :

"Saranno le tue parole
le peggiori stelle del crudele firmamento
ma giovani voci
ancora a venire
ne apprezzeranno
la dannata coerenza"

"

 

 

25/MARZO/1987

CONOSCO UN PO' BAUDELAIRE

Ha smesso di far freddo
e la grande cavalcata delle nevi
è terminata
Sulle mie tormentate membra
farò della buona musica da insetto
Se Cristo
o
Satana me ne daran le Forze!
14/FEBBRAIO 1987

TI AMO ragazzo senza confini
fratello infinito
il tuo dolore è finito in te
ma continua in me, Io ucciderò LUI

IAN CURTIS (La Fucilata)

Non mi interessa un cazzo
l'hanno ucciso
mettendogli in mano una corda
e infilando il suo bel capo nel cappio

l'hanno deluso
preparato al suicidio

E NO!

Così non vale

Io so che non esiste un motivo
interiore o parte solo di te
che ti possa spingere a tanto 
a tutto

Avrà pur visto e sentito
cose che è meglio non sentire e non vedere
la sua sensibilità era forse
la punta di uno spillo
e tanti come lui presto hanno avuto
hanno e avranno le ali spezzate
dalla fucilata
Ma se non è l'amore a trovar spazio
e respiro in te
che lo sia La RABBIA

Ma io non lo rimprovero 
No non è questo

il suo voltar le spalle
ed andarsene lasciando Tutto
e lasciando il Niente
è il suo
solo il suo
un coraggioso saluto
un invito alla Rivolta

Non si è piegato

Si è spezzato l'animo e l'osso 
del collo

Il Mio miglior sorriso a Lui

 

 

31/GENNAIO/1987

Dall'alto della città
ci sovrasta il Cristo

I Buoni inquilini, rigurgitanti,
sui loro mobili
d'aquilotti, senilità e gambe sode
maneggiabili

Il morto mi legge la mano
stanotte la luna è funesta
ed io guardo se c'è qualcuno che mi ascolta
ma sul corso ognuno sfreccia diritto.

Insegnanti pietosi
rivoletti di sangue
Incredibile!
Il Nudo è vietato!!!!

HA HA HA HA

 

 

31/GENNAIO/1987

Metto via le scarpe
in cambio voglio un'altra bottiglia
mamma
Si è tutto in ordine
nella stanza, nelle camere ardenti
dove giace tutto in silenzio
Colgo il fiore che cresce
e lo depongo tra le tue labbra

Ma tu non sei come in realtà sei
ma sei una dolce Donna
che io mi immagino
mentendo a me stesso
Quale verme schiaccerà la mia testa?
GENNAIO/1987

il primo pazzo
rutto primordiale
che ancora echeggia
nelle cantine fetide di Torino

Il Messia della discarica
sensuale mitraglia inceppata
e vede passare il bersaglio 
che se ne va

Un secondo nel tuo orologio
è un secolo nel mio
Son nudo e piango giustizia
nel palmo della gente
urla la mia foto prigioniera

Il primo pazzo
Il Messia della discarica
la mia foto prigioniera

 

 

29/NOVEMBRE/1986

Accudisco al morto al sonno e alla Pioggia
Giovane singulto
sprofondato nella Gola
Goffa ciliegia Gigante
Attorno al tuo viso
ho eretto la carne
il dolce Senato dei Misteri
Perduto in un oasi di cristallo
Bagnato da sempreverdi desideri
Mostruoso nella sua piccola Bocca
Amante delle tombe giù in città
3/DICEMBRE/1986

Mai visto tempi più squallidi
ne la storia ne ha mai partoriti
un delicato uccello
dipingerà queste scene
su quaderni e microfoni di Sangue
l'ETA' del Ghiaccio
l'ETA' dei parenti che crepano
nel buio di un Sottoscala
Di droga
Brutto Sesso
e malattie oscure

Neanche una condanna
Nemmeno un sentimento di vendetta
Solo un enorme stupore pietoso a
farmi compagnia

Venendo a vivere qua in mezzo a tutti
non potevo immaginare
non potevo neanche evitare
ed eccomo DIO in mezzo a bestie
e Croce in mezzo a Cristi
Subalterno di Satana
e donna degli Angeli
Privo di armi con cui spezzar le redini del Mondo.

