Paolo Viglietta

 

 

Un Leone Importante

 

 E si! sono passati i tempi!

giovane leone,

correva tranquillo e beato

nelle verdi savane

a caccia d’antilopi zebre e cinghiali,

in folte foreste si nascondeva,

in mezzo a ruscelli limpidissimi

e campi allagati

regnava con i suoi denti affilati,

su coccodrilli alligatori e gaviali.

 

E la sera all’imbrunire,

si ritirava nelle anguste caverne

con i lupi suoi amici,

dilettandosi in libagioni,

bevendo otri di vino,

e ridacchiando, ricordava

le sue cacciagioni.

 

Mentre lei rimaneva

sola afflitta e dispiaciuta,

senza la consolazione dell’amica

del cuore, all’ombra

di un albero senza fiori,

e sbranando malcapitati

orsacchiotti

poveri cerbiatti!

aspettava inviperita,

vicino un branco di licaoni

il passar delle stagioni.

 

Ora però, oramai,

irte e deserte montagne

da scalare,

dove nessuna gazzella può

sfamarlo,

dove non ci sono pozzi

per abbeverarlo,

ma solo avvoltoi pronti

a lanciarsi sulla sua criniera,

serpenti velenosissimi

che lo morderanno,

e selvaggi cacciatori

bivaccano sui loro fuochi

aspettando i suoi fatali errori.

“Ma chi sbaglia per amor

non fa peccato!”

gli dice fidato l’elefante indiano,

e così, egli deve solo

arrampicarsi per il San Gottardo

senza la zampa del ghepardo!

e con l’audacia dello scoiattolo

soffrire fame freddo e caldo!

e con l’aiuto di Padre Pio

fare bene il suo cammino!

Altrimenti che n’avverrà di lei?

 

Furbi e astuti sciacalli

l’avvicineranno con coraggio,

e l’accarezzeranno,

ma poi, presala per la coda,

fuggirà! in lontani anfiteatri romani,

ove resterà tutti i giorni a giocare

con koala e macachi.

 

Allora, ecco

l’importante cammino

nella sorgente del Ticino,

sale per l’imponente montagna,

man mano la nebbia si dirada,

per arrivar fin su la vetta innevata

ove la sua leonessa lo aspetta

impaziente, per il perdono

… nella tana.

 

 giugno ‘02                        

 

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lass="MsoNormal" align="center">Allora, ecco

l’importante cammino

nella sorgente del Ticino,

sale per l’imponente montagna,

man mano la nebbia si dirada,

per arrivar fin su la vetta innevata

ove la sua leonessa lo aspetta

impaziente, per il perdono

… nella tana.

 

 giugno ‘02                        

 

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