 

 

 

29/OTTOBRE/1986

la Mosca dall'eterno viso
il suo sguardo è rivolto a Dio
che perso vaga cieco
nelle notti oscure delle nostre città

Fiammingo
Dolente
il lamento dell'insetto
Piega i nastri rosa
dolcemente legati intorno
ai boccoli della Bimba

Su un Sacro seno ora si posa
e strofina a lungo le sue tenere ali
per poi librarsi
e ricadere esausta
nella mia bocca spalancata
ma il suo sguardo è sempre rivolto a Dio.
28/AGOSTO/1986

Lo scrivo
che la mosca sono io
il quale lamento stridulo
sa apprezzare il pioppo e la sua cartaccia

Febbrile avanzo verso la porta
Febbrile porto a spasso una macchia di vino
Sondo dolci lacrime lette in un libro
Chi dice che il Messia sia già stato qui

Come nuvole tra le nostre scarpe infangate
Un oscuro tumore medianico
abbassa le palpebre d'un uomo gentile
Un dolorino leggero leggero
dietro la testa
Come una goccia che preavvisa la tempesta

Lo scrivo
che la mosca sono io
e la lucertola mi ha divorato
perchè vivessi putrida nel suo ventre verde
14/FEBBRAIO/1987

lavorare stanca
uccide deprime soffoca
perdi la tua lucidità originaria
Sei soggetto a malanni
perdi la vista il tatto l'udito l'olfatto
la parola
il pensiero si fa confuso
e la realtà è un incubo stregato

Ma l'incubo è un sogno maledettamente brutto
e i sogni finiscono sempre
prima o poi
Qui la realtà non centra
Non c'è Realtà, Non c'è lotta
Vivendo ai margini di un tavolo operatorio
sotto sguardi controllori
che spezzano il ritmo del respiro
in sussulti di Inutile e Dannoso Spavento

Lavorare ammazza e il sogno finisce

 

 

 

10/MAGGIO/1982


giace il grillo parlante sotto la quercia
- compra e vende -
onesti fiori di libertà
non credere che io l'ami
non ho nula a che fare con lui
Io smerdo l'anima che, mia, di
notte suona le odi incandescenti
Lui ringrazia Iddio per questo
Sogno incalzante come droga
su questo pianeta verde
Come il Rame - il grillo
viene la notte e 
protesta con canti
grin - grin
e non
smette
di fare
"e"

verdi 
e nere sete del
ZUA' - la mia sete
è presto resa viva dal
fuoco del cazzo-impronta
Scendi o Neve d'estate
Scendi o canto Nirvana
Combatti le denuncie
per furto di conigli
buoni x Natale e così
dolci di sugo o sangue
ch'io non so se far
luce sulle tue zone
verdi

miracolo!
che modesto
parolone
che modesto che è!
Lasciatemi Io
URLO a voi della
Platea - Schifo ed
URINE - Scialaquoni
prestine che strapazzo
o Morvi del futuro
siete larve che 
morte ormai da
secoli e
secoli di 
speranze
non possono
far
miracolo

 

 

22/AGOSTO/1981

l'alcool della speranza
che muove
accanto ai succhi gastrici Mentali
non è una virtù Possente
o l'eliminazione di brutti piccoli particolari tristi
più vicino che mai
al margine
foglio Mia Vita!
vedo le righe lontano un casino
Forse son invunerabile
per il momento
o la morte mi fa paura
vorrei comunque-Sorsetto-
sparire all'orlo del mio calice
non quello Divino
puzza acrobatica di GRAPPA
le mie budella
convinzione con le cellule grigie

oh Dio
privami della bocca
affinchè possa urtare
con sommo piacere
alla sottana
di tutti i cittadini
che non mi cagano
Son tuo fratello
tuo figlio
tua speranza
con occhi corti
e capelli anche
Rubami le chiavi
la cantina e
la bici
lasciami all'estasi
con una compagna

Voglio Morire
sotto terra 
underground!
26/AGOSTO/1985

Un affascinante poeta
della sterilità
primaverile
Un eccellente gustatore di sbronze
Un miracolato
l'Anima ospedaliera
dagli occhi celesti

Un'unica donna uomo
Un'anitra che scrive poesie
29/AGOSTO/1985

Inghiottire la mosca
pian piano
bevendo fresco vino
in un ambiente a luci rosse

Sentirsi caldi x te che avanzi
pensando a qualcosa
forse mi darai un bacio
o mi chiederai solamente come mi sento
Un istante vuoto
in cui uno è libero
di sperare
o morire con calma 

 

 

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